Capitolo 43 - Di nuovo tra le tue braccia

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Attenzione scene smut!!

Appoggiai una mano al muro per non cadere sopra di lei mentre con l'altra le accarezzavo la guancia bagnata.

Le sue labbra avevano un retrogusto di alcool stantio, molto diverso dal loro vecchio sapore, ma comunque piacevole. Volevo assaporarle ancora di più, ne avevo bisogno: in tutto questo tempo avevo sognato il momento in cui ci saremmo ribaciati.

Una scarica di eccitazione mi scosse tutto il corpo quando poggiò la mano esile sulla mia spalla. Io avevo paura a toccarla, mi avrebbe potuto respingere da un momento all'altro.

Invece si staccò dalle mie labbra, lasciandomi ancora desideroso del loro sapore e appoggiò la testa sull'incavo del mio collo. Cominciò a singhiozzare disperatamente mentre mi stringeva la maglia per sfogarsi. Non sapevo che cosa fare, volevo consolarla come ai vecchi tempi: stringendola a me e cullandola dolcemente al mio petto. Ma i tempi erano cambiati e non eravamo più gli stessi.

Avevo il terrore di allontanarla nuovamente.

- Ti prego Kageyama, non lasciarmi più- singhiozzò tremando tutta.

Il suo pianto disperato era smorzato dal mio petto, bagnava la mia maglia del suo dolore e della sua solitudine.

Spinsi la sua testa verso di me sistemando una mano dietro la sua nuca mentre con l'altra le stringevo la vita.

- Non farei mai lo stesso errore due volte- le sussurrai dolcemente all'orecchio.

Sentendo quelle parole cominciò a piangere ancora di più e mi avvolse con le sue braccia esili.

- S-sei uno stronzo...Non è giusto!!- gridò tirandomi dei pugni contro al petto.

- M-mi dispiace-

- Io non me ne faccio niente dei tuoi "mi dispiace", i-io voglio...Voglio...-

La baciai smorzandole le parole e in quell'esatto istante smise di prendermi a pugni. Si rilassò e smise di piangere, io entravo sempre di più dentro di lei. Dopo tanto tempo le nostre lingue si incontrarono facendomi mancare il respiro.

Kaori si lasciò andare al mio bacio passionale, quasi arresa ed io l'avvicinai ancora di più contro il muro per stringerla ancora di più a me. Non la lasciavo neanche respirare: sapevo che una volta staccata da me, sarebbe tornata a piangere e non riuscivo a sentire quei lamenti disperati. 

- T-ti odio- mugolò mentre continuavo a baciarla china su di lei.

- Lo so-

Mi staccai dalle sue labbra a le accarezzai le guance con le mani. Passai i pollici sulle palpebre bagnate per asciugarle le lacrime calde.

- Che hai fatto alle mani?- mi chiese tirandole verso di se ed analizzandole.

- Niente-

- Kageyama, che hai fatto?- chiese tirando su con il naso.

- Ho preso a pugni una parete...E poi il pavimento...E poi il parquet della palestra-

- Sei un idiota-

- Lo so-

Mi abbracciò dolcemente facendo scendere le braccia fino al bassoventre: in questi mesi ero alzato ancora di più e faceva sempre più fatica a cingermi la vita.

- Kaori?-

- Si?- chiese guardandomi negli occhi.

- Mi eri mancata da morire-

- Stronzo-

Mi tirò verso di lei e riprese a baciarmi senza preavviso. Ero molto confuso dai suoi comportamenti, ma soprattutto mi sentivo osservato: avevo quest'impressione dall'inizio, ma non ci avevo fatto tanto caso perché ero occupato a sfogarmi.

𝐋𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐝𝐫𝐨𝐠𝐚 ☮︎ - 𝐊𝐚𝐠𝐞𝐲𝐚𝐦𝐚 𝐗 𝐎𝐜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora