chiamata

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Chiamai Kirishima e lui rispose subito

-hay bakugo, sono qui
Sei pronto per sfogarti?
Ti farà solo che bene, fidati di me -

Io chiusi a chiave la porta di camera mia per evitare che qualcuno mi disturbasse

Presi un sospiro e cominciai a raccontare

- tre anni fa ero fidanzato con la persona migliore al mondo, lui era perfetto, in tutto e per tutto, lo amavo, cazzo se lo amavo, aveva però degli scheletri nell'armadio che non aveva mai detto a nessuno, neppure a me, diceva che non erano importanti, io feci l'errore di credergli, tutte le volte che provavo a chiedergli qualcosa lui

lui frequentava l'università di un'altra città e quindi decidemmo di non andare a vivere assieme finché non avessimo finito l'università, un giorno me ne stavo a letto a cazzeggiare sul telefono quando lui mi mandò un messaggio in cui diceva tutte le cose che si era tenuto dentro, io gli risposi cercando di capire che intenzioni avesse, lui mi mandò un ultimo messaggio, poi non lesse più nulla di ciò che gli scrissi. Corsi alla mia macchina e corsi più velocemente possibile fino a casa sua e appena scesi, feci in tempo a vederlo schiantarsi contro il cemento

lui aveva 4 amici, oltre a me, uno di loro è dalla mia parte più o meno, non dice che è colpa mia ma non cerca nemmeno di fermare quelli che dicono che è colpa mia se è morto, a me basta quello, il suo nome é Shoto Todoroki, non ho bisogno che qualcuno mi protegga, una invece è imparziale, non vuole perdere i suoi amici schierandosi contro di me o con me, la capisco, lei si chiama Tsuyu, forse avrei fatto pure io così, poi ci sono loro, fidanzato e fidanzata, Uraraka e Iida, sono stati i primi amici del mio fidanzato quando è andato alle superiori, loro mi odiano e dicono che io non lo amavo, che io lo tradivo, e che è colpa mia, sai, hanno anche provato a non farmi andare al suo funerale, io riuscii ad andarci solo grazie alla madre del mio ragazzo, l'unica persona che è sempre stata al mio fianco è il mio migliore amico, quello con cui ora abito, sinceramente io mi sento in colpa per metà, io ci avevo messo tutto me stesso per arrivare il più velocemente a casa sua, ma al tempo stesso so che avrei potuto capire che voleva suicidarsi

da quando Uraraka era venuta al bar un pensiero aveva invaso la mia testa "perché dopo la morte di Deku io non mi ero suicidato",  se non ci fosse stato Denki assieme a me, avrei cominciato a tagliarmi per punirmi da solo e avrei provato a morire-

Avevo ripetuto le stesse cose che avevo detto alla ragazza qualche giorno fa, non avevo pianto solo perché ripetendo a macchinetta non avevo pensato a ciò che dicevo, non volevo che mi sentisse piangere, non dovevo mostrarmi debole

-bakugo...... Io davvero non so cosa dire, nessun ragazzo dovrebbe sopportare tutto questo, tu sei davvero forte Bakugo, davvero-

Io sorrisi inconsciamente

- BAKUGO KATSUKI DOVE CAZZO SEI?! -

il mio psicologoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora