Epilogo

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Scusate ma essendo che sono bloccata da un po' ho deciso di fermare la storia a questo capitolo e fare il seguito. fatemi sapere con un commentino se volete che continui o meno!

Pov's Sirius

Mi svegliai totalmente scombussolato, dovevo parlarle.

La notte l'avevo passata praticamente in bianco, pensando a quale fosse la giusta opzione per le, mi domandavo cosa avrebbe fatto Ariana ma sapevo che non avrei mai trovato una risposta.

Non avrebbe visto crescere Amelia, non avrebbe potuto metterla in castigo e  io stesso non avevo avuto la possibilità di crescerla fin da piccola, Remus aveva preso il mio posto nel preciso istante in cui le si era presentata alla porta

Mi alzai dal letto guardando l'unico arredo che avevo portato dalla casa di Remus, era una foto di quando Amelia era appena nata, tra le braccia di Ariana, lo sguardo di sua madre si spostava da Amelia alla camera con un sorriso esausto.

Mi vestii com'era mio solito fare e scesi in cucina.

Misi a fare il caffè e iniziai a scaldarle anche il latte, nonostante tutto alla mattina si comportava come una bambina, latte e cioccolata, non si poteva dire di no altrimenti metteva il broncio.

Sentii scendere per le scale qualcuno e per l'andazzo dei passi dedussi fosse Remus.

<Giorno> dissi quindi non appena il mio amico mise piede in cucina

<già sveglio?> disse con fare assonnato

<non ho proprio dormito per capire cosa dirle> risposi quindi mettendo davanti agli occhi di Remus la tazza di caffè

<devi essere sincero con lei tutto qui, lei non sopporta quando le cose le scopre in seguito, è proprio questo il problema Sirius, lei doveva saperlo subito> mi rispose poi prendendo un sorso e facendo la faccia schifata

<cosa?> chiesi

<Morgana l'hai bruciato totalmente> disse lui alzandosi e versandolo nel lavandino

Ero in sovrappensiero quindi non mi ero accorto di quanto il caffè fosse rimasto sul fuoco.

<è  perché ti ostini a farlo come lo faceva lei> disse remus munito di bacchetta

Mentre con la bacchetta riponeva tutte le cose, un gufo arrivò alla finestra e lessi il nome di Amelia sopra.

Le domande erano tante ma non volevo litigare anche per questa lettera quindi la misi sul tavolo attendendo che scendesse le scale.

Sentimmo trambusto e Remus si sporse per vedere

<Cosa?> chiesi d'istinto alzandomi e mi ritrovai Amelia in uniforme sulla soglia

La guardai stupefatto i capelli perfettamente in ordine e sulle spalle la giacca di remus

Aveva a malapena 16 anni eppure sembrava già una donna fatta.

<Buongiorno> disse lei alzando solo un sopracciglio per indagare la stanza silenziosa.

<Gli altri?> chiese quindi andando a sedere al tavolo

< sono già usciti> dissi sedendomi sulla sedia da capotavola

Per tutta la notte ho pensato a cosa dirle, come approcciarmi a lei e ora le parole mi morivano in gola senza alcuna voce.

<Cosa hai deciso?> chiese quindi lei senza guardarmi, tenendo lo sguardo nella tazza come a chiedere più all'oggetto che a me

< che ne vorrei parlare con te> dissi solo, sapevo che quello che le aveva dato più fastidio non erano le opzioni in se ma il fatto che io stessi decidendo della sua vita senza dirle niente

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 25 ⏰

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La fenice dei black - la figlia di Sirius BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora