Capitolo Diciannove

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16:35

Venimmo lasciati nei pressi del solito pub. Guardai Kacchan e vidi che aveva lo sguardo perso altrove, come se si aspettasse di vedere qualcuno sbucare fuori all'improvviso e origliare i nostri discorsi.

- Vai al tuo appartamento Deku. Ci vediamo là fra circa due ore.

Detto questo sparì fra la folla.

Non avevo tempo per farmi domande, mi diressi a casa e, una volta arrivato, mi fiondai nel bagno.

Entrai nella doccia e lasciai che l'acqua calda mi scivolasse sulla pelle. Solo in quel momento, mentre mi strofinavo con il sapone, vidi i segni che Kacchan mi aveva lasciato. Ero pieno di succhiotti e morsi. Qualche graffio qui e lì. Sentii le gote arrossarmisi al ricordo della notte precedente. Era stato così bello, così giusto.
Ma poi le parole di Kacchan mi tornarono in mente "È una cosa da una volta sola". Davvero Kacchan? Lo avremmo scoperto presto..

Uscii dalla doccia sempre perso nei miei pensieri e con solo l'asciugamano alla vita andai in cucina a prepararmi un caffè. In quel momento suonò il campanello.

- Chi è?
- Sono io, apri.

Aprii la porta e due occhi rubino mi stavano trapassando con lo sguardo.

- Ehi Midobro! Da quando tempo!!
- Emm.. Kirishima, è bello vederti. Entrate.

Entrarono nell'appartamento, che era così piccolo che con solo noi tre era già pieno.

- Pensi di andare a metterti qualcosa addosso nerd? Non è che siamo qui per uno spettacolino..
- Ssi, o-ora vado.. Se, se volete c'è del caffè..
- Oh grazie amico! Ma che ti è successo? Ti sei imbattuto in una sanguisuga gigante?

Kirishima scoppiò a ridere, io divenni rosso come i suoi capelli e Kacchan perse la pazienza. Lo colpì sul retro della testa con uno schiaffo e iniziò a gridargli contro, mentre io andavo a rivestirmi.

Non pensavo fossero già passate due ore.

18:30

- Se hai portato anche Kirishima vuol dire che ci darà una mano con il tuo piano? Come facciamo a portargli Midoriya Izuku, se Midoriya Izuku sono io?
- Come sempre sei lento Deku. Ti ho detto che avevo un piano no? Apri bene le orecchie e ascolta: troveremo un altro Midoriya Izuku da portare all'incontro di domani. In quel momento arriverà Capelli di Merda che ucciderà il falso te. Non morirà veramente, servirà solo per lasciarci avere la ragazza. Dopo di che bloccheremo i loro traffici dall'interno. Tutto chiaro?

Soppesai le prossime parole, non volevo offendere lui o il suo piano.

- Sembra che tu abbia pensato a tutto, ma.. Non sarà poi Kirishima quello in pericolo? Come faremo ad essere sicuri che poi non lo uccideranno?
- Tranquillo Midobro, la famiglia mafiosa in cui mi sono infiltrato ha un contro in sospeso con l'Unione. Probabilmente poi avrò solo più prove per il mio caso. Non preoccuparti per me.

Sorrideva mentre diceva che era pronto a mettere in pericolo la sua stessa vita per aiutarci.

- Beh ragazzi, io devo andare.. Ho un impegno "di lavoro". Domani non fallirò.

Lo vidi alzarsi ed uscire, ma prima ci guardò con malizia e mi fece un occhiolino. Arrossii un'altra volta. Io e Kacchan eravamo soli, di nuovo.
Non sapevo bene cosa dire, se iniziare una conversazione o se lasciare che facesse lui qualcosa. Lui era seduto sul mio divano, con la testa bionda appoggiata sullo schienale, che guardava il soffitto.

- Se devi dire qualcosa dilla e basta Deku.
- Co-cosa?
- Si. Stavi blaterando.
- Ah.. ehm.. Ka-Kacchan.. Do-dovevi dirmi altro o..?
- Stai cercando di cacciarmi nerd del cazzo?

Si alzò di scatto dal divano e si avvicinò con rabbia verso di me.

- No! Ma che dici! Puoi restare quanto ti pare.
- Bene. Anche perché dobbiamo discutere di una cosa..
- Cioè? È qualcosa che c'entra con domani?
- No. C'entra quello che è successo ieri notte. Quello che abbiamo fatto..
- Lo so. Era una cosa da una volta sola.
- Non interrompermi stronzo! Cazzo. Adesso non ho più voglia nemmeno di parlarne. Mi fai mandare in bestia.

Era sempre più vicino. I suoi occhi erano così intensi che non riuscivo a staccare i miei.

- Ka-cchan. Cosa.. cosa vuoi dire?

Non disse niente. Prese il mio viso fra le sue mani e appoggiò la sua fronte alla mia. Chiuse gli occhi e inspirò profondamente.

- Quello che voglio dire è, Izuku, che non è stata da una notte sola. Ormai non posso più negare quello che provo per te. Mi hai fottuto il cervello.. e forse anche altro.
- Kacchan.. io..
- Cosa? Non è quello che vuoi vero? Merda. Io..

Non lo lasciai finire la frase. Appoggiai piano le mie labbra sulle sue e lo baciai piano come se potesse sparire se fossi stato troppo determinato.

- Kacchan. Questo è quello che voglio.

Sorrisi e poi approfondii il bacio. Quando ci staccammo eravamo senza fiato

- Ora devo andare nerd. Ci vediamo domani alle 10:00 con il falso te.
- D'accordo. Ti aspetterò qui.

Con un ultimo sguardo uscì e si chiuse la porta alle spalle.

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