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La musica rimbombava sulle pareti della sala, tutti i miei alunni ballavano ed io non riuscivo a concentrarmi.

Non sapevo come avrei fatto con Louis, quel ragazzo mi metteva in crisi. Prima mi baciava, poi mi chiedeva scusa e a lezione a malapena mi guardava. Era accaduto tutto troppo velocemente ed ero troppo confuso per poter pensare ad altro.

Ne avevo parlato con Gemma e lei mi era stata molto d'aiuto, mi aveva consigliato di chiarire per bene con lui, di parlare dei nostri sentimenti e poi di riprendere in mano la nostre vite o insieme o separati. Questo però era molto complicato dal momento che mi evitava come la peste. Diedi ai ragazzi un momento di pausa e andai in bagno a sciaquarmi un po' la faccia. La testa mi faceva male e volevo solo tornare a casa.

Dovevo assolutamente risolvere la situazione, non potevo permettergli di entrare nella mia vita e stravolgerla completamente, mi avrebbe rovinato il lavoro e anche la vita con i suoi stupidi giochetti da bambino indeciso. Mi faceva credere di volermi e poi faceva come niente fosse. Ad interrompere i miei pensieri fu la porta del bagno che veniva aperta, alzai la testa contro lo specchio, le mie mani poggiate sul bordo del lavandino, i miei muscoli erano ben visibili.

Due occhi azzurrissimi mi immobilizzarono, era lui. Entrò velocemente nel bagno chiudosi la porta alle spalle, non mi interessò più di tanto il suo gesto. "Senti Louis, l'attrazione fra noi è chiara ma se preferisci rimanere nel rapporto che avevamo prima e se preferisci che io ti tratti come tratto il resto di voi per me va bene. Solo non mi ignorare, chiamami, scrivimi o quello che vuoi perchè quel bacio c'è stato ed è giusto discuterne."

Non avrebbe risposto, già lo sapevo, aspettai giusto qualche secondo ma alla fine uscii. Sarebbe stata una lunga mezz'ora.

Louis non rientrò nella classe per una buona quindicina di minuti, sperai che avesse pensato a sufficienza sul da farsi così da terminare con tutto quello strano rapporto che si era creato. Una parte di me non lo voleva realmente ma sarebbe stata la cosa migliore da fare.

"Mancano quindici minuti ragazzi, fate i quattro balli di fila come se stesse partecipando alle gare." Mi limitai a guardarli ballare per poi avvertirli delle cose da migliorare.
"Kimberly ricordati delle punte, devono essere aperte e Hope ricordati dei fianchi nella rumba, il samba è ok ma nella camminata stai attenta che il tacco alla fine va poggiato"
"Noah e Ryan, molto bene e Jeremy attento alla schiena"
"Louis tu hai fatto tutto abbastanza bene ma ricordati di stare più alto con il collo e la testa, mostra il viso."

Ballarono ancora fin quando l'orologio non scocco le sette in punto, poi iniziarono a prepararsi. Louis rimase e aspettò che tutti se ne andassero per avvicinarsi a me.  "Quello che successo è successo Harry, lasciamocelo alle spalle e facciamo come se non sia accaduto niente." Mi guardò un'ultima volta prima di uscire dalla sala. Io lo desideravo, lo volevo mio ma non potevo.

Louis
Il proibito ci attrare, questo è risaputo. Il non potere ci fa venire voglia di fare ancora di più, è così che mi sento con Harry. Vorrei stare con lui, baciarlo, sentire le nostre calde pelli a contatto ma non si può. Io sono un suo alunno, non vorrei che venissi trattato meglio solo per il nostro rapporto.
Arrivai a casa e dopo una doccia, cenai. Studiai ancora un po' e verso le dieci mi misi a letto.

Harry
Durante le pulizie della sala mi arrivò una chiamata: un nuovo ragazzo sarebbe arrivato alla scuola. Ma non ci diedi tanto peso, le parole di Louis rimbombavano nella mia testa, io volevo lui e l'attrazione era evidente ma dovevo provare a frenarmi. Tornai a casa e Niall, il mio migliore amico, mi chiamò.

"Ehi riccio" mi salutò
"ciao Nì" ricambiai
"come va con il tuo amato?" lui sapeva tutta la situazione e credeva che dovevamo solamente dichiararci e poi sposarci, peccato che non funzionasse proprio così.
"di merda, ne abbiamo parlato e abbiamo deciso che andremo avanti ognuno per la propria strada"
"tranquillo che risolverete e finirete insieme, io l'ho detto" quello che adoravo di lui è come trovasse sempre un lato positivo nelle cose.
"lo spero."

Parlammo per una mezz'ora più o meno finchè non attaccammo per colpa del mio stomaco che brontolava. Mangiai degli avanzi del giorno prima e verso le undici andai a letto, addormentandomi pensando ad un piccolo ragazzo dagli occhi di ghiaccio.

*spazio autrice*
eccolo qui. Giuro che con l'inizio della scuola sarò molto più presente, magari inizierò a pubblicare anche due volte a settimana. Spero che vi sia piaciuto, se è così lasciate una stellina, alla prossima ciaooo <3

Can't stop dancing ❁ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora