Capitolo Ventinove

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08:00

Mi svegliai con una faccia da schiaffi a causa del poco sonno. E mi svegliai incazzato nero.
Mi feci un caffè e mi vestii con gli stessi vestiti del giorno prima. Erano ancora umidi.

Guardai l'appartamento un'ultima volta e mi crogiolai un'istante in tutto quello che significava, in tutto quello che sarebbe potuto essere stato.
Dopo un sommesso "Fanculo!" uscii di lì consapevole che non sarei mai più tornato in quel merdoso posto. Chiusi così la porta dell'appartamento lasciandoci dentro quegli inutili sentimenti che mi avrebbero sicuramente fatto ammazzare.

8:30

Arrivai al punto d'incontro. Lui era già lì ad aspettarmi. Forse le mie minacce avevano fatto il loro effetto.

- Vedo che hai usato il cervello e sei venuto.
- Non mi avevi dato molta scelta. Cosa dovrei fare?
- Essenzialmente nulla. Sarai solo la moneta di scambio per avere indietro Capelli di Merda. Se il piano non dovesse funzionare, se dovesse anche avere uno dei suoi merdosi capelli fuori posto, ti farò saltare il cazzo di cervello. Chiaro?
- Cristallino. Muoviamoci, le nove fanno presto ad arrivare.

Prese a camminare davanti a me, come se sapesse già dove andare. Una strana ansia prese ad attanagliarmi la bocca dello stomaco. Cazzo, che fosse davvero un doppiogiochista?

08:50

Entrammo nel bar. Mi guardai intorno ansioso, sperando di trovare quella fottuta chioma rossa lì da qualche parte, ma vidi solo due occhi azzurro freddo fissarmi.
Afferrai per il gomito il tizio a metà e mi avviai verso Dabi. Un sorrisetto soddisfatto gli spuntò sul volto.

- Ti sei trovato un nuovo amichetto?
- Stai zitto. Lui dov'è?
- Lui chi? Ah.. ti riferisci a Red Riot, anche detto Kirishima Eijiro? Ci sta aspettando di là.
- Perché non è qui con noi? Se non vuoi vedere il tuo fratellino morirti davanti ti conviene che il mio amico stia bene.
- Non preoccuparti, la sua capigliatura è perfetta come sempre.

Si mise a ridere. Una risata forte e cupa. Il nodo che avevo allo stomaco si strinse.

- Quindi? Che vuoi? Perché hai preso lui?
- Volevamo informazioni su di te, dove trovarti e come farti venire fuori dal buco in cui ti eri nascosto. Volevamo anche l'altro, ma il tuo amico non collaborava un granché..
- Cosa vuoi dire?
- Ah niente, non importa. Perché hai portato Shōto con te? Non credevo foste amici.
- Non lo siamo, ma se voglio indietro Kirishima mi serve una moneta di scambio giusto?

Non disse nulla. Il suo ghigno diventava sempre più largo e il suo sguardo saltava da me al bastardo al mio fianco.

- Touya. Facciamola finita. Andiamo da Kirishima e chiudiamo la faccenda.

La voce atona del più piccolo dei Todoroki mi rimbombò nelle orecchie. Qualcosa stava fuggendo al mio cervello, ma ero troppo agitato per rendermene conto. Me ne sarei pentito poi.
Uscimmo dalla porta sul retro, dove una berlina nera aspettava parcheggiata.

- Se pensi che io salga in quella fottuta macchina ti sbagli.
- No, nessuno sale da nessuna parte, ma il tuo amico è lì che aspetta. Shōto, vai pure a prenderlo.

Perché cazzo quel bastardo a metà non stava fermo? Sfuggì alla mia presa, mi sorrise e andò verso la macchina. Il sole mi arrivò in viso quando la portiera si aprì e chiusi gli occhi per proteggerli dai raggi luminosi. Il bastardo mi lanciò addosso qualcosa. La presi al volo quasi per caso. Era uno zainetto, ricordava quello giallo che Deku usava a scuola.
Lo aprii.

Il sangue mi si gelò nelle vene.

..la sua capigliatura è perfetta come sempre..

Il viso del mio amico mi guardava sorridendo da dentro lo zainetto, come per dirmi che era tutto apposto, che si sarebbe risolto tutto.
Iniziai a ridere. Una risata incontrollata, che si trasformò in un urlo di puro furore.

Presi la pisola dalla mia cintura, ma lo stronzo bruciato fu più veloce.

BANG!        Collassai a terra tenendomi il ginocchio. Il bastardo a metà si mise a ridere.

- Credevi davvero di usarmi contro la mia famiglia? Credevi davvero che ti avrei aiutato? AHAHAHAH! Quando puoi essere ridicolo? Te l'ho detto: non mi sei mai piaciuto. E ora potrò finalmente liberarmi di te. Potrò finalmente averlo tutto per me, senza dovermi sorbire tutte le sue paranoie su di te! AHAHAHAHAH!! sembra quasi un sogno. Saluta Kirishima da parte mia idiota esplosivo.

BANG! BANG! BANG!

Com'era azzurro il cielo quel giorno. Solo qualche nuvola bianca interrompeva quel cielo così blu. Sentivo il tepore del sole sul viso e il calore del sangue che usciva dal mio corpo.

Tossii. Un grumo di sangue lasciò la mia bocca.

Ah.. Izuku.

Chissà dove sei ora. Chissà se stai pensando a me.

Sto morendo e il mio ultimo pensiero sei tu.

Ti ho amato tanto. Il tempo con te è stato bello.

Chissà cosa c'era scritto su quel biglietto..

Chiusi gli occhi e mi lasciai travolgere da quel vuoto che aveva il suo odore.

L'ultima cosa a cui pensai fu quel tenero bacio che ci scambiammo nel suo appartamento. Alle sue tenere labbra e alla sua voce che sussurrava " Anche io sono innamorato di te da sempre Kacchan".

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