4 ~ Discoteca

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"Cosa vuoi fare oggi?" mi chiese Namjoon dopo essersi seduto comodamente sul mio divano. Divano che sembrava più un letto da quanto era enorme.

Non pensavo fosse così grande casa mia. Beh, non era una villa, ma non era neanche piccolina come pensavo.

Mi guardai intorno. Tutto aveva uno stile semplice ma essenziale, adatto alle mie precedenti esigenze. Ora finalmente avrei potuto decorarla con qualche cornice in più, non vedevo l'ora!

L'unica foto che avevo era insieme a Namjoon, appoggiata di fianco alla tv. Mi avvicinai e la presi in mano. Ricordavo che ne aveva fatte fare due così che entrambi potessimo averne una a testa. Ce l'avevano scattata il giorno del mio diploma.

Non mi piaceva molto fare foto, anche perché non sapevo mai come venivo fuori e poi non potevo mai riguardarle, però quel giorno avevo fatto un'eccezione. Namjoon diceva che era un momento importante, e alla fine notai che non ero venuto poi così male.

"Jungkook?" mi richiamò quest'ultimo. "Ah si, scusa. Dicevi?". "Ti ho chiesto dove vuoi andare. È il tuo primo giorno da persona vedente fuori dall'ospedale, vorrai sicuramente vedere qualcosa".

Stavo per rispondergli che non avevo voglia di uscire quando mi venne un'idea.

"In discoteca" esclamai e Namjoon sputò l'acqua che stava bevendo. "Eh?". "In discoteca" ripetei. "La botta in testa ti ha cambiato o cosa? Sicuro di essere lo stesso Jungkook che odiava a morte le discoteche?" chiese perplesso. "Niente affatto, solo ho voglia di vedere come si divertono i ragazzi della mia età" replicai.

La verità era che volevo tornare nel luogo del primo incontro mio e del ragazzo dagli occhi azzurri. Magari in quel posto avrei ricordato qualcosa di più.

"Mh, va bene ma le luci saranno accecanti. Se non dovessi sentirti bene dimmelo subito che ce ne andiamo". "Ok hyung, grazie" esclamai. "Hai già in mente dove?". Ci pensai un attimo cercando di trovare un indizio più significativo di "una discoteca con un muretto".

Trovato! "Quella con vicino i binari del treno" specificai, sperando si ricordasse. Fortunatamente fu così. "Ah si, il Moonlight. Va bene, andiamo".

Presi una felpa e uscimmo. Ci mettemmo dieci minuti in macchina per arrivare e subito notai una lunga fila per entrare. Nonostante ciò decidemmo di aspettare il nostro turno e ne approfittai per guardarmi intorno. Scorsi quello che doveva essere il mio muretto, poco lontano dal passaggio per il treno.

Ricordavo che mi piaceva particolarmente sedermi lì per sentire l'aria tra i capelli quando passava uno di quei mezzi.

Dopo un quarto d'ora riuscimmo finalmente ad entrare. La prima cosa che notai fu la massa di gente che si scatenava sulla pista da ballo. Alcuni erano lì per divertirsi veramente altri cercavano di fare colpo su qualcuno per una notte di sesso. Al bar, invece, due barman facevano e servivano cocktail alla velocità della luce.

Namjoon aveva ragione, le luci erano davvero accecanti. Ma non avevo intenzione di uscire subito, così chiesi a Nam di andare a prendere posto su un divanetto mentre ordinavo da bere per lui. Io non avrei preso niente, non ero tipo da alcool.

Mi avvicinai al bancone e subito uno dei due dipendenti venne da me. "Che ti servo giovanotto?" chiese e io ordinai un Martini, il preferito di Namjoon.

Tornai da lui con il bicchiere in mano, dopo aver controllato dove avesse preso posto e mi sedetti, osservandolo bere. Chiacchierammo del più e del meno, come sempre. Non gli avevo più chiesto niente da dopo il mio svenimento, non volevo insistere, tanto lo sapevo che non avrebbe risposto a nessuna delle mie domande. Era veramente testardo quando voleva.

Nel bel mezzo di un discorso sul mio ex prof d'inglese un tipo ci interruppe. "Hey, siete fidanzati?" ci domandò dal nulla.

Lo guardai, senza sapere bene cosa dire. Lo fece Nam per me. "No perché?". "Il tuo amico è molto carino. Ti va di ballare con me?" disse poi rivolgendosi a me.

E la domanda fece partire un altro flashback.

You're my eyes ~ JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora