Prologo parte 1

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Iniziamo con una piccola presentazione con premessa, io sono LFAFLito, ho un account instagram dove faccio disegni e animazioni sulle storie che invento, crossover o fan made su fandom fari e progetti originali, questo è uno di quelli, la storia di Justice Force doveva essere un fumetto, ma per ora quell'idea non è andata a buon fine, quindi ora ho deciso di cambiare approccio. Racconterò la storia del fumetto, o almeno il prologo per ora, qui su Wattpad. Il risultato di quanto ho scritto fin ora, voglio sperare che in questo modo la gente possa apprezzare questa idea per una storia di super eroi, ma il punto è che non so quanto potro essere attivo su Wattpad, forse scriverò il seguito avere un seguito o forse no, quindi non aspettatevi grandi cose, voglio scrivere le mie storie, sperando che piacciono alla gente e a voi. Avviso, questa storia tratterà argomenti scomodi per i minori, quali bullismo, violenza, linguaggio volgare e tratterà altrettanto nei prossimi capitoli. Quindi se avete problemi con queste cose sono cavoli vostri, io non vi costringo a leggere oltre. Un'ultima cosa, sono un disegnatore, non uno sceneggiatore, ma voglio raccontare storie e so accettare le critiche, questo esperimento è un esercizio per me, quindi commentate e sentitevi liberi di dirmi cosa dovrei migliorare nello stile di scrittura o nella storia in generale, detto questo, vi lascio alla mia storia.

"Sono passati diversi anni da quando sono arrivate le prime persone dotate di super poteri, da lì alcune persone hanno iniziato a fare del bene, nacquero così i primi eroi, persone pronte ad unirsi per aiutare il prossimo, ma il mondo non è rimasto un posto sicuro. Da ogni cosa, se ne nasce una buona, ne nasce una brutta, persone cattive pronte a far cadere il mondo nel caos. Ma il male non trionferà mai finché ci sarà la Justice Force e a capo di loro a proteggere New York ci sarò io. Io sono Death Rose e questo è il giorno in cui la mia vita sarebbe cambiata per sempre, ancora una volta.
Ho cominciato a seguire molte persone coi super poteri, ma la mia attenzione si è fermata su una ragazzina seduta al Central Park, mi sembrava immersa nei suoi pensieri e che stava parlando da sola, ma mi sbagliavo."

<<Eccoci qua, circondata da milioni di persone nella città più grande del mondo, un posto così grande con così tante persone, è straordinario come tutta questa immensità ti faccia sembrare minuscola, non è incredibile questa sensazione Ravia?>>
<<No, non è incredibile; anzi, è una sensazione a dirl poco terribile!>>

Ravia Goethe è una ragazzina di 16 anni, pelle abbronzata, capelli neri con la frangia, occhi castani, una faccia coperta da un cappuccio nero e una bandana rossa, il ritratto di ragazzina che non vuole farsi notare. Scappata di casa, non si sa da dove venga, né da quanto abbia viaggiato, ma ha viaggiato per un lungo tragitto da molto lontano, fino a che il suo cammino non l'ha portata a riposarsi nel bel mezzo di Central Park a New, stanca e completamente avvolta dai suoi pensieri. Le foglie secche e arancioni degli alberi le volarono accanto accompagnate dalla dolce e fresca brezza autunnale che era appena arrivata in città, ma lei non ci faceva tanto caso; anzi, Ravia non faceva mai caso a niente di ciò che la circondava per il semplice fatto che... non le interessava

<<Sai cos'è terribile? La giù ci sono dei ragazzi e ragazze con una vita sociale, sono tuoi coetanei, potenziali nuovi amici pronti ad accettarti tra di loro, mentre te sei sola e in disparte da un anno ormai!>>
<<Perchè dovrei fare ami... conversazione con degli sconosciuti di cui non mi importa niente? Per poter diventare parte di un gruppo sociale di persone che potrebbero mentirmi, tradirmi o pugnalarmi alle spalle? Ah, No grazie!>>

Ravia non era la classica normale ragazza, per una lunga serie di ragioni complicate, ma una di queste era la voce nella sua testa. Avete presente la piccola vocina amica nella testa che vi consiglia cosa fare e cosa no, la vostra... coscienza? Spero si possa definire così, bhe... Ravia aveva qualcosa di diverso; lei, la voce nella sua testa, non era la sua coscienza, ma qualcosa di molto più... senziente e profondo, tenute insieme da un legame profondo, ma non così tanto, e a differenza della coscienza, qualunque cosa le consigliava di fare, Ravia faceva l'esatto opposto il più delle volte. Non si sa da quanto tempo siano legate, né quando questa storia è cominciata, ma una cosa è certa, loro due non avevano un buon rapporto.

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