un Pokémon incazzato

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-BAKUGO KATSUKI DOVE CAZZO SEI!? -

Velocemente spensi la chiamata in faccia a Kirishima prima di sentire il mio amico battere ripetutamente il pugno contro la porta della mia camera

Titubante portai la mano alla chiave e la girai prima di aprire la porta e rivelare un Denki rosso di rabbia

-perché stai urlando? -

Chiesi aspettando il momento in cui mi sarebbe arrivato uno schiaffo in piena faccia

-COSA CAZZO É SUCCESSO IERI?! -

-bah, ma nulla si ché-

- e allora perché sono ricoperto da succhiotti?! -

Disse lui indicandosi il collo ed il corpo

-magari sono stati alcuni del bar-

-E TU OVVIAMENTE NON HAI PENSATO CHE IO SONO FIDANZATO E CHE MAGARI TU AVRESTI POTUTO PRENDERMI DI PESO E PORTARMI VIA-

-dai Denki, non incazzarti non é successo niente-

-NON É SUCCESSO NIENTE?!  CAZZO IO NON VOGLIO TRADIRE IL MIO RAGAZZO-

-dai sei serio? Quello lì ha la faccia da morto, e poi soprattutto che ci trovi di bello in lui? -

Il suo volto divenne seppur possibile ancora più rosso

- per prima cosa, che cazzo te ne frega? Sono io fidanzato con lui, non tu, secondo, non é che se uno non sprizza di gioia da tutti i pori allora non vale nulla, terzo, io in lui ci trovo tutto quello che vorrei essere, calmo, intelligente, che sa mantenere la calma in ogni situazione, e soprattutto quando siamo soli é abbastanza diverso-

-certo certo, però ieri non ti é dispiaciuto quando ci siamo baciati io e te-

Sgranò gli occhi subito dopo la mia affermazione, io mi diedi mentalmente del coglione, potevo chiudere la conversazione scusandomi e tutto si sarebbe risolto ma no. Ovviamente no. Dovevo parlare prima di pensare

Se per un secondo la sua incazzatura era svanita ora era più forte che mai e mi tirò uno schiaffo in piena faccia

-MI HAI FATTO MALE-

gli urlai, lui non mi disse nulla ma borbottò qualcosa fra se e se

-Bakugo..... Ricordi la casa di deku? -

Mi chiese stranamente calmo

-la ricordo, si-

-percaso l hai rivenduta? -

-emh no, avevo deciso di andarci a vivere io quando mi fossi fidanzato, perché? -

-perché ora sarà la tua nuova casa-

Disse lui oltrepassandomi visto che fino a quel momento eravamo rimasti sulla soglia della porta

Cominciò a prendere le mie cose e a metterle dentro una valigia

-Denki non fare il coglione-

Cercavo di afferrargli un polso o anche un braccio, ma lui si liberava sempre dalla mia presa

-fatto-

Disse lanciandomi la valigia

-non mi puoi cacciare di casa-

-si che posso, e anzi non serve che tu ci rimetta mai piede, ti porterò io le tue cose-

-mi stai cacciando per una cazzata del genere? -

Lui sembrò pensarci un attimo, era veramente una cazzata, si sarebbe potuto risolvere con lui che mi ignorava per un po, ci saremmo abbracciati e tutto sarebbe tornato come prima

-si, tranquillo darò comunque una mano al bar, però per un po non voglio vedere la tua faccia-

- ma-

Lui mi chiuse la porta di casa in faccia ed io rimasi a guardare la superficie in legno per un po

Cosa era successo?

il mio psicologoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora