Epilogo

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Un anno dopo

Ero steso nel letto a fissare il soffitto. Il fumo della sigaretta volteggiava nell'aria.
Aspirai con gli occhi chiusi e lasciai che il fumo mi pizzicasse la gola.
Espirai e mi misi seduto.

Questo cazzo di letto è troppo grande.

Andai in cucina e mi feci un caffè.
Mi stropicciai il viso con una mano e i ricordi dell'ultimo anno mi arrivarono alla mente: Izuku in coma; la nascita del figlio di Kirishima, il piccolo Red; il mio insediamento prima nel suo appartamento e poi nel suo ufficio; l'alcolismo e l'allontanamento di tutti quelli che provavano a starmi vicino.
Guardai l'ora. L'orario delle visite iniziava fra poco.
Mi vestii e andai all'ospedale.
Le infermiere mi salutarono, ormai sapevano benissimo chi fossi e in quale stanza andassi.

– Ciao Deku.

Nessuna risposta, come sempre.

– Apro un po' la finestra, qui c'è puzza di schifo.

E così feci. Cambiai i fiori che aveva sul comodino e li sostituii con dei girasoli che avevo comprato prima di andare lì.

– Tua madre ha detto che passerà in settimana. Se ti svegliassi sarebbe una bella sorpresa, non credi?

Risi da solo, come sempre.
Mi sedetti vicino a lui e lo guardai.
In quell'anno avevo recuperato la mia memoria e non poterlo condividere con lui mi distruggeva.
Ero sempre o incazzato o depresso. Mi sembrava di essere calmo solo quando stavo seduto su quella merda di sedia a tenergli la mano.
Sospirai e presi la sua mano fra le mie.

– Potresti anche svegliarti ora, non credi? Fin quando mi vuoi far aspettare?! Cazzo.

Respirai affannosamente provando a non piangere.

– Izuku ti prego. Non andare via, non di nuovo. Torna da me ti prego!

Baciai le nocche della sua mano, pronto a non riceve nulla in cambio, come sempre.
Eppure.. una lieve stretta mi serrò le dita.
Alzai gli occhi arrossati sul suo viso.
Cosa vidi?

Due meravigliosi occhi verdi cercare i miei e sulle sue labbra un debole sorriso.

FINE

Non Andare ViaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora