CAP. 6 APPARENZE , ILLUSIONI, DESIDERI

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Owen tirò fuori la strana pietra dal macchinario.

"Non sono ancora riuscito ad esaminarla a fondo però posso dire con certezza che è una pietra unica nel suo genere. Potrebbe avere un grande valore. Allora cosa hai deciso di farci?" disse rivolgendosi a Noel che se ne stava lungo sulla sua amaca ad osservare l'eterno crepuscolo della Strerrozza mentre fumava una sigaretta.

"Per adesso niente. Non ho potuto salvare nemmeno il cadavere da quell'inferno. Potremmo tenerci questa pietra come risarcimento" rispose con tono indifferente

"Ma come diavolo hai fatto ad uscire da quel postaccio? Nemmeno gli abitanti del villaggio osano addentrasi in quella foresta. Sei un miracolato"

"Forse lo sono... comunque è stato più semplice del previsto. Fuori dalla casa in fiamme ho notato delle impronte di ruote sul terriccio. Ho seguito inizialmente quelle e poi ho proceduto seguendo l'erba schiacciata dal peso del veicolo fin fuori dal bosco e mi sono ritrovato alle porte del villaggio"

"Delle ruote?" chiese Owen accigliato

"Si, prendimi per pazzo ma io credo che si tratti della sedia a rotelle" rispose Noel sbuffando il fumo della sigaretta

"Ahahahahahah, questa è buona"

"Sono serio, pensaci bene hai visto qualche mezzo con le ruote? Si c'è qualche carrozza ma non sarebbe mai potuta addentrarsi nel fitto del bosco e poi mentre rincorrevamo Strife anche lo storpio con il bambino erano spariti" Noel alzò lo sguardo verso l'ampio tendone violetto come se la risposta che cercava fosse lì

"Potrebbe essere un'ipotesi anche se una carrozzina spinta da un bambino nel mezzo di una foresta dove nemmeno tu riuscivi ad orientarti mi sembra comunque difficile. Ma nel caso avessi ragione quel bambino potrebbe essere in pericolo. Dovremmo chiedere in giro informazioni su Strife e vedere se ha chiesto di loro"

"Ormai è notte fuori, ci conviene andare domani mattina" affermò Noel

"Potremmo andare alla locanda, lì sicuramente troveremmo qualcuno anche a quest'ora, però ci sarebbe il problema dell'oste... quell'uomo mi odia senza un motivo" disse Owen

"Io un motivo ce lo avrei in mente" gli rispose il compagno dopo un altro tiro di sigaretta

"E sarebbe?"

"Gli hai solo sfondato un tavolino, sporcato tutta la sala e infastidito i clienti" il suo tono continuava ad essere distaccato ma il suo voltò accennò un sorriso

"Ma non è stato colpa mia se mi sono preso un calcio del genere...ah lasciamo perdere andiamo domani mattina" concluse Owen rassegnato, poi si diresse fuori dal tendone per annaffiare il terreno intorno ai suoi cactus che nel giro di una giornata si era seccato.

"Li curi troppo, i cactus sono piante aride, gli basta poco per sopravvivere non hanno bisogno dell'aiuto di nessuno" disse Noel non distogliendo lo sguardo dall'orizzonte

"Hai ragione, è colpa dell'abitudine sono troppo abituato con te" rispose guardandolo con uno sguardo provocatorio e ironico. In cambio ricette solo un'occhiataccia.

"O forse non sei così arido come vuoi far credere visto che ti preoccupi per un bambino sapendo che probabilmente non ne ricaverai alcun vantaggio economico" riprese a lanciare frecciatine

"Pff, se credi che lo faccia per il moccioso ti sbagli. Eppure dovresti conoscermi, sai che non sopporto i bambini. Lo faccio perché sono interessato all'uomo sulla sedia a rotelle. Se la Fratellanza ha mandato uno come Strife a cercarlo deve esserci un motivo"

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