Capitolo 9

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Harry fissava Piton con un sorriso che andava da un orecchio all'altro mentre quest'ultimo lo ricambiava con uno sguardo truce mentre incrociava le braccia al petto. "Ti ho detto di no" Commentò il pozionista mentre il corvino scuoteva il capo esasperato. "Eddai! Che ti costa Sev!" Rimbeccò il giovane facendo infuriare ancora di più l'uomo. "Non ci vengo a Mielandia con te! Te lo puoi scordare! Vacci con i tuoi amici e lasciami in pace!" Harry sbuffò esasperato passandosi freneticamente una mano tra i capelli. "Ma io voglio andarci con te!" "E io no!"

Il pozionista si alzò dalla scrivania ed uscì dall'ufficio ponendo fine a quella, a suo parere, inutile conversazione. Per chi mi ha preso? Per una ragazzina che non vede l'ora di mostrare al mondo la propria relazione? Stupido Grifondoro! Pensò visibilmente alterato mentre camminava per il corridoio di Hogwarts sotto lo sguardo spaventato dei suoi studenti.

Harry, nel frattempo, si era abbandonato sulla sedia sospirando stremato. Volevo passare un po' di tempo con lui... cosa c'è di così sbagliato? Pensò reprimendo le lacrime che minacciavano di salire. Harry non aveva mai avuto particolari esigenze nella vita, ma adesso che aveva una famiglia, o almeno così credeva, non pensava ci fosse nulla di male nel passarci più tempo assieme ma la cosa, a quanto pareva, non piaceva al suo Omega. Il giovane rimase ancora un po' in quello studio vuoto e poi, sconsolato, si alzò e si diresse alla sala comune dei Grifondoro dove trovò Hermione e Ron ad attenderlo.

R:"Dalla tua faccia amico penso non sia andata molto bene" Commentò il rosso ricevendo come risposta un semplice accenno d'assenso con il capo mentre il corvino si abbandonava sulla poltrona di fronte agli amici. "Cosa c'è di male nel voler passare un po' di tempo assieme? In fondo siamo una coppia adesso, no?" Domandò esasperato il grifone lasciando che i due amici si guardassero con aria compassionevole.

He:"Ehm Harry... in realtà non è proprio così" A quel commento il giovane si mise sull'attenti e guardò interrogativo la riccia sperando che proseguisse nella spiegazione.

He:"Ecco, in realtà tu sei il suo Alpha... legalmente parlando è un po' come dire che tu sei il padrone e lui il tuo... ehm... schiavo" Strabuzzò gli occhi e poi spostò lo sguardo verso il rosso che annuì con aria mesta. "Ma non è così! Cioè per me non è così! Lui non è affatto-"

He:"Lo so Harry che per te non è così! Ma per la legge lo è. Quindi capisco perché Piton sia così reticente nel farsi vedere con te..."

Finalmente il corvino capì cosa frullasse nella testa del suo Omega. "Ma perché non me l'ha detto? Sarebbe stato tutto più semplice..." Commentò infastidito intrecciando le braccia al petto.

R:"Forse immaginava lo sapessi... Sono cose che sanno tutti" Commentò il rosso facendo intristire ancora di più Potter che, per l'ennesima volta, si pentì di quanto poco sapesse sulla relazione tra Alpha ed Omega.

R:"Cambiando discorso, andiamo ad Hogsmade allora?" Domandò poi il rosso alzandosi dalla poltrona e seguito dopo poco dalla riccia. "Io non vengo. Voglio rimanere con Sev" Disse il ragazzo trovando l'approvazione nello sguardo degli amici.

Nel frattempo, Severus era tornato nell'appartamento dove, pochi minuti dopo, era stato chiamato via camino da Lucius che, non sentendolo da un po', aveva iniziato a preoccuparsi. "Vieni qui Lucius, lo sai che non mi piacciono le conversazioni via camino" Commentò irritato ed il biondo non potè non ridere per poi comparire davanti a lui elegante come sempre e con i lunghi capelli biondi legati in una morbida coda.

L:"E' vero, chissà perché tendo sempre a dimenticarlo" Commentò divertito l'uomo per poi sedersi accanto a Severus ed intavolare con lui una piacevole conversazione.

L:"Toglimi una curiosità, come sei uscito da Azkaban? Io sapevo che ancora non ti avevano concesso la scarcerazione essendo un Omega" Severus sospirò pesantemente. Sapeva che prima o poi gli sarebbe stata fatta quella domanda, ma comunque non era pronto a spiegare tutta la storia. "Puoi ben immaginare come sia potuto succedere no? Non c'è bisogno che ti spieghi altro" Commentò Severus lasciando Lucius a bocca aperta incapace momentaneamente di ribattere. Fu in quel momento di stasi che sentirono un basso ringhio dietro di loro e si voltarono per capire cosa stesse succedendo.

Ho una testa di legno come AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora