CAP. 8 APPARENZE,ILLUSIONI,DESIDERI

17 9 1
                                    

"Prima o poi finirete all'altro mondo e se pensate che io vi paghi il funerale vi sbagliate di grosso" disse Vane arrabbiato dopo aver medicato la ferita di Noel

"Scusaci" rispose subito Owen dispiaciuto di aver farlo fatto preoccupare.

Vane si girò verso Noel aspettandosi delle scuse anche da lui

"Scusaci" ripeté quest'ultimo per evitare le urla del vecchio cocchiere.

"Comunque ho delle novità, mentre Vane ti stava medicando la ferita ho potuto finire di analizzare la pietra che mi hai dato. In quella pietra è rinchiusa un'energia smisurata dovuta alla magia degli Antichi che pervade il bosco e la fonte da cui essa deriva. Quella stessa energia ha sconvolto tutti i bioritmi di Matts. Il suo corpo ha iniziato a produrre una sostanza simile alla melatonina che ha frenato il processo di invecchiamento. Questa è l'ipotesi più verosimile a cui sono pervenuto"

"La magia di un ipotetico popolo antico è l'ipotesi più verosimile? Pff, siamo messi bene" rispose Noel con sarcasmo ma comunque fiducioso che l'ipotesi di Owen fosse la più corretta possibile

"La magia esiste, è sempre esistita, ma è legata alla natura, per questo nei secoli voi zoticoni delle Metropoli avete smesso di crederci facendola diventare solo una leggenda o peggio ancora una favola" si intromise Vane nella discussione

"Ciò che hai visto nel bosco dovrebbe chiarirti ogni dubbio" concluse Owen

"Si, avete ragione"

"Bene, detto questo credo di aver trovato un modo per uccidere Matts" riaccese il discorso Owen vedendo il silenzio che aleggiava dentro al tendone

"COSA?" gridarono all'unisono stupiti l'invalido, che era stato portato nella strerozza per accertarsi delle sue condizioni, e David che era ancora alle dipendenze di Vane.

"E' davvero possibile uccidere quel mostro?" aggiunse speranzoso l'uomo in carrozzina

"La mia è solo una supposizione ma credo che un proiettile prodotto con questa pietra possa uccidere Matts. Questo spiegherebbe anche perché la volesse così tanto"

La notizia riaccese gli animi e le speranze di tutti, sembrava solo un'utopia liberarsi di quell'essere, ma ora che c'era una speranza erano pronti a qualsiasi cosa pur di riuscire nell'impresa.

"Avrò bisogno di qualche giorno per lavorare la pietra"

"Bene, sfrutteremo al massimo questi giorni, io, il ragazzo e lo stor..." Noel che era partito con foga si interruppe subito per evitare figuracce "Scusami come hai detto che ti chiami?"

"Freik" rispose quello sorridendo per la delicatezza di quello che in apparenza era un rude cacciatore di taglie

"Freik, bene, quindi stavo dicendo Io, David e Freik in questi giorni andremo in giro per il villaggio annunciando che abbiamo messo in fuga Matts e che ora sono liberi. Quando il moccioso vedrà che Nejora non gli paga più i tributi verrà a prenderseli e noi saremo pronti per accoglierlo"

"Aspetta e io che faccio?" chiese Vane arrabbiato per essere stato ignoranto ai fini del piano

"Tu eviti di fare danni" pensò Noel ma disse "Tu starai qui a proteggere Owen e la strerozza nel caso ci fosse un altro assalto"

L'idea fu subito ben accolta da tutti e non si perse nemmeno un minuto per mettere in atto il piano. Nei quattro giorni successivi i tre andarono per le vie del villaggio ad annunciare a tutti la notizia. I più speranzosi, principalmente i giovani, gli stolti e gli ubriaconi, la accolsero con giubilo, finalmente si era avverato ciò che

per anni avevano accarezzato prima di andare a dormire, il desiderio con cui si addormentavo e la speranza con cui si alzavano al mattino, la libertà. La schiera dei dubbiosi che rappresentava la maggioranza del villaggio, capeggiata dai padri di famiglia e dagli esercenti, ma comprendente tutti quelli che avevano un po' di sale in zucca, dubitavano che un simile flagello, proveniente da chissà quale oscura epoca passata, fosse stata scacciato da due semplici cacciatori di taglie. Ma le parole del ragazzo, che tutti sapevano far parte della banda del bimbo prodigio, e soprattutto la testimonianza dello storpio Freik, che tutti avevano creduto essere lui il vero criminale a capo di ogni cosa, avevano sciolto qualsiasi dubbio, sollevando i cuori di un interno villaggio da un peso che non avrebbe mai pensato che sarebbe stato tolto. Rientrati dall'ennesima giornata in giro per il villaggio trovarono un Owen particolarmente preoccupato con una lettera in mano.

"E' per te Noel"

Questo vedendo l'amico preoccupato prese subito la lettera e lesse ad alta voce:

<<Te l'ho letto negli occhi, noi due siamo molto simili Noel Nihil, voglio parlarti. Troviamoci domani al crepuscolo nella pianura fuori dal villaggio, difronte al bosco, e potremo chiudere definitivamente questa storia. Solo tu ed io.

Matts>>

"Chi te l'ha data?" chiese Noel

"Hanno bussato alla porta e quando ho aperto ho trovato solo la busta che conteneva questa lettera"

Nessuno degli presenti nella carrozza osava emettere un fiato, il piano stava giungendo all'atto finale, ma ora che la fine si avvicinava cominciavano ad avere paura per le loro vite.

"Il proiettile è pronto?"

"Per domani mattina lo sarà, ma non ho idea di ciò che accadrà nell'istate dello sparo. Potrebbe anche esplodere"

"Il tutto sarà ancora più emozionante allora" nella voce di Noel non c'era esitazione, nei suoi occhi non vi era la minima paura. Detto ciò si avviò verso la sua amaca per godersi la quiete prima della tempesta e si accese un sigaretta.

"Hey, vedi di non morire" disse Owen al compagno di mille sventure

"Mi seccherebbe essere ucciso da un moccioso, non morirò".

I girovaghi di DanasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora