9: Chiarimenti?

1.4K 51 71
                                    

Disclaimer: Quest'opera non è a scopo di lucro.
Purtroppo non possiedo i personaggi che vi sono all'interno che sono di proprietà di J.K.Rowling, io mi diverto solo ad immaginarli in scenari di vario tipo.

Non so come mi sia uscito fuori il nome di "WizMeApp" ma è qualcosa di mia creazione, quindi vi prego di non riprodurlo in nessun modo.

~HP—•—DM~

CAPITOLO 9
Chiarimenti?


Prima o poi per Draco sarebbe arrivato il momento d'incontrare Potter e quando successe fu un'esperienza piacevole e non piacevole allo stesso tempo.
L'aura di potere che emanava la magia del moro era davvero forte e starci vicino era come inebriarsi, ma allo stesso tempo, Draco aveva parecchia ansia per l'incontro.
Non ne aveva parlato con Pansy, aveva preferito non arrivare a discutere con la mora che sicuramente lo avrebbe rimproverato e spinto a fare chissà cosa, erano finiti i tempi in cui qualcuno gli diceva cosa fare...forse. In ogni caso, non voleva parlare con la sua amica di quanto fosse in realtà uno sfigato solitario quando invece tutti gli altri potevano avere qualcuno al loro fianco...e beh, il rapporto con Potter —Harry— era sempre stato complicato di suo, ma adesso che di mezzo c'erano sentimenti era ben peggiorata.

Sapeva di essere stato uno stronzo nei confronti di Harry e che si era tirato indietro sul più bello, ma non aveva saputo affrontare le cose altrimenti ed era entrato in una spirale di eventi dalla quale non riusciva più ad uscire, lasciandosi trasportare dalle situazioni, dai pensieri tossici, dagli "E se?"
Com'è che dicono i babbani? Il lupo perde il pelo ma non il vizio? Si, una cosa simile.
Beh, ma che novità!

Se ne stava tranquillo, in laboratorio dopo aver finito tutte le ricerche del caso a cui lavorava e stava mettendo per iscritto ogni passaggio maldestramente appuntato durante le varie operazioni. Draco era un perfezionista e voleva che ogni cosa fosse più chiara possibile, lo dimostrava la sua scrittura che seppur veloce era composta da lunghe e sinuose linee. A dirla tutta rispecchiava molto l'estetica delle sue mani.

Ci fu un bussare alla porta e Draco rispose in modo distratto, senza davvero prestare attenzione a chi potesse entrare nel suo laboratorio. "Avanti."

La porta venne aperta e la persona, prima sulla soglia, entró in silenzio e Draco non prestó particolare attenzione, aspettando che qualcuno parlasse continuava a scrivere concentrato il suo rapporto dettagliato, per il quale aveva lavorato tutto il giorno.

Il silenzio si prolungava, finchè due mani forti che conosceva fin troppo bene, si poggiarono sul piano della sua scrivania.
Lottó per tenere gli occhi bassi sul foglio che stava compilando, ma perse contro se stesso e si maledisse. Cercó quanto meno di mantenere la sudorazione ad un livello accettabile, ma sapeva che se fosse stato immobile avrebbe iniziato a bagnare di sudore i fogli sotto di lui. Merlino, quanto avrebbe voluto essere invisibile!!! Eppure era un mago...

Quando alzó la testa e portó gli occhi in direzione della figura, seguendo a rallentatore il tragitto delle mani, alle braccia, al busto, alle spalle e infine al viso, sentì come se gli fosse stato scagliato un 'pietrificus totalus', a guardarlo con intensità c'erano gli occhi più verdi che avesse mai visto, occhi che conosceva bene, occhi che l'avevano guardato in tanti modi diversi nel corso degli anni, ma sempre con la stessa —identica— intensità.
Lo sguardo che Draco aveva fatto di tutto per avere su di sè, sin da bambino, ma ogni volta che lo aveva visto così da vicino qualcosa era andato in modo diverso e qualcosa dentro di lui si muoveva in modo fastidioso e piacevole allo stesso tempo. Era per questo che era scappato, era per questo che aveva avuto paura di proseguire.
Eppure, ne voleva ancora.
Quello era lo sguardo di Harry Potter.

WizMeApp-la vera magia si fa in due |drarry|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora