Questo si chiama amore

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Top pov-
Perché Gdragon era lì nudo davanti a me?
Perché piangeva?
Perché ero lì?
Mi si spezzò il cuore quando mi disse quello che gli avevo fatto la sera prima. Ero malato, molto malato. Lo strinsi forte a me, dandogli la mia felpa, per riscaldarlo dalla fredda e buia notte. Gdragon era molto piccolino, stava seduto sulle mie gambe, come un cagnolino. Le lacrime che gli correvano giù per il viso mi facevano stare male, avevo voglia di scappare via, di non credere a tutto ciò. I suoi capelli arancioni erano così morbidi e teneri. Il suo viso... era una meraviglia. Gli presi il viso e lo baciai, continuando a piangere. Lui mi mise una mano sul collo, spostandola poi sui capelli. Mi sollevai sapevo che anche lui voleva quel bacio. Mi staccai guardandolo negli occhi.
Top:"Scusami..."
Mi guardò le labbra con occhi vogliosi, si avvicinò e mi ribaciò. Lo strinsi a me continuando a baciarlo, senza lasciarlo mai andare. Dopo qualche minuto si stacco da me, guardando verso il basso.
Gd:"Ho freddo... Possiamo andare in macchina?"
Lo guardai sorridendo.
Top:"Certo."
Lo sollevai portandolo in braccio fino alla macchina. Ci sedemmo e accendemmo il condizionatore, per scaldarci.
Gd:"Ho perso le chiavi, il telefono... tutto... come faccio adesso?"
Guardai quei occhi stanchi dispiaciuto.
Top:"Risolviamo tutto domani... Che dici di tornare a dormire?"
Sì toccò le gambe, guardando altrove, senza rispondermi.
Top:"Mi lego al letto stanotte, e tutte le altre notte che vorrai, per te."
Mi guardò non molto convinto.
Gd:"Non sarebbe molto bello..."
Pensai a tutto e di più continuando a guardarlo.
Top:"Mi lego solo una mano al letto, se poi faccio qualcosa mi butti addosso dell'acqua per svegliarmi."
Il suo sguardo si rassicurò, tornando felice.
Gd:"Sarà divertente!" Mi disse ridendo.
Gli sorrisi e accesi la macchina, indirizzandoci verso casa. Ci buttammo subito sul letto dalla stanchezza, ormai era l'alba. Presi un laccio spesso e delle manette, per impedirmi di alzarmi durante il sonno. Gdragon aveva la sua bottiglia d'acqua da buttarmi addosso.
Ci sdraiammo entrambi, guardandoci negli occhi.
Gd:"Ma mi hai baciato perché eri dispiaciuto... perché ti ho obbligato io... perché..."
Top:"Perché mi piaci." Gli risposi.
Arrossì in viso nel buio dell'alba.
Gd:"Posso abbracciarti?"
Aprii le braccia, aspettandolo vicino a me. Lui non aspettò un secondo in più. Si fiondò tra le mie braccia. Gli toccai i capelli, sistemandolo sotto le coperte. Mi prese il viso, dandomi piccoli baci qua e là. Io rimasi fermo dov'ero. In questi giorni avevo fatto anche troppo senza consenso. Mi toccò ovunque, godendosi la situazione. Dopo qualche minuto si staccò guardandomi.
Gd:"Puoi toccarmi anche tu se vuoi."
Top:"Sei sicuro?"
Continuò a baciarmi, prendendo la mia mano posizionandola sul suo fianco. Lo toccai lì vicino, facendo su e giù, dai suoi fianchi ai suoi capelli.
Top:"Ti amo Gd."

TI TRATTERÒ COME UN RE. GTOPDove le storie prendono vita. Scoprilo ora