Immagina Percy Weasley 🟢

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È quel periodo dell'anno in cui avvengono le elezioni per il capo scuola e i diversi prefetti.
Molti studenti sostavano nei corridoi, passandosi uno all'altro le pubblicità elettorali, che rappresentavano i diversi candidati.
<<t/n, guarda qua! da quando Silente ha messo le votazioni tutti gli studenti sono migliorati in quasi tutte le materie!>> esclamò Lavanda, sorridendo.
Io osservavo i maghi e le streghe nel corridoio, mentre continuavano a passarsi delle pergamene, annuendo e sorridendo oppure ridendo.
Non volevo sostare in tutto quel caos, molto probabilmente perché voglio dire, non mi interessa per niente.
La maggioranza dei candidati si divertiva a promettere cose che mai venivano realizzate, così decisi di non andare nemmeno a votare.
Una pergamena mi si posò davanti, e io guardai confusa Lavanda.
Mi faceva segno di aprirla, sbiancai.
Una figura snella, orecchie a sventola, capelli rossi e di media lunghezza.
Palesemente Percy Weasley.
Era da almeno tre anni che aveva la carica di prefetto dei Grifondoro, e l'avrebbe ancora avuta.
È il classico studente modello, che studia come un siluro e fa sempre qualsiasi compito gli venga assegnato. L'anno scorso mi aveva fatta sprofondare dalla vergogna, per avermi fatto notare davanti a mezza scuola che avevo un succhiotto sul collo che LUI stesso aveva fatto.
Mi ronzava la testa, stavo per esplodere dalla gelosia nei suoi confronti.
Fu allora che mi venne in mente un'idea del tutto insensata, solo per vendicarmi.
Candidarmi per Capo Scuola.
Un lavoro piuttosto difficile, ma sentivo dentro di me che potevo farcela. In tutti questi anni lui ha cercato di farsi amico qualunque studente della scuola, solo per aspettare le elezioni per diventare Capo scuola.
Sul mio volto comparve un sorriso malefico, e chiusi di scatto la pergamena, buttandola fra le braccia di Lavanda.
<<ehi, dove stai andando?>> domandò lei, notando che ero partita in quinta non so nemmeno io dove.
Sorridevo malefica mentre mi dirigevo verso lo studio di fotografia di uno studente del primo anno.

<<fammi capire, tu saresti?>>
<<t/n, piacere di conoscerti>>
Il ragazzino aveva iniziato a farmi domande su domande.
<<mi aiuteresti a fare la pubblicità elettorale?>> gli domandai, poi beccandomi uno sguardo indeciso.
<<ti verrà da pagare un po'.... però si, ti aiuterò>>
Lavanda mi fece un trucco non troppo pesante, mi misi sulla sedia e sorrisi incrociando le gambe.
Subito dopo un flash mi accecò, lasciandomi il bagliore impresso sulla retina.
Dopo vari minuti tornai a vedere come prima, notando che Colin stava lavorando sodo. Aveva fatto un prototipo veramente bello.
Rimasi a scegliere i colori ecc... fino a tardi, appena finito accompagno Colin nel suo dormitorio.
Mi buttai sul mio letto, pensando alla cavolata che potrei aver fatto.

La sveglia suonò, e mi preparai per la sorpresa.
Scesi in sala grande, trovando le colazioni pronte, e tutti gli sguardi su di me.
Cosa devo fare?
Scorsi Percy con gli occhi spalancati, e non feci a meno di sorridere.
Salutai tutti sorridendo, come se l'intera scuola mi fosse amica da anni.
Gli studenti bisbigliavano, sorridevano oppure facevano una faccia di disgusto. non mi importava, volevo solo vedere la reazione di Percy.
Gli passai davanti, per poi sedermi accanto a lui.
Sentivo il suo respiro affannato, e mi resi conto che stava soffrendo male.
<<Percy, come stai?>> gli domandai con voce solida.
Vidi il suo pomo di Adamo salire e scendere un paio di volte.
<<chiudi quella bocca caro, ti entrano le mosche>> sussurrai.
La sua reazione era una delle più belle mai viste prima d'ora. Sono vendicativa? nah, non penso.
Afferrai un cornetto, e uscì dalla sala, salutando qualche sconosciuto.
Mi sentivo superiore, talmente tanto che tra poco avrei spiccato il volo.
Giuro, non porto rancore.
Insomma, continuò così per un paio di giorni. Gli studenti erano felici della mia candidatura, Percy forse un po' meno.

Poi arrivò il giorno delle votazioni.

Il cuore mi batteva come non aveva mai fatto prima, e sentì che prima o poi sarei svenuta.
Camminavo avanti e indietro, la sera era già arrivata.
Scesi in Sala Comune per un paio di volte, alla terza mi ritrovai Percy.
<<T/n, siediti che stai consumando il pavimento>> scherzó lui, sul suo viso si formò un sorriso che mi fece calmare di un pochino. Le sue iridi erano nere, talmente nere che riuscivo a specchiare la mia figura.
Saranno passati troppi secondi da quando i miei occhi annegavano nei suoi occhi, lui sé né accorse. Ero in piedi così, con le mani lungo i fianchi, il cuore che non batteva regolarmente. Sentì raddrizzarmi i peli sul braccio.
Se ci fossimo ancora avvicinati probabilmente ci saremmo legati come due pezzi di puzzle.
Uno davanti all'altro, nessuno dei due che si decideva sul da farsi.
Fu ad allora, dopo il pensiero avuto, che fu lui ad avvicinarsi al mio corpo immobile.
Ero come bloccata, mentre sentivo il suo respiro caldo sul mio viso, la sua anidride carbonica che soffiava sulle mie ciglia. Chiusi gli occhi, sentendo poco dopo le sue labbra sulle mie.
Ebbi un ricordo vago, ma lo scacciai subito.
Un collo di tosse.
Ci stacchiamo di scatto, trovandoci davanti il Preside della scuola, Silente.
<<a quanto pare abbiamo un pareggio, due capi scuola quest'anno. buona collaborazione>> ci informò, e giurai di aver visto un ghigno sotto sotto.
Rivolsi uno sguardo assassino a Percy, che scoppiò subito a ridere.

Angolo autricee:
Buonasera, ed ecco il solito capitolino ad orari improponibili:)
Insomma, ormai è normale.
Come va? io piuttosto bene, tranne che si stanno tutti agitando con verifiche a scuola I mean whut calma.
Quindi sono tutt'altro che libera.
Stay Positive Guys!
-Cannuzz

Immagina Harry Potter: tutta la saga [slow update]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora