Capitolo 8

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Era passata una settimana dall'inizio delle lezioni e Severus aveva iniziato ad apprezzare appieno quei pochi momenti che passava con Potter. Era piacevole stare con lui e poi doveva ammettere che iniziava davvero ad innamorarsene.

Quella mattina Severus si era alzato con una strana sensazione in corpo, non capiva cosa avesse, ma sentiva che c'era qualcosa che non andava. "Qualcosa non va Sev?" Domandò Harry uscendo dal bagno con addosso i vestiti di Grifondoro. "No no, tutto a posto" Disse avvicinandosi al compagno e sistemandogli la cravatta. Uscì poi con lui diretto in sala grande per la colazione e poi si diresse verso la propria aula per iniziare a fare lezione. Adorava tormentare gli studenti e oggi era particolarmente in vena di torture dato che, purtroppo per lui, quell'orribile sensazione non se n'era ancora andata.

Harry, dopo aver fatto colazione, era andato alle serre assieme ai suoi amici per iniziare quella noiosissima giornata di scuola. Le prime ore furono un vero tormento e, quando finalmente arrivò il pomeriggio, il grifone era particolarmente su di giri perché avrebbe avuto due ore libere prima dell'allenamento di Quidditch e voleva passarle con il suo Omega. Salutò quindi i due amici e si diresse verso i sotterranei con un sorriso allegro stampato in viso. Ciò che però non si aspettava fu di essere circondato dalle serpi capeggiate da un Draco Malfoy visibilmente alterato.

D:"Non so che piani tu abbia in mente Potter, ma rinunciaci" Disse freddo la serpe. "Levati di mezzo Malfoy. Non ho voglia di perdere temp-" Non fece in tempo a finire la frase che un pugno gli arrivò dritto allo stomaco spezzandogli il fiato.

D:"Ehi cosa fate! Non dovevate picchiarlo!"

N:"Levati dalle palle Draco! È colpa di questo mostro se i nostri genitori sono morti!" Esclamò Nott spingendo via Draco per poi tornare, assieme ad altre serpi, ad accanirsi sul corpo di Harry che non opponeva alcuna resistenza. Draco rimase pietrificato sul posto, incapace di agire mentre il grifone veniva massacrato. Quando gli altri decisero che ormai ne avevano abbastanza, si allontanarono sghignazzando. Fu la forza di volontà a far alzare Harry da terra quando sentì Nott dire che adesso sarebbero andati a farla pagare a quel bastardo di Piton. Superò Draco che se ne stava ancora immobile con la schiena appoggiata alla parete del corridoio e corse a più non posso raggiungendo il gruppetto in poco tempo. "Stupeficium!" Urlò riuscendole a schiantare due prima che gli altri gli furono nuovamente addosso levandogli la bacchetta e riprendendo il pestaggio.

L'ultima cosa che vide prima di perdere conoscenza furono dei capelli biondissimi. Proteggi Severus... non me... proteggilo. Pensò prima di perdere conoscenza su quel freddo pavimento.

Severus era irrequieto, non sapeva cosa gli prendesse, ma sentiva che qualcosa non andava. Ebbe la conferma dei suoi timori quando nel suo studio arrivò una Minerva tutta trafelata.

M:"Severus! Vieni subito in infermeria, c'è bisogno di te"

Non se lo fece ripetere. Si alzò e seguì velocemente la donna capendo subito cosa stesse succedendo ancor prima di varcare la soglia dell'infermeria. Arrivato lì vicino, vide Draco appoggiato al muro con lo sguardo basso ed un moto di odio si fece strada dentro di lui. Entrò come una furia e si diresse verso l'unico lettino occupato sentendo il proprio cuore fermarsi quando vide le condizioni critiche del suo Alpha. "Poppy..."

P:"Non ora Severus! Ho bisogno di tutte le pozioni rimpolpa sangue che hai e anche garze e bende!" Esclamò la donna e l'uomo, deglutendo, chiamò subito un elfo per farsi portare le pozioni per poi avvicinarsi all'armadio dell'infermeria e prendere tutto l'occorrente per la medimaga. Tornò quindi al capezzale del proprio Alpha e lasciò che la donna lavorasse senza alcuna interruzione ma, appena gli fu concesso di parlare, la prima cosa che uscì dalle sue labbra fu:"Chi..."

Ho una testa di legno come AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora