Parla piano se parli d'amore (Mare Fuori)

-14- Futuro:

È il 23 dicembre, finalmente sono cominciate le vacanze di Natale.
Alessia ha superato brillantemente gli esami in programma questi mesi ed ora non le resta che ripassare per quello di gennaio, ultimo in carriera.
Con i genitori è partita alla volta di Giffoni, per festeggiare il Natale con i parenti come da tradizione.
Giacomo è con la famiglia.
Sono le 10.30 ma Alessia è già a Napoli, ha appuntamento con il suo adorato Cardiotrap per finire i regali di Natale.
La sta aspettando in piazza Garibaldi in compagnia della fidanzata Lucia.
Una bellissima ragazza che lavora come modella.
È quel tipo di ragazza perfetta sotto ogni punto di vista. È in pienissima forma e con una pelle che ignora l'esistenza delle imperfezioni.
Lei e Domenico si amano alla follia.
19 anni lei, 17 lui.
La loro storia d'amore sta facendo sognare Napoli e l'Italia intera.
Alessia gli corre incontro, la stanno aspettando a braccia aperte.
Le stampano contemporaneamente due baci sulle guance.
<< buongiorno, com'è andato il viaggio? >>
<< tutto bene, molto veloce. Luci vieni con noi? >> domanda Alessia col sorriso.
<< mi piacerebbe molto ma devo lavorare >>
<< noo, mi dispiace >> ammette la romana.
<< ci faremo due chiacchiere delle nostre stasera all'aperitivo in programma >> la rassicura Lucia.
Alessia annuisce.
<< posso chiederti un favore? >> chiede la modella.
<< naturalmente >>
<< per colpa mia il mio amore non ha potuto fare colazione, l'ho ricoperto di baci. Ha bisogno di recuperare le energie >> confessa Lucia.
Ride Alessia.

<< ci penso io, così la facciamo assieme, lo porto a mangiare una bella sfogliatella accompagnata da una spremuta d'arancia >> annuncia Alessia.
<< no Ale lo sai che la spremuta non mi piace >> protesta Domenico.
<< lo so Nic ma ti fa bene, Luci ci vediamo dopo. Buon lavoro >>
<< grazie, a dopo >> dichiara Lucia e bacia il suo ragazzo poi abbraccia la sua amica.
Le loro strade si dividono.

Alessia e Domenico si dirigono al bar all'interno della stazione.
<< finalmente un po' insieme amica mia >> ammette lui.
<< già, finalmente >> risponde lei sorridendogli.

<< purtroppo essendo minorenne posso venire poche volte a Roma a trovarti, lo sai, ma appena divento maggiorenne verrò più spesso >> annuncia lui mentre gli servono la colazione.
<< non vedo l'ora Nic. Che darei per vederti non dico ogni giorno, perché siamo impegnati e tu devi andare a scuola e recitare, ma almeno quasi ogni giorno >> confessa la ragazza.

<< ci impegneremo a farlo quando sarò maggiorenne anche io >> la rassicura e le fa l'occhiolino mentre continua ad aprire bustine di zucchero e a versarle nella spremuta.

<< Nic ma quanto zucchero metti? >> domanda lei ridendo.
<< per coprire il sapore, concedimelo >> la implora.
<< per me conta che la bevi, però ce la fai?, sarà diventata dolcissima >> ipotizza lei.
<< fidati di me >> la rassicura e dopo aver girato la spremuta con la cannuccia inizia a berla soddisfatto.

Chiacchierano mentre Domenico continua a mangiare le sue sfogliatelle, ridono, diventano sempre più amici e complici... per Alessia sta diventando il fratello che ha sempre sognato.
Lasciano il bar per andare in centro.
Hanno ancora pochi regali in lista da fare, per cui basterebbe una mezz'ora ma era una scusa per passare una giornata assieme dato che non si vedevano da un po'.

Fanno anche un po' di shopping, chiacchierano, si confidano.
Da un bar del centro esce il padre di Domenico in compagnia di tre colleghi, è un architetto.
<< we papà >>
<< Nic, core mio >> lo stringe tra le braccia poi saluta Alessia, che ormai conosce bene.
Sorride lei e per un attimo le passa nella mente il pensiero del "padre televisivo" di Domenico in "Mare Fuori".
<< buongiorno dottor Cuomo >>
<< buongiorno Alessia, come stai? >>
<< molto bene, grazie >>
<< come procede la preparazione dell'ultimo esame? >>
<< bene, sto finendo i ripassi ma è un po' pesante >> ammette la ragazza.
<< cosa devi dare? >>
<< metodi e tecniche di valutazione economica >> spiega la ragazza.
<< sei semplicemente stanca, fidati di me. È un esame tranquillamente alla tua portata. Conosco la tua preparazione >> la rassicura lei.
<< grazie dottor Cuomo >>
Le sorride. Nel frattempo Domenico sta salutando i colleghi del padre.
<< hai fatto benissimo ad uscire col tuo migliore amico, distrarti ti farà bene e ti farà ritrovare le energie. Nic mai raccomando portala a mangiare una pizza per pranzo, le fa bene >> consiglia il dottor Cuomo mentre abbraccia il figlio.
<< promesso papà, ci stavo gia pensando >> lo rassicura il figlio ricambiando la stretta.
<< a proposito Ale, loro sono i miei colleghi. L'architetto Salenti e l'architetto Bondani. Vi presento Alessia, una delle mie migliori amiche di Domenico. A marzo sarà una collega >> spiega il dottor Cuomo.
I colleghi stringono la di Alessia.
<< hai già pensato a dove fare il tirocinio dopo la laurea? >> le domanda il padre di Domenico.
<< veramente ancora no, pensavo di cominciare a cercare dopo l'ultimo esame >> confessa la ragazza.
<< perché non lo fai da noi?. Ci siamo riuniti proprio perché siamo alla ricerca di un tirocinante. So che abiti a Roma ma sono solo 6 mesi e possiamo metterti a disposizione un appartamento >> propone il dottor Cuomo.
Domenico sgrana gli occhi per la felicità.
<< non ho parole dottor Cuomo. Si grazie, spero di essere all'altezza >> dichiara Alessia emozionata.
<< sarà uno tirocinio retribuito e quando giungerà al termine vedremo se vorrai restare o se vorrai potrai lavorare presso la nostra sede romana ma per il tirocinio è giusto che ti seguiamo noi >> le spiega il papà di Domenico.
<< non trovo le parole per ringraziarvi >> esclama la ragazza.
Stringe la mano al dottor Cuomo e ai colleghi.
<< vi lasciamo andare, dobbiamo tornare a studio. Divertitevi >> augura sia il dottor Cuomo che i colleghi.
Saluta il figlio poi si allontanano.
Domenico l'abbraccia forte.
<< non ci posso credere. Resti qui 6 mesi >> sussurra felice.
<< non potevo ricevere regalo più bello. Spero di non deludere la fiducia di tuo papà >> confessa lei.
<< non succederà, sei bravissima >> la rassicura lui.