mi giro e entro in questo palazzo,dove mi accolgono due signori in giacca e cravatta
<signorina argent,il signor Fury la sta aspettando nel suo ufficio>
<sta aspettando da tanto?> chiedo in imbarazzo
<no,5 minuti più o meno> risponde l altro
<menomale> rispondo sollevata
arriviamo davanti un ascensore e saliamo,non so di preciso il piano ma è molto alto,me lo sento
<questa è la sua fermata, l'ultima porta in fondo> mi dice un dei due uomini
<arrivederci> gli sorridi mentre esci dall' ascensore,ti guardi attorno e cominci a camminare,arrivi davanti questo portone tutto nero,tocchi lentamente la maniglia ghiacciata e la apri,davanti a te c'è una scrivania con due sedie davanti e a guardare fuori la finestra è proprio Fury
<buongiorno signore> rispondi in ansia
<signorina argent,si accomodi> risponde lui
cerco il meno possibile di guardargli l'occhio messo male,ma non riesco voglio scoprire come ha fatto,e ogni tanto mi lancia degli sguardi un po' maligni
<allora,ho trovato delle notizie in più sul soldato d'inverno identificato come James Buchanan barnes> spiega lui
<e come mai ha chiamato me? e che ne so,Steve?> chiedo io
<il capitano non riuscirebbe a fermarlo sono amici da tanto e James è un suo punto debole,quindi tu dovrai andarlo a prendere> continua lui
<ok,capito e.. cosa dovrei fare?> chiedi tu
<so la sua posizione in tempo reale,si trova qui a New York,tu gli parlerai e lo porterai a questo indirizzo,è la tua casa da oggi in poi> risponde mentre mi dà un fascicolo di James e la via della mia nuova casa
<mh ok va bene,una volta portato lì che devo fare?> chiedo
<devi tenerlo lì e non farlo prendere dall' Hydra mentre cerchiamo un qualcosa per toglierli tutto quello che ha in testa> risponde lui
<hai intenzioni buone> rispondo io
mentre lui mi lancia un occhiataccia<oh no.. non era quello che intendevo mi scusi,ho espresso le parole più sbagliate> rispondo abbassando lo sguardo
<comunque,siamo sicuri che barnes non sia ancora il soldato d'inverno?> dico cercando di cambiare discorso
<si siamo sicuri> si limita a rispondere
<va bene... io- io allora vado> dico alzandomi dalla poltrona e mettendo
dentro alla borsa il fascicolo e l' indirizzo della casa<mi faccia un favore,non dica a nessuno di questa missione solo io e lei> risponde
<arrivederci> lo guardo e annuisco
esco finalmente da quel palazzo e come previsto c'è Steve con la radio accesa che mi aspetta li sotto
<allora.. che voleva?> chiede incuriosito
<oh..>
e ora che gli dico,quanto odio mentirgli
<mi ha dato una casa,me l'ha regalata più che altro,quindi adesso ho una casa> gli rispondo l'unica cosa che avevo in mente
<una casa?> chiede lui
<si,ho l'indirizzo> gli dico guardandolo
<e niente altro?> chiede
<solo di stare attenta>gli rispondo
<sono abbastanza stanca,possiamo tornare al torre?<si.. certo..> risponde lui accendendo la macchina
non credo che se l'è bevuta questa storia della casa,ma non avevo idee
<ah comunque domani vado a vedere la casa> dico
<ok>si limita a rispondere lui
arriviamo alla torre e io vado dritta in camera mia buttandomi sul letto e addormentandomi
mi sono risvegliata con gli uccellini che cinguettavano e il sole che entrava dalla finestra,mi sono alzata dal letto e sono scesa giù, l'orologio fa le 8:30
<buongiorno> dice una voce
<Erik? come mai già sveglio?> chiedo io
<non lo so,o meglio non ho proprio dormito> risponde lui avvicinandosi
<perché? cosa ti turba?> chiedi
<Natasha...> risponde a bassa voce
<che ha?> chiedo
<non è quella di prima è diversa>risponde lui sbuffando
<beh,prima era molto più piccola è cambiata e non è più la ragazzina che si cacciava sempre nei guai e che in realtà questo è un bene,noi eravamo sempre in ansia sperando che non gli facessero niente,anche se dentro di noi un po' lo sapevamo,Natasha è sempre stata la più forte è sempre stata inimitabile e loro non l'avrebbero mai uccisa> rispondi tu sorridendo ai ricordi
<preferivo quella di prima..> risponde lui
<Erik, eddai è cresciuta come anche te e io ,si è fatta una vita e ora sta finalmente bene,lasciamo le cose così come stanno> continui tu
<probabilmente hai ragione,probabilmente sono solo io che mi faccio le solite paranoie> risponde ridendo
<ora vai a dormire! ne hai bisogno Erik!> gli ordini ridendo
sale le scale e lo vedo girare l'angolo per poi sparire
faccio una colazione veloce e poi torno direttamente in camera mia per preparare le valigie da mettere nella casa nuova
<posso?> qualcuno bussa alla porta
<si!> rispondi tu
<quindi è vero,cambi casa> chiede Natasha un po' malinconica
<si,ma è una cosa momentanea,devo risolvere alcune cose e poi torno qui non preoccuparti>
<lo sai vero che verrò molto spesso a casa tua> risponde lei divertita
<probabilmente verrò più volte io qui,ma si> gli dici ridendo tentando di chiudere una valigia colma di vestiti
<bisogno> chiede ridendo
<si> mi limito a rispondere per poi iniziare a ridere e tentando di chiudere la valigia insieme
verso pomeriggio avevo fatto tutti i bagagli e salutato tutti,e fortunatamente Tony aveva chiesto ad Happy di accompagnarmi a quell' indirizzo
<grazie Tony> gli rispondi sincera mentre Happy mi aiuta a caricare le valigie nel bagagliaio
<tranquilla,allora ci vediamo argent> mi sorride e si gira
salgo in macchina abbasso il finestrino e saluto ancora una volta tutti mentre Happy parte
<allora,mi dica l' indirizzo signorina> chiede Happy
<la 125th Street> rispondo
arriviamo davanti questa villettina a due piani con il tetto fatto di tegole rosse e il cancello anche rosso
<sembra bello> risponde Happy
<si,sembra familiare ma è bello> rispondi tu sorridendo
Happy ti aiuta a portare le valigie in casa
<grazie Happy,ora posso fare anche da sola e poi non voglio disturbarti> rispondi sorridendogli
<allora ci salutiamo signorina,qualsiasi cosa mi chiami> risponde lui per poi uscire dalla casa
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fino alla fine //bucky barnes//
Fanfictionda bambina la stanza rossa ti cattura per un solo motivo, per farti diventare una spia di alto livello come anche tutte le altre ragazzine li dentro, e da quel giorno non hai mai più rivisto casa tua ne amici ne famigliari. durante una missione appa...