Asmodeo
Avere Ryan a casa mia è una tortura.
Il suo odore è ovunque, so già che quando andrò a letto, totalmente impregnato del profumo, impazzirò.Mi sento come se fossi un drogato davanti alla sua dose preferita di eroina, costretto a guardarla ma senza poterne fare uso.
Chiaramente non do a vedere a Ryan quanto realmente mi faccia effetto, dato che mi sono mostrato fin troppo per i miei gusti.
Ma dentro di me sto bruciando, quando gli sono troppo vicino il cervello mi si annebbia e non so dove trovo la forza per ragionare lucidamente.
Questa situazione è pericolosissima, dovrei evitare in tutti i modi di trovarmici, ma la dipendenza da Ryan è più forte di ogni altra cosa."Voi demoni mangiate?" Chiede a un tratto, risvegliandomi dal mio fantasticare.
È buffo come sembra disprezzarmi, ma al tempo stesso sia attratto. Per quanto lui lo neghi, io riesco a vedere le cose prima che se ne renda conto.
Gli faccio effetto, questo è certo, se solo la smettesse di fingere per orgoglio...Entro in cucina e accendo la luce.
Mi sono assicurato che tutte le tende al piano di sotto siano ben chiuse, a coprire del tutto le finestre. Se qualcuno passasse di qui e sbirciasse all'interno vedrebbe Ryan e chissà cosa accadrebbe.Per il momento voglio tenerlo nascosto, segreto, finché non riuscirò a convincerlo, perché ci riuscirò, può starne certo.
"È complicato da spiegare. Diciamo che più tempo passiamo sotto sembianze umane e più sentiamo la necessità di soddisfare bisogni altrettanto umani".
Ovviamente la situazione è più complessa di così, ma per il momento questa spiegazione può bastare.
Non credo Ryan abbia voglia di ascoltare per filo e per segno i meccanismi di noi demoni.Apro il frigo mentre Ryan va a sedersi su uno dei tanti sgabelli, attorno all'isola in marmo nero.
Amo questa casa.
Amo ancora di più l'arredamento in stile contemporaneo. Chi viveva qui prima di me aveva sicuramente buon gusto."Quindi potete anche morire?" Domanda ancora Ryan.
Il tono indagatore che ha assunto senza accorgersene mi fa sorridere.
Pensa di potermi uccidere?Guardo il cibo che ho in frigo.
È da poco che ho assaggiato la cucina umana, perciò non ho ancora sperimentato tutto, quindi quando sono andato al supermercato ho preso un po' di tutto."Se stai pensando di uccidermi ti consiglio di cambiare strada. Anche quando siamo sotto sembianze umane, siamo immortali. Mi dispiace".
Lo guardo con la coda dell'occhio.
Ha il broncio e i capelli in disordine.
Mi mordo il labbro.Mio Dio quanto è bello.
Il piccolo allarme del frigo mi ricorda che lo sto tenendo aperto da un po'.
Che tecnologia questi umani...Afferro quello che ho imparato chiamarsi prosciutto e il pane.
"Perché hai il pane nel frigo?"
Mi giro, guardando Ryan.
"Ah, non si tiene lì?"
Lui scuote la testa e per la prima volta lo vedo sorridere sinceramente.
Sta sorridendo per merito mio..."Certo che no. Quello va nella dispensa".
Guardo i cassetti della cucina, dove tengo i cereali e i prodotti in scatola.
Perfetto, il pane va lì. Me lo ricorderò.Chiudo il frigo e appoggio il tutto sul ripiano dell'isola barra tavolo.
Il tavolo vero e proprio che ho in sala da pranzo non l'ho ancora usato.
Sono sempre solo, perciò che senso ha?"Panino con il prosciutto, sul serio?"
Ryan solleva il sopracciglio e mi guarda come se avessi commesso chissà quale crimine.
Appoggio le mani sul marmo, lo fisso senza comprendere.
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Hell on Earth
Romancel'Apocalisse. Si è davvero abbattuta sulla Terra. Il Diavolo in persona ha preso il controllo dell'intero pianeta. Non resta che schierarsi dalla sua parte e chi non lo fa vive nella miseria più assoluta. Ryan è un ragazzo devoto a Dio, che pur...