Capitolo 46 - Delle scuse sentite

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- Allora, com'è andata?- mi chiese Sugawara con un sorrisetto inquietante mentre facevamo stretching.

- Ci sono riuscito...Mi ha perdonato e...-

- Quello era scontato, volevamo sapere che avete fatto quando siete scappati via mano nella mano- disse Tsukishima con il suo ghigno divertito.

- Fanculo, tutti quanti, ecco perché mi sentivo osservato! Avete un'idea di che cosa sia la privacy?!- urlai diventando paonazzo.

- E' stata una sua idea...- disse con un filo di voce Asahi indicando Sugawara.

- C'eri pure tu a spiarci?!- chiesi stravolto.

- Ma di che diavolo state parlando?- chiese Nishinoya.

- Se può consolarti, vi stavano guardando pure Oikawa e Iwaz...-

- CHE COSA?!-

- Forse non avresti dovuto dirlo- rispose Sugawara sghignazzando.

- Siete degli schifosi guardoni- dissi mentre cambiavo esercizio con una faccia da funerale.

- Ovviamente, dato che non hanno una ragazza si sfogano guardando voi al posto dei porno- disse Tanaka.

- RIMANGIATI SUBITO QUELLO CHE HAI APPENA DETTO!!- gridarono gli altri mentre le loro guance si arrossavano terribilmente.

- Ci stavamo assicurando che non facessi nessun passo falso, tipo come l'ultima volta- disse Tsukishima.

- AVETE FINITO DI PETTEGOLARE?- chiese Daichi.

Pov Kaori:

Sfogarmi con Kageyama mi aveva aiutata molto, adesso ero molto più tranquilla.

Quando si era scusato non ero riuscita a trattenere le lacrime, soprattutto perché pure lui stava piangendo. Era veramente pentito di quello che aveva fatto: lui non si sarebbe aperto così tanto con qualcuno.

Rivederlo mi aveva ricordato i bei tempi passati insieme e paragonandoli alla mia solitudine prima di ieri, il vuoto dentro di me si era squarciato così tanto da farmi mancare il respiro. Desideravo così tanto di tornare indietro e di cancellare tutto il dolore che mi ero buttata su di lui senza esitare neanche un istante.

Adesso una sensazione appagante mi faceva sentire più leggera, perché adesso anche Kageyama si stava caricando dei miei problemi. 

Quando mi aveva stretta a lui e sussurrato quelle parole dolci, avevo capito molte cose. Avevo compreso i miei errori e soprattutto come fare per rimediarli: sentivo ancora un po' di senso di colpa.

Tsukishima, Oikawa e Kuroo.

Loro mi avevano aiutata così tanto, ma in cambio li avevo abbandonati a loro stessi. Prima il biondo e poi il capitano. 

Inoltre in questo periodo avevo fatto impazzire completamente mio cugino, era terribilmente preoccupato per me e credo deluso. Deluso perché dopo tutti i progressi che avevo fatto ero sprofondata in un abisso ancora più oscuro. Proprio perché era così lontano da me si sentiva impotente e cercava ogni giorno di farsi sentire al telefono, ma io lo ignoravo completamente: ero troppo preoccupata a deprimermi.

 Mi sentivo come se avessi giocato con loro, li avessi presi in giro e usati per il mio scopo più grande: ritornare ad essere un asso.

Io volevo rimediare.

Non sarei riuscita a vivere con questi sensi di colpa.

- Oikawa?-

Il ragazzo era steso sotto il nostro albero mentre riposava in tranquillità. Sentii un nodo alla gola quando capii di aver stroncato quella pace.

𝐋𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐝𝐫𝐨𝐠𝐚 ☮︎ - 𝐊𝐚𝐠𝐞𝐲𝐚𝐦𝐚 𝐗 𝐎𝐜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora