15 ~ Lettera

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Per la terza volta nel giro di un mese aprii gli occhi su un letto d'ospedale.

Sospirai alzandomi. Mi passai le mani tra i capelli e sentii due voci parlare al di fuori della stanza. Aprii la porta scorrevole e mi trovai davanti Hoseok e Namjoon che discutevano. "Come stai?" domandò subito il mio migliore amico, vedendomi. "Bene... Ora ricordo tutto" spiegai. Mi era tornato alla mente l'intero anno passato mentre ero incosciente.

"Quanto ho dormito?" chiesi. "Due ore" rispose Hoseok. Annuii. "Grazie, per tutto. Ora penso che starò un po' con lui" informai i due ragazzi, prima di avviarmi verso la stanza di Jimin.

Mi lasciarono da solo, seduto su una sedia di fianco al suo letto. Ogni tanto lo accarezzavo e osservavo il suo viso, perso nei miei pensieri.

Ricordavo proprio tutto. La gita di tre giorni in montagna, tutte le passeggiate che avevamo fatto mano nella mano, l'uscita al parco divertimenti.

Programmava tutto in modo tale che potessi partecipare anch'io. Una volta aveva prenotato una visita in un museo particolare, fatto di suoni e superfici diverse al tatto.

Ricordavo anche di averlo accompagnato a fare un tatuaggio, il ronzio della macchinetta che faceva da sottofondo alle nostre parole.

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"Cosa hai deciso di scrivere alla fine?" domandai curioso. "Un numero, il 13. È il giorno in cui ci siamo conosciuti. Sai, non te l'ho mai detto ma era anche il mio compleanno" rispose.

"Ma scherzi? Dobbiamo festeggiare allora, se solo lo avessi saputo prima!" esclamai.
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Mi era tornato in mente persino il giorno in cui ci eravamo scambiati i regali di Natale.

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"Quindi..." iniziai. "Nam me l'ha descritta ma non so effettivamente quanto sia bella. Spero di non fare brutta figura ma, dato che adesso siamo ufficialmente una coppia, ho pensato a qualcosa di carino che potessimo portare tutti e due" dissi porgendogli la scatolina.

Lo sentii scartare il pacchetto e aprire la scatola. Trattenne il fiato. "Oh mio Dio, Jungkook... è bellissima" esclamò emozionato. Da quello che sapevo erano due piume che si intrecciavano tra di loro.

Fu particolarmente felice del regalo e, dopo averla messa, non la tolse più.

Guardammo un film, io seguivo le battute, e ci baciammo per il resto della serata. Adoravo alla follia le sue labbra.
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La mia era a casa, sul comodino. Me l'avevano data al mio risveglio ma non ricordavo cosa fosse. Notai che la sua era ancora sul suo collo. Gli donava molto, sembrava ancora di più un angelo.

Ore dopo qualcuno bussò alla porta. Entrò il cugino, con in mano un foglio.

"Ho una cosa per te. Ho trovato questa lettera tempo fa, quando sono andato a casa sua per prendere alcuni oggetti personali. L'aveva scritta Jimin... Però non sono sicuro che tu sia pronto a sapere cosa c'è dentro" esitò lui.

"Dammela. Non mi importa cosa ci troverò, voglio leggerla lo stesso" esclamai. Annuì. "Certo, non avevo dubbi" disse porgendomi il pezzo di carta.

All'ultimo però esitai. "Perché pensi che non possa gestirlo?". "Perché lì dentro c'è il motivo per cui ti ho odiato per più di tre mesi".

You're my eyes ~ JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora