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Lentamente riprese conoscenza, aveva freddo, molto freddo.

La brezza che la aveva accompagnata durante la caduta stava congelando ogni cellula del suo corpo.

Le mani le tremavano e le palpebre non trovavano la forza per aprirsi.

Rimase immobile sentendo solo il respiro affannoso del suo compagno di lato a lei.

Stavano congelando, Jade stava congelando mentre Theodore non poteva fare altro che rimanere a guardare.

Theo aveva freddo,troppo freddo, ogni impercettibile movimento gli costava tutta la forza che aveva in corpo.

Con le dita argute e tremolanti afferrò a stento la sua bacchetta e sussurrò un "incendio" a qualche metro dai loro gelidi corpi.

Striscò vicino alla fleibile fiamma che aveva appena portato alla vita, si sentiva svenire senza forze ogni momento che passava mentre le energie lo abbandonavano,ma resistette, resistette per la ragazza che poco distante da lui stava morendo assiderata, la stessa ragazza che amava e per la quale avrebbe rischiato la vita sempre e comunque.

Si tolse il maglione zuppo e slacciò la bianca camicia rimandendo solo a petto nudo, si avvicinò alle fiamme ormai diventate alte, allungò le sue mani a pochi centimetri dalla fonte di calore e lentamente si fece cullare dal tempore che essa emanava riacquistano la sensibilità negli arti.

Aveva freddo, oh per Merlino se aveva freddo, ma in quel momento non gliene importava.

Si sollevò con le braccia tremanti e gattonò fino a Jade.

Il petto della ragazza si muoveva a malapena e il battito cardiaco era perlopiù inesistente.

La prese da sotto le spalle e se la trascinò appresso, trainò entrambi verso la fonte di calore, Jade era ghiacciata.

I lunghi ricci capelli le ricadevano bagnati scomposti sul viso, le lunghe ciglia erano fradice, le morbide e piene labbra viola, le guance perennemente rosee avevano fatto sparire ogni singola scorza di colore.

Le accerezzò il viso cadaverico passando il pollice su quella bocca che tanto desiderava sulla sua.

Per la prima volta ebbe paura di non poter più vedere quella fossetta che tanto amava.
Per la prima volta ebbe paura di non poter più vedere la sfumatura grigia nei suoi occhi.
Per la prima volta ebbe paura di perdere la persona che più amava a quel mondo.

Se la portò al petto e la strinse a sé passando le mani attraverso quei bei riccioli che il padre le aveva donato.

Incatenò la mano nella sua stringendo con tutte le forze che gli erano rimaste.

-svegliati Jade ti prego, apri quei bellissimi occhi nocciola che ti ritrovi e fammi vedere il tuo più bel sorriso, ti scongiuro, fallo, io sono perso senza di te- sussurrò con le lacrime agli occhi -fallo perché la vita senza di te non è vita, tu mi hai insegnato cosa vuol dire amare, mi hai insegnato quanto cazzo può essere bello il mondo-

- mi hai insegnato ad amare ogni imperfezione di me stesso, e io ti amo cazzo-

-ti amo come mai ho amato nessuno-

-e giuro, giuro a questo mondo del cazzo che se mi fate riavere la mia Jade io farò di tutto per renderla felice, mettendola prima di tutto come sempre ho fatto continuerò, vi prego vi prego, ridatemi la mia ricciolina- una lacrima salata rigò il suo viso distrutto.

Volse gli occhi al cielo stellato che aveva accompagnato ogni loro avventura e con ogni parte, cellula e membrana del suo corpo prego qualsiasi dività sovrumana fosse in grado di esprimere il suo desiderio.

Il respiro affannoso non aiutava il suo cuore che frenetico martellava attraverso il torace.

La paura di perderla lo stava disintegrando e la cosa peggiore era che lui non poteva farci niente, la avvolgeva tentando di scaldarla con quel poco calore che il suo corpo emanava.

Decise di azzardare, non poteva rimanere inerme mentre la ragazza che amava lo stava lasciando per sempre.

Stese la ragazza coperta di spasmi e le tolse gli abiti inzuppati mentre  ripeteva "perdonami Jade, perdonami per quello che sto facendo", doveva scaldarla e quello era l'unico modo con i vestiti zuppi addosso sarebbe morta,  non si spinse oltre, lasciò il corpo della mora coperto dall'intimo e poi mentre delle lacrime scivolavano lungo le sue candide guance la strinse a sé, creando contatto fisico per scaldata il più possibile.

Si sentiva in colpa, cazzo se si sentiva in colpa.

Lo aveva fatto per aiutarla ma una piccola parte dentro di lui sapeva che aveva desiderato quel contatto per tanto tempo, non aveva avuto il consenso di Jade, si sentiva come se avesse appena approfittato della ragazza.

Altre lacrime solcarono il suo viso mentre devastato fissava la sua stella preferita, Denebola.

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Era tarda notte quando si risvegliò, il gelo che prima gli circondava aveva lasciato posto al tempore del fuoco.

Aprì gli occhi incrociandoli con quelli che lo avevano condannato alla più crudele delle pene, l'amore.

Pensò di star sognando.

Rinchiuse gli occhi - ti prego fa che sia ancora lì quando li riapro- mormorò con la gola stretta.

Inaspettatamente quando poi riaprì gli occhi, quelli della ragazza erano ancora lì, mentre gli sorridevano con uno sguardo.

I suo volto sempre rigido, i suoi occhi luminosi, la sua fossetta incavata e le sue labbra rosee.

Appoggiò la mano ancora fredda sulla sua guancia e si lasciò andare in un sorriso sincero.

- mi hai salvata- sussurrò stanca.

- non ti ho salvato io- rispose il moro
- ma loro- indicò con un dito il cielo stellato soprastante.

Jade si voltò a guardarlo, i lineamenti turbati dalle lacrime versate, le dolci labbra aperte in un sincero sorriso e gli occhi illuminati dal riflesso delle stelle.

Lo lesse come uno dei suoi tanti misteriosi libri, ma inaspettatamente  la copertina non avrebbe mai rivelato ciò che realmente aveva dentro di sé.

Lo ammirò come la più bella opera d'arte che avesse mai visto.

Lo studiò come un dipinto caotico.

Lo baciò come mai aveva fatto.

E in quel momento realizzò.

Quando le loro labbra si scontrarono creando il più bel capolavoro mai creato stava rischiando tutto.
Stava rischiando la vita perché a momenti il cuore le sarebbe scoppiato.
Ma la sapete una cosa?
Diamine avrebbe sempre rischiato tutto per avere fino all'ultimo dei suoi giorni quelle labbra sulle sue.

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FINALMENTE IL PRIMO BACIO CAZZOOOO, lo ho fatto sudare a quel poverello di Theo.

VI SCONGIURO DI LASCIARMI UN COMMENTO, voglio sapere se vi è piaciuto, se avete critiche o cosa ne pensate in generale del capitolo.

nulla hahhaah.

~J.B

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