18. Il sogno di due bambine

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Il pomeriggio è quasi al termine, è passato in tranquillità, abbiamo giocato pallavolo, a carte, scherzato in acqua, mangiato anguria e granite

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Il pomeriggio è quasi al termine, è passato in tranquillità, abbiamo giocato pallavolo, a carte, scherzato in acqua, mangiato anguria e granite.

"che ore sono ragazzi?" chiede Andrew, lui e gli altri sono arrivati in spiaggia un paio d'ore dopo di noi

"sono le 18:30" risponde Kendall

Il mio telefono squilla un'altra volta, questa volta rispondo io, è mia madre

"ehi mamma"

"tesoro tornate a casa, c'è una cosa che dovete vedere"

"va bene..."

Chiudo la chiamata e la mia migliore amica, vedendo la mia espressione mi chiede che cosa fosse successo

"mia mamma ha detto di tornare a casa, tutti. Dobbiamo vedere una cosa"

"tutti?" chiede Tom confuso

"ha usato il plurale, quindi immagino si riferisca a noi quattro" spiego alzando le spalle

"dai sistemiamo e andiamo" fa Timothée alzandosi dal telo mare

Annuiamo e iniziamo a mettere a sistemare, una volta finito tutto salutiamo gli altri e andiamo

"secondo voi che deve mostrarci" chiede Tom

"forse ha trovato un altro test di gravidanza" scherza Kendall

"quel giorno mi veniva da ammazzarti" lei mi risponde con una linguaccia

Arrivati a casa mia entriamo e troviamo mia mamma e quella di kendall in piedi. Mia mamma è agitata, si può capire da come batte ripetutamente il piede sul pavimento. Le due si scambiano uno guardo e senza dire nulla allungano il braccio che prima nascondevano dietro la schiena. Hanno una busta in mano. Ora comprendo la loro agitazione...la lettera dell'università.

"sono mia e di Kendall le lettere, giusto?"

"sì, quelle di Timmy e Tom non sono ancora arrivate" dice Stephanie

"arriveranno, tranquilli" aggiunge mia mamma rivolta ai due ragazzi affianco a noi sorridendo

"che aspetti? Forza!" sussurra Timothée per incoraggiarmi. Mi volto verso Kendall e dopo un leggero cenno con la testa facciamo un passo avanti per prendere le lettere. Le apriamo tenendo il testo verso il basso in modo da non vedere la risposta, e la parte bianca della lettera verso l'alto

"ok, insieme" dico sostenendo lo sguardo con Kendall, lei annuisce e insieme diciamo "3...2...1...", le voltiamo e...

Alzo lo sguardo e guardo Kendall per poi alzarci e abbracciarci "AMMESSE!" gridiamo io e Kendall ancora abbracciate. Andare a New York è sempre stato il nostro sogno fin da piccole. Era il sogno di due bambine, e finalmente sta diventando realtà!
Ci stacchiamo e vengo travolta da un abbraccio soffocante da parte di mia madre che continua a dire che le mancherò da morire, non appena mi libero dal suo abbraccio, mi fiondo nelle braccia di Timothée

Wanting for a lifetime   (Timothée Chalamet)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora