*capitolo 5*

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-mi scusi?- chiesi io alla signora dietro un tavolo bianco tutto di legno. Avrà avuto circa 40 anni e stava leggendo una rivista.

-mi scusi??-provai ad alzare la voce.

Niente.

-MI SCUUUSIIIIIIIII????- urlai.

-si?- rispose lei. Si? Vuoi scherzare? Ti sto chiamando da 20 minuti mentre leggi un cavolo di giornale e tu hai anche la faccia di tosta di rispondermi a monosillabi?!

Mantieni la calma….Vanessa mantieni la calma..

-ehm vorremmo trovare un appartamento, siamo appena arrivate e nel college dove ci eravamo iscritte non c’erano più stanze…-

-mh mh- VUOI SCHERZARE??

-quindi ci sarebbe un appartamento qui vicino dove potremmo stare?-

-mh mh- oh no tesoro adesso mi rispondi e non con quei cazzo di monosillabi! Stavo per dirglielo ma Soph mi precedette.

-vuole darci una cazzo di risposta??- quasi urlò. Adoravo questo suo lato, così sfacciato. Mi faceva morire dal ridere.

-oh mi scusi. Si ci dovrebbe essere qualcosa….- non riuscì a finire di parlare perché qualcuno la interrupe aprendo la porta subito dietro di lei.

-mà io esco- era una voce familiare. Fin troppo familiare.

-LUKE!!- quando Maggie urlò capì chi aveva aperto la porta un paio di secondi prima.

-MAGGIE!!- la abbracciò e poi si ricordò anche di noi.

-ragazze! Come state? Che ci fate qui? Non dovevate essere al college? Maggie mi aveva accennato qualcosa sull’ aereo ma…-

-ehi ehi calma ragazzo! Una domanda alla volta- dissi. Si vedeva che era agitato… forse gli piaceva davvero Maggie!

-già scusa… che ne dite se ne parliamo fuori?- ci chiese lui. Annuimmo e lo seguimmo in direzione dell’uscita.

-quindi mi volete spiegare qualcosa?-

-beh al college c’era una mucca che ci ha detto che non c’erano più stanze e che ci ha praticamente buttate fuori.- gli spiegai e tutti si misero a ridere. Forse perché avevo detto “mucca”? beh non sapete quanto ho riso quando Soph gliel’ ha detto in faccia.

 -ah e quindi ora non avete un posto dove andare…e siete da sole in una città che non conoscete..- ragionò il ragazzo.

-esattoo… e non abbiamo abbastanza soldi per permetterci un appartamento, dovremmo trovarci un lavoro e ammazzarci tutte le sante mattine…- si lamentò Maggie piagnucolando. A volte quella ragazza sapeva proprio come convincere le persone. E così fu.

-beh se volete io ho preso un appartamento da poco, è molto grande e mi sento un po’ solo. E poi guadagno abbastanza per mantenervi.-

-DAVVERO FARESTI QUESTO PER ME???-      -ehm per noi, cioè si per noi…- Maggie non sapeva proprio contenersi.

-aspetta…ma tu…lavori??- gli chiese

-si, diciamo che faccio qualcosina nell’azienda dove lavora mio padre-

-sarebbe fantastico.. ma non vogliamo disturbarti Luke.- un momento dopo Maggie mi aveva colpito la pancia con una gomitata.

-Ahi!- dissi massaggiandomela

-cosa?- possibile che quel ragazzo non capisse proprio nulla?!

-ehm no ha detto ahi perché ha molta fame sai e non troviamo neanche da mangiare.- disse Maggie con la faccia da cucciolo.

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