Louis
Harry era semplicemente stupendo quando insegnava ai bambini di quattro o al massimo cinque anni. Sembrava farli divertire un modo e quasi mi faceva pensare di avere un figlio, appariva davvero perfetto per fare il genitore. Sapevo di essere giovane per poterci pensare ma non mi sarebbe di certo dispiaciuto averne uno con Harry. Fra di noi le cose ormai erano perfette, niente più drammi o brutte notizie, vivevamo la nostra vita felici e insieme, cosa c'era meglio di quello?"Dai riproviamo tutto un'ultima volta con la musica e poi ci possiamo salutare." Le canzoni erano quelle classiche per bambini unite a qualche altra di cha cha cha e samba. Anche loro, seppur piccoli, si stavano preparando per le gare. Era quello il periodo e ce ne erano tante ravvicinate. "Bravissimi tutti, ci vediamo giovedì piccoli!" Si avvicinò a loro e si diedero un ultimo abbraccio di gruppo prima di salutarsi definitivamente. I bambini corsero dalle mamme mentre loro li presero in braccio per potarli nel camerino e cambiarli. Da quel momento Harry aveva mezz'ora di pausa prima di ricominciare.
Mi permetteva di partecipare alle lezioni e a me di certo non dispiaceva. Amavo vederlo così appassionato del suo lavoro mentre insegnava un'arte magnifica come la danza. Aveva gli occhi luminosi quando parlava di essa, era nato per fare quello. "Allora mio bel ballerino." Parlai avvicinandomi a lui. "Sei stato magnifico." Lo baciai dolcemente mentre lui posava le mani sul mio sedere strizzandolo leggermente. Gemetti nella sua bocca. "Mh meglio fermarci." Sussurrai poco dopo. Per quella giornata non c'era molto da fare in realtà, allenamento e poi casa, un po' come tutti i mercoledì. L'aria fresca primaverile, però, metteva di buon umore e di conseguenza non ero triste.
La mia casa ormai era come se non esistesse più, vivevo da Harry ormai e quel nome lo aveva preso lui. Il tempo di me solo e la danza come unica consolazione era ormai finito da un po', ero più che felice che mai. Tra l'altro i giornali avevano scoperto tutto dopo l'uscita con mio padre. Si sapeva che sarebbero riusciti a ricavare sufficienti informazioni su di me per riuscirne a ricavare un articolo di giornale ma una piccola parte di me ancora sperava di no. L'estate si avvicinava e con questa anche i campionati italiani, ero più emozionato che mai e forse Harry lo era addirittura più di me. "A che pensi amore?" Domandò dopo qualche secondo che il mio sguardo era perso nel vuoto. "A tante cose, ti amo." Sussurrai sulle sue labbra.
Quelle ore erano le più noiose, non sapevamo che fare mentre aspettavamo la prossima lezione. Solitamente ballavamo e basta, tanto per cambiare. Ci divertivamo un sacco e nessuno si stupiva se nell'ultimo periodo fossi migliorato tanto nel ballo. Anche il rapporto con i ragazzi andava sempre meglio. Non credo ci fosse bisogno di dirlo ma i ragazzi con cui avevo legato di più erano Noah e Ryan ma in generale il nostro rapporto poteva essere paragonato a quello di una grande famiglia. Salii in punta per poter baciare Harry, successivamente la musica del jive rimbombò in tutta la stanza, si ricomincia.
***
"Ok Jeremy, continua così. Ricordati che nella rumba non devi mai fare movimenti troppo bruschi o perdi l'equilibrio.""Va bene Hope, molto brava del samba ma nel cha cha cha c'è da lavorare." Affermò aggrottando le sopracciglia.
"Kimberly brava davvero, hai ballato molto meglio, nella rumba sei quasi perfetta."
"Louis molto bene ma nel jive alla fine perdi troppa energia. So che è stancante ma non mollare proprio alla fine."
"Noah e Ryan molto meglio, mi siete piaciuti."
Erano passate due ore dall'ultima lezione con i piccoli, nel frattempo i ragazzi del corso successivo erano arrivati e dopo un'ora e mezza di allenamento era toccato a noi. Nuova lezione e nuovo allenamento sempre più emozionato per le gare.
"I quattro balli di seguito, dai ragazzi."
La musica risuonava fra le pareti della sala mentre iniziavamo con le nostre coreografie di samba, Harry ad un lato della sala ci guardava attentamente mentre a ritmo di musica ci muovevamo. Alzai la testa e sfoderai un sorriso. La danza era la mia vita.Sguardo alto, dritti con la schiena, stare attenti al tempo e fare bene i passi. Ero grato per aver conosciuto qualcosa come la danza, uno sport che riesce con la sua incredibile forza a rendere felice anche quando sbagli, qualcosa che ti permette di non stancarti mai anche dopo tanti anni, perché anche se la routine e sempre quella e gli allenamenti non variano tutti i giorni non avrei mai voluto trovarmi in un altro posto che non sia questo. Quando la lezione terminò andai a casa con Harry appagato le lezioni ero magnifiche e avevo addirittura trovato qualcuno come lui. Ero l'uomo più fortunato del mondo.
*spazio autrice*
ecco qui il capitolo, spero vi piaccia. Scusate il ritardo ma questi ultimi giorni di scuola prima delle vacanze sono complicati e pieni di cose. - 2 capitoli alla fine. Vi amo <3
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e se così lasciate una stellina. Ciaoo!
STAI LEGGENDO
Can't stop dancing ❁ Larry Stylinson
FanficQuando Harry aveva cinque anni, era già amante della danza, ammirava quei ballerini con la bocca aperta sperando un giorno di arrivare ai loro livelli. Quando Harry aveva dieci anni, fu portato da sua nonna in un prestigiosa scuola di danza latino a...