Capitolo 13

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Varcata la soglia di quel posto mi ritrovai come catapultato in un altro mondo: l'aria che si respirava era pesante, afosa e mista a fumo e alcol. Non si capiva nulla, c'erano solo voci, figure e luci accecanti che rimbalzavano verso il centro del locale.

Lí c'era il ring.
Lo stesso ring sul quale avrei combattuto poco dopo. Quello su cui mi sarei aperto le nocche, spaccato un sopracciglio e riempito di lividi.

Ricordo che vidi gente di ogni tipo, la maggior parte uomini. Ma non posso negare la presenza di alcune donne, solitamente accompagnatrici di questi "grandi signori", che si ritrovavano sempre con soldi in mano, alcol o fumo.

Per un attimo mi domandai che cosa ci facessi lì, se volessi tornarmene a casa per condurre la mia solita e normale vita. Ma poi mi ricordai che la vita di una volta non la stavo più vivendo, o almeno non da quando conobbi Jeremy Price.

~

La musica assordante e la folla che acclama, balla e festeggia mi lascia completamente spiazzato.
Ma dove diavolo sono finito?!

"Quanta cazzo di gente c'è, diamine?!" Ry, che dovrebbe essere più abituato di me, sembra quasi il più sorpreso davanti a tutto questo caos.

Controllo i miei compagni con la coda dell'occhio e noto Nate che mi sta già guardando.

"Sei nervoso?" Mi domanda.
"Pff, quel nervoso che basta per tirare qualche pugno dritto dritto sul naso." Tento di sembrare fiero e sicuro, ma ammetto che dentro di me l'agitazione si fa sentire.
"Jace!" Jeremy mi si affianca gridando al mio orecchio per farsi sentire meglio. "Adesso ti spiego come funziona qua dentro, mi raccomando ascoltami bene." Dice e mi domando se sia coglione o meno.

Non poteva parlarmi mentre eravamo ancora fuori? Non si rende conto che ci troviamo nel bel mezzo di una folla che non fa altro che urlare, spingersi a vicenda e bere come avesse bicchieri d'acqua in mano? No... chiaramente le cose più importanti me le doveva dire con tutto questo bel trambusto. Jeremy, tu sì che sei sempre molto intelligente e perspicace, complimenti.

"Tu devi preoccuparti solo di battere tutti." Urla, tenendo il volto vicino al mio orecchio e la sua mano destra appoggiata alla mia spalla. "Il ring è quello in mezzo." Indica il centro del locale, puntando direttamente il dito contro. "Lí dentro puoi fare il cazzo che vuoi, intesi?"
"Seh." Rispondo scocciato, non ho neanche idea se mi abbia sentito o meno.
"Ogni volta che tocca a te ti chiamano, poi Nate si metterà qua con te oltre queste ringhiere in ferro, così qui ti puoi scaldare." In effetti noi ci troviamo nella zona meno affollata: siamo in una specie di sala che ci divide dal resto del locale. Da qua siamo presenti solo noi che, credo, dovremmo gareggiare. È molto facile raggiungere il ring, dal momento che possiamo percorrere una piccola via sbarrata da ringhiere in acciaio. Penso servano a dividerci dal pubblico. "Se avete bisogno di me io sarò in giro ma mi raccomando... tentate di non aver bisogno di un cazzo perché qua è un casino e-"
"Sì Remy, abbiamo capito. Fai quello che devi fare, Jace lo tengo io." Nate interviene improvvisamente afferrandomi per il colletto della maglia.
"Nate, dove cazzo vai?!" Jeremy urla talmente forte che quasi lo sentono a metri di distanza, e c'è da ricordarsi che il posto è affollatissimo e il caos proviene da tutte le persone che stanno circondando il ring. "Se ancora non ho detto la cosa importante?!"
"Lo so già, se succede qualcosa ci troviamo fuori al cassettone dell'immondizia! Scommetto che era questo che volevi dire, vero?!" Nate tira su gli occhi. Si vede molto bene che è scazzato e anzi, ho l'impressione che entro la fine della serata sia lui che Jeremy litigheranno. Me lo sento.
"Ok, se lo sapete muovete i culi. Perché tra poco iniziate sicuro." Dice con la sua solita arroganza che mi fa salire la voglia di spaccarla a lui, la faccia. "Andiamo." Ordina infine a Ry e Simon.

Il mio Peggior Nemico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora