Pozioni

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POV'S AMY

Dire che Hogwarts era un posto perfetto per imparare qualcosa è come dire che la pasta al forno è più buona delle acciughe.

Le prime lezioni sembravano fatte a posta per i principianti, le lezioni di volo si dovevano ancora avviare e pensavo che finalmente avrei potuto fare un po' di giri sulla scopa senza problemi.

MA prima del Quidditch o in generale salire su una scopa c'era pozioni, lezione che mi intrigava al quanto dato il professore, pensavo che tutto potesse andare nel migliore dei modi, finché non inizio la prima lezione con serpeverde...

Il professor Piton entrò in modo quasi magistrale, affermando di poter fermare la morte e imbottigliare la fama...

ma poi puntò quello che da quanto avevo capito data l'attenzione della maggior parte degli studenti era Harry Potter.

Iniziò a tartassarlo di domande, su specifiche piante e su fiori come gigli e quant'altro...

Mi sembrava più una cosa personale e mi veniva voglia di rispondere a tono, ma essere al centro dell'attenzione non fa propriamente per me... quindi ho lasciato perdere solo pper evitare di far incazzare ancora di più Piton.

Mentre facevamo pozioni di base non credo di essere stata in grado di fare di meglio a casa, insomma alla fin fine si trattava di mescolare e aggiungere, mescolare e aggiungere...

Dopo lezione ci siamo ritrovati tutti insieme in sala grande, vedendo Levi e Hanji esasperati per qualcosa mi avvicinai di soppiatto e chiesi loro cosa stesse succedendo e ridendo Levi mi fece vedere una boccetta trasparente ma come del fumo comparve all'interno.

< mi spieghi cosa può essere dai Levi...> iniziò Hanji esasperata sul comprendere cosa potesse fare un affare del genere...

< guarda se vuoi anche il signor Paciock ha la stessa cosa chiedilo a lui...> disse Levi ghignado sotto i baffi come suo solito

< Buongiorno Amelia> mi disse poi ridendo 

< Buongiorno signorino Nott> risposi, sapeva benissimo che non sopportavo quando mi chiamavano per nome intero

< Emy per favore mi dici cosa è questa robaaaaa> disse poi hanji indirizzandomela

la presi in mano e parlando come il nostro insegnante di difesa contro le arti oscure < d-d-dovr-dovrebbe ess-ess-essere una ri-ric-ricordella> dissi per poi scoppiare a ridere

< una ricordella? e a che serve?> chiese lei non badando al modo in cuile avevo detto cosa fosse la boccetta che avevamo in mano

< serve per evitare di scordare qualcosa, credo che a Neville l'abbi mandata la nonna per evitare di fargli dimenticare ancora qualcosa.> dissi per poi prendere il mio materiale e portandomi avanti con il programma di qualsiasi materia

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Arrivato il pino pomeriggio finalmente la lezione di quidditch inizia...

Madame Hooch ci mette davanti alle scope chiedendoci di farle salire fino alla mano, Potter riesce subito e così anche Malfoy...

Io ad essere sincera non ci rovo nemmeno, e non mi ci impegno minimamente, la scopa che usavo all'orfanotrofio era stata bruciata da miss Elvidore e avevo giurato che non avrei cavalcato alcuna scopa non fosse mia... eppure quella maledetta scopa al mio primo SU! era già alla mano pronta per essere montata...

In breve tempo quasi tutti riuscirono a montare sulla scopa, Hermione con un po' di fatica, Weasley con molti manici di scopa presi sulla faccia...

Paciock improvvisamente iniziò a salire e perdendo il controllo della scopa caddde, facendosi male...

Ed indovinate un po' chi si fece avanti a "recuperare" la sua ricordella... Malfoy

< restituiscila > disse Potter, con un atteggiamento quasi familiare, come se conoscessi già quella parte del ragazzo

e che dirvi me ne andai ancora prima che quei due prendessero il volo...

Iniziai a girare per tutto il castello, alla ricerca della presenza di Levi e Hanji da qualche parte, ma ecco che sentii come uno scatto di una chiave ed ecco una porta quasi completamente aperta...

mi avvicinai alla suddetta porta ed entrai...  uno specchio mi si presentò davanti come un sipario pronto a mostrare la migliore opera...

"ciò che più desideri" diceva la scritta in latino contornata di oro 

Mi posizionai davanti e di colpo delle persone alle mie spalle mi posavano la mano sulla spalla... mi girai quasi terrorizzata da quella presenza...

Mi voltai nuovamente verso lo specchio, sapevo cosa fosse... lo specchio delle Emarb, lo specchio che ti mostra veramente cosa vuoi...

voltandomi notai una donna con una chioma bionda come la mia, anzi forse fin troppo simile a me,...

<mamma...> dissi e quella donna fece un cenno con il capo sorridendo, alla mia destra c'era Remus che sorrideva a una donna dai capelli Rosa, dietro di lui un uomo con dei baffi e una barba un poco curata...

< ma i miei amici perché non ci sono?> chiesi più a me stessa

 ma guardando nel profondo del cuore ovviamente lo sapevo perchè... io loro li avevo con me... sapevo che se fosse successo qualcosa a loro sarei potuta diventare il peggior incubo di chiunque...

il mio cuore voleva vedere a chi molti dicevano che somigliavo... volevo sapere se veramente esistesse tutta quella somiglianza, ed effettivamente era così, eccetto che per gli occhi,  i miei erano due pozze color cielo e quando ero arrabbiata o triste diventavano scure come le profondità di un oceano...

Mi fermai in quella stanza a disegnare, quella donna così curata, così a modo, sembrava una purosangue doc, eppure non era cattiva anzi sembrava gentile e dolce...

Dopo acerla raffigurata mi sentii osservata e mi voltai verso il mio interlocutore

<ciao piccola fenice...> era lo Zio Albus, probabilmente era venuto a conoscenza di qualcosa o forse il motivo per cui io mi trovavo li altro non era che una sua visione

< ciao zio> dissi io posando la matita a terra

< hai trovato lo specchio delle emarb...> disse quasi sconsolato...

< si mostra i nostri più oscuri segreti... eppure non mi aspettavo fosse quello...> dissi poi porgendo uno sguardo a mia madre che mi sorrise 

< e se posso cosa vedi di così strano?> chiese lui con un pizzico di curiosità in quegli occhi così vecchi

< la mamma> dissi io poi guardandolo quasi perdere l'equilibrio

< ne sei sicura?> chiese poi lui sorridendo

< beh si guarda> dissi poi girando il foglio nella sua direzione... motivo per cui quasi non sobbalzò guardando quel foglio e avvicinandosi quasi senza parole...

< sei bravissima come lei... alla tua età anche lei disegnava molto sai> disse per poi passare una mano sul foglio quasi ad accarezzare la guancia di mia madre immobile in quel pezzo di foglio con del carboncino sopra

< oh si è fatto tardi zio io vado...> dissi per poi quasi uscire

<il tuo disegno...> disse Albus porgendomi il foglio

< credo che la mamma volesse che l'avessi tu... ci vediamo zio> dissi per poi uscire dalla stanza dello specchio 


Zalve I'm alive, lo so che sono scomparsa ma giuro che o un blocco dello scrittore e inoltre adesso con l'università e con il fatto che i corsi sono un pelino difficili non so cosa scrivere, quando e soprattutto entro quando...

spero vogliate perdonarmi ma il fatto è che mi vengono idee da scrivere solo dopo il terzo libro... mi da fastidio questa cosa e quindi mischieroò fino alla pietra nel prossimo capitolo... e poi anche con la camera dei segreti...

spero che il capitolo vi piaccia

AMY

La fenice dei black - la figlia di Sirius BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora