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Passarono altri lunghi sei giorni, le cose erano diverse.

"Piacere, Chris. Sono un tuo grande fan Harry e mi piacerebbe davvero che tu mi insegnassi come migliorarmi con le tecniche, ballo già da qualche anno." Era arrivata in fretta la lezione dopo e con questa anche il nuovo ragazzo. Si era presentato una mezz'ora prima della lezione dicendo che lui avrebbe dovuto fare un po' di stretching prima di incominciare a ballare e che casa sua era occupata.

Quel ragazzo già non mi piaceva, capelli lisci e biondi, viso allungato, occhi azzurri e labbra carnose. Naso piccolino e aveva anche le fossette, il suo corpo era muscoloso e un po' mi urtava il suo modo di fare. Louis, tra l'altro, l'aveva guardato per i primi dieci minuti di lezioni quasi ininterrottamente.e questo mi aveva fatto incazzare ancora di più. All'inizio dei balli Louis sembrava posizionarsi sempre piuttosto vicino a lui, mi urtava, sembrava provare interesse verso di lui senza neanche sapere il suo orientamento sessuale!

Se voleva giocare a questo gioco, io potevo giocare allo stesso. Era chiaro che ci desideravamo ed era altrettanto chiaro che lo faceva per ingelosirmi. Era così? Li lasciai ballare qualche altro minuto e poi fermai la musica e poi li mandai in pausa. Fanculo al parlare e al risolvere, la mia voglia di averlo in quel momento era cresciuta a dismisura.

Louis
"Se lo guardi un altro po' si consuma" mi risveglio dallo stato di trance Noah
"È sexy." parlai
"Oh ma davvero? Mica ce ne eravamo accorti! Lo stai guardando da quando sei arrivato!"
"Sei molto spiritoso Jeremy!" risi.
"Sentite, è da un sacco di tempo che non mi faccio una bella scopata, mi servirebbe proprio!" mi giustificai.

"E allora, culone, pensa a chiarire con Harry che vorrebbe spaccare la faccia a quel biondo per la gelosia piuttosto che fantasticare su cazzi palesemente etero che non potrai mai avere" Disse Ryan.
Risi alle sue parole come anche gli altri due vicino a noi, poi Harry iniziò a spiegare cosa avremmo fatto, la pausa era finita.

Ci lasciò una musica lenta e ci fece provare alcuni balli che ci riuscivano peggio. Si avvicinò a Chris e gli mise le mani sui fianchi, li mosse lentamente e gli fece capire il movimento giusto. Ero geloso, non poteva toccare in quel modo altri. Cristo, tutto quello che volevo era che toccasse me in quel modo, non potevo negarlo, io dipendevo da lui. 
Bastava che mi chiedesse qualcosa in modo autoritario ed io sicuramente non ci avrei pensato neanche una seconda volta.

Ad un certo punto si abbassò e gli sistemò le gambe facendogli vedere in quale posizione dovessero rimanere, le sue mani venose si spostavano avanti ed indietro su quelle gambe e, cazzo, non poteva!

Dopo di lui, toccò a me. Sembrava come se non gli facessi più effetto. Non lo volevo quello ma lo avevo richiesto io, mi ero scavato la fossa da solo. Credevo che quello avrebbe comportato comunque sguardi durante le lezioni o qualche provocazione "Ok, va bene Louis, aprì solo poco di più le punte dei piedi." No cazzo, no no no. "Harry" lo chiamai. "Dimmi Louis" mi risposi, alcun segno di cambiamento sulla sua faccia, ero un normale suo alunno. "Vieni con me in bagno, parliamo ti prego" lo supplicai.
"Senti Louis sto lavorando, non ho tempo per le tue stronzate e tantomeno ti correrò dietro." aveva fatto più male del previsto, non credevo di tenerci tanto a lui.

"poi ti lascerò in pace" parole fatte di promesse che non manterrò.
"ok."

"perfetto ragazzi tutti in pausa il tempo di sistemare una cosa in segreteria ed arrivo"  "ok Louis vai in bagno."

Harry
Non sapevo cosa aspettarmi. Ero ossessionato e incazzato con lui allo stesso tempo ma sapevamo tutti che non gli potevi resistere. Ma cosa diavolo mi era successo? La danza era sempre stata la mia priorità ed ora che il mio sogno si era avverato Louis Tomlinson, un ragazzo super sexy dagli occhi color ghiaccio, si divertiva a distruggere tutto non facendomi capire più niente.

Perchè si sa, la droga ti distrugge ma ne vuoi sempre di più e forse era proprio lui ad essere la mia droga.

"Hai dieci minuti di numero per spiegarmi il motivo di questo" il mio tono era quasi minaccioso.
"Noi ci vogliamo Harry, quindi perchè frenarci." Si avvicinò a me, le bocche a sfiorarsi e i respiri a intrecciarsi. Mi spinsi contro la sua bocca, le lingue facevano a gara per il dominio, era qualcosa di estremamente eccitante.

"Non pensare che questo significhi  qualcosa Louis, lo hai voluto tu un rapporto normale tra insegnante e alunno"

"faccio e dico tante di quelle stronzate Harry che ormai ho perso il conto."
"Senti, a me piaci e, da quanto ho capito, interesso anche a te. Proviamoci. Facciamo le cose con calma dato che per ora tutto è andato anche troppo veloce ma cerchiamo di riuscirci."
Sorrisi mostrando le fossette "va bene Lou, che ne dici di iniziare con un appuntamento sabato nella pizzeria affianco a starbucks?"
"Ci sto"
E da lì tutto non poteva che migliorare.

*spazio autrice*
ecco il capitolo, spero vi sia piaciuto. Ora mi fiondo a letto che domani ho scuola. Volevo informarvi che i capitoli per questa storia non saranno tanti, quindici al massimo. Se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stellina, alla prossima!

Can't stop dancing ❁ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora