𝚌𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 2

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Come sempre sono la prima a svegliarmi, questa volta è stata colpa di un incubo.

Come la maggior parte delle volte.
Zitta.

Comunque si è stata colpa di un incubo, non ne ho mai sofferto, ma da quando mio padre è scomparso in mare nove mesi fa sono sempre più frequenti.

Non ho ancora detto a nessuno dei miei incubi e credo che aspetterò ancora un bel po' prima di farlo.

Mio fratello, John B, pensa che papà sia ancora vivo.
Cosa penso io? Sinceramente non lo so. Ho sperato per i primi mesi che fosse solo questione di tempo prima che tornasse a casa.
Mio padre era molto bravo a nuotare, non può essere semplicemente affogato.
Quindi, per quanto odio dirlo, penso che sia morto, è la spiegazione più plausibile e quella che mi fa soffrire di meno.
Per come la penso io la speranza che torni a casa fa più male del pensare che sia morto.
Per mio fratello è diverso, non ha mai smesso di sperare e lo fa ancora.

Mi alzo dal letto, cercando di non pensare più all'incubo e a mio padre.
Vado in cucina e mi preparo un caffè.
Sono le 8:30 e so che se provassi solo ad alzare qualcuno a quest'ora sarei probabilmente già sotto terra, quindi esco e mi vado a stendere sull'amaca che abbiamo fuori.

Dopo aver finito il caffè ed essere stata a contemplare le nuvole per più di mezz'ora torno in casa e decido che è arrivato il momento di svegliare tutti.

Nella mia camera c'è Kie, quando sono tutti a casa nostra io e Kiara dormiamo insieme.

Ammettilo vorresti che nella tua camera ci fosse JJ.
Si forse è vero, ma perché ti sto rispondendo? E poi che cavolo è sta voce? Bho forse sto diventando pazza.

Scaccio via questi pensieri dalla testa e apro la finestra. Subito entra un sacco di luce e sento versi di disapprovazione provenire da sotto le coperte.
<Y/n chiudi quella finestra, voglio dormire> dice Kie sbadigliando e portandosi la coperta sopra gli occhi.
<Dai sono le nove passate è ora di svegliarsi Belle Chiappe> dico avvicinandomi al letto per poi tirare via il lenzuolo da sopra la mia amica.
<Sappi che lo faccio solo perché mi hai chiamata Belle Chiappe>
<Si si, ora alzati prima che ti salti addosso>
<Ok, ok, mi alzo>

Perfetto fuori una, me ne mancano 3.

Attraverso il piccolo corridoio ed arrivo in salotto.
Soffoco una risata appena vedo in che condizioni sono i tre ragazzi.
Pope sta dormendo sulla poltrona in una posizione al quanto scomoda.
JB è per terra, non so come ci è finito, ma è per terra.
Per ultimo ma non per importanza c'è JJ, steso in tutta la sua bellezza nel letto che abbiamo in "salotto".

Y/n basta, stai diventando inquietante.

Perfetto ora come li sveglio? Potrei essere gentile, o potrei non esserlo.
Non lo sarò.

<ALZATE QUEI CULI CI STANNO ATTACCANDO> urlo con tutta la voce che ho fingendomi spaventata.
I due ragazzi si alzano di scatto.
<Che?.. Cosa?.. Dove sono?> si agita Pope.
JJ che si è già alzato dice <Dove sono? Dobbiamo contrattaccare>
<Non ci sta attaccando nessuno> dice John B alzando la testa dal pavimento.

Io e Kiara, che nel frattempo mi ha raggiunto, iniziamo a ridere.
<Cavolo ragazzi dovevate vedere le vostre facce. HAHAHAHA>
Kiara che sta letteralmente morendo dalle risate cerca di calmarsi.
<Ci siete cascati in pieno. AHAHAHAHHAHA>
<Non è stato divertente Y/n> dice Pope ancora scosso. Cerco di calmarmi per non farli arrabbiare quando sento la voce di JJ.
<Io comunque ero pronto ad attaccare>
<Si si JJ ne siamo sicuri> controbatte mio fratello che nel frattempo si è messo seduto sul pavimento.
<È vero... Io ero pronto> ribatte JJ a voce più bassa un po' offeso.

Outer Banks|| JJ × Y/NDove le storie prendono vita. Scoprilo ora