Capitolo 7

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Ci era voluto tutta l'abilità sopraffina di Severus per far rimette Harry in tempo per l'inizio della scuola. Certo non era ancora in grado di farsi un chilometro di corsa, ma almeno riusciva a reggere una normale giornata senza che gli crollasse la palpebra dalla stanchezza. Oltretutto quei giorni erano stati davvero molto intensi per Severus perché non solo si era dovuto occupare del suo Alpha, ma aveva anche dovuto tenere a freno il suo pessimo carattere per evitare di farlo soffrire nuovamente.

Quella mattina, si svegliarono entrambi presto dato che era il primo giorno di scuola. Gli altri studenti sarebbero arrivati nel pomeriggio con il treno e Severus già pregustava le innumerevoli punizioni che avrebbe così gentilmente elargito. "Su Harry alzati, non puoi stare a letto per sempre" Commentò alzandosi dal letto e scuotendo appena il moretto che dormicchiava accanto a lui. Da quel giorno, avevano sempre dormito assieme e non solo quello era cambiato nel loro rapporto, adesso si chiamavano anche per nome! Certo agli occhi di molti non sembravano dei gran cambiamenti, ma chi conosceva i due soggetti sapeva che erano dei veri e propri miracoli! Per fortuna almeno la nausea mattutina di Severus si era placata, ma da oggi avrebbe dovuto mettere un incantesimo camuffante per non far vedere agli altri la sua pancia che, nel giro di qualche mese, sarebbe di certo cresciuta.

Si riscosse dai propri pensieri solo quando sentì Harry muoversi nel letto per poi avvicinarsi a lui e dargli un dolce bacio sulle labbra che prontamente ricambiò stringendolo a sé ed affondando le mani tra i suoi morbidi e spettinati capelli. "A cosa devo questo bacio?" Domandò divertito guardando il suo bell'Alpha negli occhi.

"Beh da oggi in poi non potrò baciarti tutte le volte che voglio... quindi volevo approfittarne un po'" Disse sorridendogli un po' malizioso Harry. Quelle parole sortirono l'effetto sbagliato in Severus che subito sentì qualcosa al basso ventre risvegliarsi facendogli mordere il labbro dal desiderio. "Sei più una serpe che un grifone" Commentò per poi stenderlo sul letto e mettersi a cavalcioni su di lui coinvolgendolo in un lungo e passionale bacio mentre strusciava il proprio bacino contro quello del compagno.

Eh sì, durante quel periodo di convivenza un po' forzata, i due piccioncini avevano finalmente capito di provare dei forti sentimenti l'uno per l'altro e ciò, inevitabilmente, li aveva uniti ancora di più. Fu così che, in quella fresca mattina del primo di settembre, un Omega si unì al suo Alpha in una passionale danza di corpi accompagnata da dolci sinfonie che accompagnarono, indirettamente, il treno che avrebbe portato gli altri studenti ad Hogwarts.

Verso tarda mattinata, alla fine decisero di alzarsi dal letto e dopo una veloce doccia si vestirono ed andarono in sala grande per spizzicare qualcosa giusto per non arrivare all'ora di pranzo a stomaco completamente vuoto.

M:"Oh Harry! Proprio te cercavo" "Salve preside, qualcosa non va?"

M:"No, niente affatto. Volevo solo dirti che, data la relazione tua con Severus, ho pensato di non farti dormire nel tuo dormitorio per quest'anno. Così potete continuare a stare assieme" Disse la donna visibilmente felice, gioia che contagiò subito anche Harry ma rabbuiò appena Severus. "Cioè fammi capire, Minerva, io dovrei tenermi questa testa di legno ancora nelle mie stanze? Ma la mia privacy è andata a farsi benedire?" A quelle parole dette con freddezza e un pizzico di rabbia, Harry non resistette e scoppiò a ridere. Ormai conosceva bene il suo burbero Omega, quindi sapeva che quello che diceva non corrispondeva esattamente a ciò che pensava. "Come se ti dispiacesse avermi vicino" Commentò divertito e Piton si limitò a grugnire qualche parola per poi uscire dalla sala e dirigersi verso il proprio laboratorio per preparare qualche pozione. Harry lo conosceva bene, sapeva che quando andava lì senza un apparente motivo voleva dire che c'era qualcosa che lo turbava così, senza lasciar intendere a nessuno i propri pensieri, lasciò anche lui la sala e seguì il suo Omega.

Ho una testa di legno come AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora