TI TRATTERÒ COME UN RE. GTOP

Mia mamma non accetterà mai

Gd pov-
Top era finalmente mio, cosa che aspettavo da diverso tempo onestante. Non avrei mai pensato di arrivare a tutto ciò ma mi piaceva come si comportava con me, lo adoravo. Siamo andati in vacanza, la nostra prima vacanza insieme. L'Italia era splendida, non avrei mai immaginato nulla di simile. Al mio rientro, mia madre mi aspettava, con il suo grembiule sporco di qualche pietanza da lei cucinata.
M:"Cosa ci facevi in Italia con un uomo?"
Mi si fermò il cuore per un attimo. Come faceva a sapere che ero partito? Non le dissi mai di essere gay, sarebbe stato troppo duro per lei, e non vorrei farla soffrire.
Rimasi immobile a guardarla, senza proferire parola, forse proprio la scelta più sbagliata.
M:"Sei gay Jiyong?! Rispondimi per dio!"
Iniziò a sbattere uno strofinaccio sulla credenza, molto arrabbiata.
Mi avvicinai lentamente a lei.
Gd:"Ma che dici mamma! È un mio collega, eravamo andati a fare un viaggio di lavoro!"
Mi guardò infuriata dritto negli occhi.
M:"Smettila di raccontarmi menzogne! Non mi hai mai portato una ragazza a casa, e ora stai solo con quello lì!"
Non tornava qualcosa... sapeva troppe cose su noi due.
Gd:"Mamma ma come fai a sapere tutto?"
Mi guardò incredula e iniziò a piangere.
M:"Lo sapevo! Sei gay... che disgrazia dio! Perché mi hai fatto questo!"
Si accasciò per terra, con le mani tra i capelli. Non potevo più nascondere niente, ormai era evidente.
Gd:"Dai mamma..." mi avvicinai a lei.
M:"Sparisci figlio del diavolo!"
Mi disse lanciandomi uno straccio.
Mi allontanai da lei, andando sulla porta, continuandola a guardare.
Mi dispiaceva averla ridotta così, ma non era certamente colpa mia se mi piacevano gli uomini, anzi, solo uno. È sempre stata la mamma perfetta per me, finché non ha mostrato questo suo odiosissimo lato omofobo. Non è l'unica, in Corea è considerata una disgrazia avere un figlio omosessuale. Non potrà mai avere una carriera, sarà un drogato e non avrà figli... così pensano loro. Se hai un figlio omosessuale vieni scartata da tutti, come un parassita. Ammiro quelle donne che se ne vantano, e se ne infischiano degli insulti.
Improvvisamente si alzò da terra, tra un singhiozzo e l'altro. Prese un bicchiere dalla cucina e me lo lanciò addosso. Riuscii a scansare il colpo lanciato con tutta la sua forza.
M:"Muori! Non ti voglio più vedere!"
Disse prendendo un altro bicchiere.
Gd:"Mamma calmati e parliamone!"
Si voltò e mi lanciò anche il secondo, urlando sempre più forte. Il bicchiere andò contro il muro, mancandomi nuovamente. Andai in camera mia, lasciandomi le urla alle spalle. Rimasi lì per qualche ora, cercando di far calmare mia mamma, anche se non credevo di potercela mai fare. Mi arrivò un messaggio da Top.
Top<Affacciati al balcone.
Il messaggio mi terrorizzò. Era qui sotto? Lentamente aprii la porta della mia camera e sgattaiolai verso il balcone, che era in sala. Passai vicino la cucina, dove mia mamma stava lavando qualcosa. Mi affrettai e chiusi la finestra dietro di me. Mi affacciai e appena vidi Top il cuore iniziò a reggere più, dalla troppa emozione. Era vestito elegante, con la sua macchina alle spalle.
Top:"Ti va di andare a fare un giro?"
Gli sorrisi e continuai a guardare il suo magnifico volto.
Gd:"Certo, tra poco scendo."
Top:"Sai, sembra come in quei film dove il ragazzo va a fare la serenata alla ragazza alla finestra... posso approfittarne."
Si voltò e prese qualcosa dalla macchina. Il cuore mi andò a finire in gola, cosa stava per fare? Tornò fuori con qualcosa in mano, la aprii e mi disse:"So che è una domanda stupida... ma vuoi essere il mio ragazzo?"
Sprizzai di felicità e senza saper che fare gli urlai:"Ti amo tanto Top!"
Nello stesso momento sentii una presenza dietro di me. Subito dopo mi sentii sbandare. La realtà davanti a me non era più la stessa, tutto si oscurò, lasciandomi cadere nel vuoto. Sentii un senso di improvvisa tranquillità, mentre sentivo Top urlare il mio nome.