Mattheo-Sorpresa!

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Ormai è da più di mezz'ora che sono davanti allo specchio della camera da letto a provare vestiti su vestiti, e non me ne sta bene nemmeno uno.

"Non ci posso credere!", esclamo scioccata.
"A cosa?", chiede mio marito, Mattheo, comodamente seduto con la schiena appoggiata alla testiera del letto, alzando il viso dal giornale.

"Anche questo abito non si chiude. Mi viene piccolo.-", rispondo sconsolata, "-Sto diventando una balena", piagnucolo. "Ci credo, ultimamente mangi più di tutta le squadre di quidditch messe insieme ai tempi di Hogwarts", commenta e lo fulmino con lo sguardo e metto il broncio come una bambina.

Sento il letto cigolare, segno che il ricciolino si è alzato.
Le sue braccia circondano la mia vita e la mia schiena finisce contro il suo petto.

"Amore stavo scherzando. Sei sempre bellissima, anche con qualche chilo in più che, per inciso, nemmeno si nota.-", dice stringendomi.

"-Devo dire, però,-", lascia dei baci umidi lungo il collo arrivando alla spalla, "-che il tuo seno sembra cresciuto e questo non mi dispiace affatto".

Ridacchio e mi giro verso di lui.
"Hmm, ne sei certo?", domando quasi in un sussurro osservandogli le labbra.
"Beh, se ti togliessi questo-", indica il vestito, "-ne sarei ancora più sicuro".

Non mi da il tempo di controbattere che mi bacia in maniera poco casta.

Mi conduce verso il letto e mi stacco rimanendo a qualche millimetro dal suo viso.

"A-amore, Pansy arriverà t-tra poco", cerco di dire nel mentre che mi lascia dei succhiotti sul collo.

"Devi andare per forza?", chiede con quella voce roca che tanto adoro, guardandomi negli occhi.

"Forse potrei-", non mi fa terminare che si fionda di nuovo sulle mie labbra.

Gli tolgo la maglietta quando qualcuno suona il campanello, facendomi saltare in aria, e lo sento sbuffare.

"Ti prometto che più tardi riprenderemo", "Più tardi non avrai il tempo di entrare in casa che già sarai piegata sul tavolo", mi avvisa e una scossa percorre la mia schiena facendolo ghignare; la tentazione di rimanere è tanta.

Ma non posso ignorare la Parkinson, quindi mi alzo dalle sue gambe e vado ad aprire.

La mia migliore amica non perde tempo ad abbracciarmi.

"Ehi, perché hai pers- oh", dice guardando un punto dietro le mie spalle.
Mi giro e vedo mio marito appoggiato allo stipite della porta della camera a petto nudo.

"Ciao Mattheo", "Pansy", le fa un cesso col capo.

"Bene, se non ti spiace io e tua moglie andremmo. A dopo", mi prende la mano e mi trascina fuori senza darmi il tempo di salutarlo.

S K E A P   T I M E

"Sì! Ha preso il mio piega ciglia e l'ha usato per tagliarsi le unghie!", racconta la castana mimando il gesto e scoppio a ridere non riuscendo a trattenermi; siamo sedute al tavolino di un bar e stiamo facendo uno spuntino.

"Povero Blaise, immagino la sua faccia sconvolta quando non funzionava", "Non smetteva di chiamarmi e lamentarsi.-", ridiamo finché non mi blocco di colpo.

"-Y/n, tutto bene?-", sto per risponderle ma un conato di vomito mi costringe a correre in bagno e rigetto il croissant che avevo appena finito all'interno del water.

Due mani mi tengono i capelli finché non finisco e mi alzo aiutata dalla ragazza che mi guarda preoccupata.

"-Sei pallidissima", mi avvisa osservandomi.
"N-no, sto bene", sorrido leggermente per poi avvicinarmi al lavandino e sciacquarmi la bocca.

"Non dire stupidaggini! Hai appena vomitato", sbuffo, "Non è la prima volta", "Da quanto tempo va avanti?", "Da qualche settimana", le racconto.

Rimane in silenzio per quasi un minuto finché non sgrana gli occhi.

"Ti è arrivato regolarmente il ciclo questo mese?", ci penso un attimo e nego con la testa.
"In realtà, ora che me lo stai dicendo, mi sto rendendo conto che è in ritardo", non mi da il tempo di dire altro che mi trascina in una farmacia vicina.

Compro un test di gravidanza, mi reco alle toilettes e inizio la procedura.

"Allora?", mi chiede ansiosa Pansy appena apro la porta, dopo qualche minuto.
"Mi sa che diventerai zia", le annuncio felicissima e mi abbraccia.

S K E A P  T I M E

"Poi fammi sapere com'è andata, ma sono sicura che sarà felicissimo", annuisco, le lascio un bacio sulla guancia e scendo dall'auto.

Entro in casa e mi appoggio alla porta accarezzandomi il pancino leggermente arrotondato. Ecco chi era a invadere tutto lo spazio dei miei vestitini. Però il mio piccolo è qui dentro e il mio cuore potrebbe scoppiare dalla gioia.

"Y/n, sei tu?", chiede una voce avvicinandosi e appena vedo mio marito spuntare dal corridoio, il mio sorriso si allarga.
Gli butto le braccia al collo e lo stringo a me.

"Devo parlarti", dico appena mi stacco e mi guarda confuso. Gli prendo la mano e lo conduco sul divano.

"È successo qualcosa?", domanda e annuisco.
Sul suo volto si fa spazio un'espressione poco serena, "Mi devo preoccupare?", chiede allarmato; "Ehi, non tranquillo, non è nulla di male", sospira di sollievo e mi guarda sospettoso.

"Dai, sono curioso ora", mmi incita a parlare e ridacchio per la sua impazienza, sembra un bimbo.
"Beh, che faresti se ti dicessi che tra un paio di mesi saremo in tre?", aggrotta le sopracciglia, ma quando comprende, gli occhi, per poco, non gli escono dalle orbite.

"Sei...?", lascia in sospeso la domanda.
"Sì, sono incinta", rispondo con gli occhi lucidi.

Noto che anche lui ha le lacrime agli occhi e che non smette di sorridere come un'ebete.
Mi butta addosso a sé e mi riempie il viso di baci.

"Sei la cosa più bella che ho...anzi, lo siete", ammette appoggiando la fronte sulla mia e accarezzandomi la pancia.

"Vi amo", dico, "Vi amo anch'io, siete la mia vita, risponde e mi lascia un dolce bacio per poi abbracciarmi.

Spazio autrice
Salve a tutti! Scusate per gli errori e per la mia assenza, ma mi sono concentrata sulla storia su Mattheo. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere lasciando una stellina e un commento😊
Alla prossima, un abbraccio❤

Immagina || Mattheo Marvolo Riddle-Marcus Lopez ArguelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora