9 mesi dopo
Millie's pov
<<Ci sei quasi amore>>disse Finn al mio fianco che mi stringeva la per mano.
<<Ancora una spinta signora>>disse il medico davanti a me, intento a far uscire un fagottino da me.
Ero circondata da infermiere e dottori professionisti. Quando Finn ha saputo che era un medico a farmi partorire è diventato così geloso che altri uomini mi vedessero la vagina.
Era talmente così protettivo, che certe volte gli volevo ricordare che non esisto solo io attorno a lui.
Ma era meglio che non avessi detto nulla, prima di ricevermi uno sguardo contrario.
Faceva male, era come se qualcuno stesse aprendo in due, e in senso negativo. Ma sapevo che se avessi messo tutte le mie forze avrei dato vita alla creatura più bella che avessi mai visto.
Urlai così forte che Finn si tappo le orecchie, vidi solo bianco prima di calare in un immenso silenzio straziante.
Vidi Finn al mio fianco lacrimare e i dottori mi sorrise.
Un'infermiera mi portò la bambina tra le mie braccia.
Non pesava niente, era leggerissima. Aveva due grandi occhioni scuri come quelle di Finn, si potevano già intravedere i primi riccioli neri, mi fece sorridere come assomigliava a Finn.
Era la bambina più bella che abbia mai visto.
<<Ciao tesoro mio>>dissi alla bambina che appena mi vide smise di piangere.
Mi guardò con due occhioni scuri. Mi sono innamorata.
<<Sono la mamma>>
Non riuscivo ancora a crederci, ero mamma. Non credevo mai che nella mia vita, una splendida bambina sbucasse da me.
Una bambina che sapevo sarebbe stata molto forte e coraggiosa.
Finn al mio fianco si inginocchiò e gli diede un dito.
<<Ciao amore del papà>>disse sorridendogli così dolcemente che mi fece commuovere.
Finalmente avevo creato una mia famiglia perfetta.
I miei genitori non sanno nemmeno che ero incinta, non li volevo nella vita della mia bambina, non dopo quello che hanno fatto a me, abbandonandomi in mezzo alla strada senza soldi ne cibo.
Appena realizzai quello che i miei genitori mi ebbero fatto quando avevo solo 17 anni, feci una promessa a me stessa, non sapendo che un giorno si sarebbero avverata veramente.
Non sarei mai diventata la madre che ebbi io, non avrei mai buttato mia figli in strada, sarò la madre che io non ebbi mai avuto, solo per lei, solo per Grace.
L'abbiamo chiamata così perché era il nome di mia nonna che per me è stata come una madre che non ho mai avuto.
Quando avevo solo 17 anni e i miei genitori non mi volevano più con loro, mia nonna era lì, accanto a me, per sostenermi e curarmi.
Una infermiera prese Grace e la portò via per pulirla e mettergli un telo addosso.
<<Sei stata bravissima amore>>mi disse Finn baciandomi la fronte dolcemente.
<<Grazie>>sorrisi.
<<Vado a vedere come sta Grace tu riposati>>mi accarezzò la guancia e uscii.
Dopo 2 ore me la riportarono per farli bere il latte dal seno, era una strana sensazione ma anche bella, non mi sono mai sentita così gonfia in tutta la mia vita.
Finn nel frattempo si era addormentato sulla sedia accanto.
Dopo quello che è successo l'ultima volta con suo padre non lo ha voluto più vedere.
Il padre è stato arrestato per guida in stato di ebbrezza, praticamente ha perso tutto, e quando i suoi avvocati hanno chiesto a Finn di prendere in mano la sua azienda, Finn ha rifiutato, per stare accanto a me in questi nove mesi.
Ha la banca a i suoi piedi e ha chiesto unicamente lui di distruggere il circuito e costruirci una casa per bambini bisognosi, e quando lo ebbi saputo ero così orgogliosa di lui e dell'uomo che era diventato.
Dopo 2 giorni mi fecero uscire dall'ospedale.
Salimmo sulla Range Rover di Finn con Grace in passeggino e andammo verso casa nostra.
Da quando ho saputo di essere incinta Finn mi ha proposto di andare a vivere da lui ora che suo padre era fuori gioco.
Invece Sadie è andata a vivere con Caleb e vivono una vita felice insieme.
Ancora oggi usciamo spesso insieme e parliamo delle novità.
Mi manca un po' il mio appartamento ma vivere con Finn è una cosa meravigliosa.
Arrivati a casa entriamo e portiamo Grace nella sua nuova cameretta siccome sta dormendo come un ghiro.
Appena appoggio Grace nel lettino e chiudo la porta senza far rumore, sento due braccia possenti cingermi la vita è baciarmi il collo.
<<Ti amo da morire Bobby>>mi disse baciandomi il collo.
Sapeva benissimo che odiavo essere chiamata Bobby, mi girai e lo guardai con sguardo di sfida.
<<Vuoi giocare con me Michael?>>gli dissi, lui odiava essere chiamato come qualcuno che ha cercato di ucciderlo.
Il secondo nome di Finn era Michael, e quando lo salutò non potevo crederci, mi sono messa a ridere così tanto che Finn si offese.
<<Non ti conviene sfidarmi>>mi disse avvicinandosi al mio viso x
<<Se no?>>chiesi continuando, e a quel punto mi prese in braccio e mi portò in camera da letto, mi appoggiò e iniziò a farmi il solletico.
<<No ti prego il solletico no! Sveglieremo
Grace!>>cercai di farlo smettere ma continuò.<<Di che ho vinto e la smetto>>disse ridendo.
<<Mai>>risi ma non c'è la facevo più<<okay okay hai vinto>>e smise, il suo sguardo ritornò serio.
Lo vidi guardami negli occhi con una sfumatura nuova, una sfumatura strana, quasi impaurito.
Lo guardai confusa.
Ma quando lo vidi inginocchiarsi davanti a me e tirare fuori dai pantaloni una scatoletta blu con all'interno un anello che brillava così tanto da fare invidia al sole, mi misi le mani sulla bocca e inizia a piangere.
<<Millie Bobby Brown,vuoi sposarmi?>>mi chiese sorridendo con le lacrime agli occhi.
Non riuscivo a respirare
<<Sisisi>>gli dissi lanciandomi su di lui.
<<Ti amo da morire>>gli dissi felicissima.
<<Ti amo anch'io>>.
E si conclude così la mia prima storia Fillie, pubblicherò anche l'epilogo tranquilli.❤️
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𝐃𝐫𝐢𝐯𝐞 𝐦𝐞 𝐲𝐨𝐮//fillie
Fanfic"Drive me like you did your car" "Are you sure about this?" "I have never been more serious than this" Lui playboy arrogante e figlio del più grande circuito d'auto di sempre. Lei testa calda e sicura di sé, abbandonata dai suoi genitori. Più divers...