merry Christmas pt2

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Andai ad aprire la porta

"Che cazzo ci fai qui?" Guardai la persona davanti a me con gli occhi sbarrati e le braccia incrociate al petto

"Devo parlare con una persona" Rispose lui visibilmente nervoso

Ma non quel nervoso da 'vieni qui che ti spacco la faccia se parli ancora', ma più da quelli che hai paura per qualcosa ma non sai cosa

"Lui non ti vuole parlare"

"Voglio che me lo dica in faccia"

Nei suoi occhi leggevo solo determinazione

"Va bene, come desideri" Andai a chiamare colui che gli avrebbe detto dritto in faccia 'vai via o ti pianto in coltello in culo'

"Denki muovi il culo e vai alla porta"

"Perché io? "

Chiese mentre si sistemava il maglione rosso natalizio che gli aveva regalo Sero

"Tu vai"

Sero alzò un sopracciglio, aveva capito di chi stessi parlando

Denki andò ad aprire, non sentii nulla uscire dalle sue labbra, si limitò a chiudere la porta in faccia all'ospite indesiderato

Dopo poco tornò in salotto con una felpa viola

"Bruciala" disse semplicemente "se torna piantagli un coltello in culo"

Sero mi guardò, io mi limitai ad alzare le spalle e a lanciare la felpa dentro il cestino delle cose da buttare

"Forse dovremmo parlargli"

provò a dire il mio amico

"Dopo, ora pensa a cucinare il pranzo, sono le 12 e bisogna ancora preparare la tavola e allestire la casa"

Mi alzai dal divano prendendo le tazze, con cui avevamo bevuto il caffè, portandole nel lavello della cucina

"Arriveranno fra mezz'ora"

Mi ricordò Hanta seguendomi in cucina

"Un motivo in più per muovere quel bel culo che ti ritrovi"

gli lanciai un grembiule e mi misi a lavoro per preparare il pranzo migliore che avessi mai cucinato

Modestamente ci riuscii

Ma molto

Dovrebbero prendermi in un ristorante stellato

Eccome se dovrebbero

Ohh si che dovrebbero

Comunque,

All'una non erano ancora arrivati

panico.

Stavano bene? Avevano fatto un incidente?

Le mie domanda ebbero una risposta appena qualcuno suonò il campanello

lanciai un mestolo addosso a sero facendogli intendere che avrebbe aperto lui la porta

La gioia di Kirishima avvolse tutta la casa, sinceramente anche io mi sentii più felice

"Katty" Cominciò a dire sero, sapeva quanto odiassi quel soprannome "ti presento la mia fidanzata, Mina "

Io quasi mi strozzai con l'acqua che stavo bevendo

Quella Mina?

Quella che la prima volta che andai da Kirishima si era messa a parlare di assorbenti?

"Katty? "

Chiese Kirishima

"Si, quel coglione l'ha inventato perché secondo lui é l'abbreviazione di katsuki" Dissi tirando un pugno sul braccio del mio amico, lui mi guardò con un finto sguardo ferito 

"mi hai fatto la bua al braccio" disse abbracciando la sua fidanzata e appoggiando la testa sulla sua spalla "Mina, bakugo mi bullizza" lei ridacchiò e gli diede un bacio sulla guancia 

"fa bene" rispose lei 

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Tre ore dopo eravamo seduti a tavola a mangiare, bere e ridere 

denki era andato via di casa senza dare spiegazioni, quando faceva così significava che andava a bere e non voleva parlare con nessuno 

erano le tre quando finimmo di mangiare  e cominciammo a dirigerci in salotto, mi buttai a peso morto seguito da serò che si accasciò sull'unico pezzo del mobile non occupato dal mio corpo. Mina e Kirishima si sedettero sulle poltroncine ai lati del divano 

"che si fa?" chiese Sero grattandosi la testa 

io alzai le spalle in risposta e mi misi più comodo 

"Perché é andato a bere? " Kirishima ci guardò entrambi

"É tornato il suo ex per non so che cosa di preciso" Non avevo voglia di parlarne, non avevo voglia di parlare é basta, avevo sonno, complice anche tutto l'alcol che avevo ingerito per i vari brindisi fatti durante il pasto "e quindi é andato a bere al bar" 

"Perché avete aperto il bar? "

"Kirishima in questo momento non sei il mio psicologo smettila di fare domande" Gli lanciai un cuscino in faccia, lo prese al volo e ripeté la domanda

"Perché eravamo poveri e avevamo bisogno di soldi, sero aveva abbastanza soldi per prendere in affitto il bar e io avevo il tempo da impiegare nel fare il barista"

"Eravate sicuri che avrebbe fatto soldi un posto come quello? "

Sbuffa sonoramente, ma chi é che fa tutte quelle domande? Le persone normali sicuramente no

"Perché é davanti a scuola e i prezzi del bar dentro l'Università sono troppo alti, quindi sicuramente tutti sarebbero venuti da noi"

Cercai approvazione nello sguardo di sero ma era crollato addormentato sulla mia gamba

"Vecchio di merda" Gli tirai un calcio, lui si alzò e senza dire nulla prese mina per mano e la trascinò al piano di sopra

"USA LE PRECAUZIONI NON VOGLIO DIVENTARE ZIO" Urlai sperando che mi sentisse e in risposta mi mandò a fanculo

"Sei sempre molto gentile ed educato"
Kirishima mi guardava sorridendo

"Sempre"

E lì la conversazione si chiuse, arrivò il silenzio non quello imbarazzante ma quello in cui si sta bene anche se non si dice nulla

Ci guardavamo e basta

"Volevo chiederti una cosa"
Eri visibilmente nervoso e lui lo intuì

"Vai spara"
Provò a mettermi a mio agio con un tono di voce molto tranquillo e rilassato

In parte ci riuscì

"Vorresti venire con me a Venezia? "

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 02, 2022 ⏰

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