Quella mattina mi rigirai un po' tra le coperte prima di capire quello che stava accadendo, Louis mi avrebbe fatto diventare pazzo. Mi scappò un gemito dalle labbra quando lo guardai negli occhi.
Occhi celesti pieni di lacrime per lo sforzo, capelli scompigliati e labbra rosse allargate intorno al mio membro, intente a farmi provare piacere. Sarei potuto venire solo guardardandolo in quella posizione così sporca. "T-tu mi farai ah morire stronzo-o" quasi come ripicca prese succhiare di più, incavando le guance e mostrandomi fino a dove sapeva arrivare, con una mano mi stimolava le palle, fanculo, sapeva che quello era il mio punto debole, non sarei durato a lungo. Iniziò a muovere i fianchi, probabilmente la sua erezione era dura e schiacciata contro il tessuto dei boxer, volevo toccarlo.
Provai a staccarlo ma non ne voleva sapere "avanti Lou, voglio farti sentire bene." "ti prego, voglio succhiarti." Le labbra erano rosse e carnose, avevo voglia di morderle e succhiarle, mi avvicinai a lui e così feci. Gemette nel bacio, le lingue a mischiarsi, la voglia di sentirlo mio a crescere. Portai la mano ai suoi boxer, continuammo a baciarci mentre iniziai a segarlo, strinse fra le mani le mia spalle a cui era appoggiato, tutto di quella situazione era eccitante. Presi il lubrificante dal comodino ed iniziai a preparare Louis con due dita, la sua faccia era premuta contro il mio collo, gemiti acuti uscivano dalle sue labbra, le continuava a mordere. Mi occupai del suo collo, iniziai a fargli un succhiotto per far capire a tutti di chi fosse.
Mio mio e solo mio. Dopo tre dita dentro di lui Louis continuava a gemere di essere pronto. "Sicuro tesoro? Sicuro di riuscire a reggermi? Per me non sei pronto, credo che ti lascerò così." Due mesi erano abbastanza per conoscerlo e sapere che quelle parole lo eccitavano, il suo pene, rosso e gonfio, svettava sulla pancia piatta bisognoso di attenzioni. "Ti prego, ti prego harry ho bisogno di te."
"lo vuoi davvero amore? Sei così disperato?"
"si, si ti prego, per favore. Lo merito"
"E va bene tesoro."Entrai in lui con una spinta che gli fece tirare un urlo stridulo.
"avanti amore, cavalcami."
Iniziò a muoversi velocemente su di me, disperato e bisognoso di provare più piacere. Portai la mano al suo membro rosso iniziando a segarlo e massaggiarlo, non durò molto tutto quello però. Una decina di minuti al massimo urlò "Harry, Harry sto venendo." Io lo masturbai ancora più veloce, lui buttò la testa all'indietro e si strinse addosso a me, cosa che mi fece venire copiosamente in lui.Quando si sdraiò vicino a me lo guardai con adorazione, era bellissimo. Lo baciai piano, l'orologio sopra il letto segnava le dieci. "È stato fantastico Haz, ti amo."
Gli sorrisi e gli lasciai un bacio sulle labbra. "Ti amo anch'io piccolo."
"Ci sei andato forte, spero di riuscire a ballare dopo." Scherzò Louis e ridemmo entrambi alla sue parole. "Dormiamo un po' dai." Lo incitai. Così lo presi fra le mie braccia e ci addormentammo.***
Mi risvegliai all'una da Lou che urlava quanto fosse tardi, il frigo era vuoto ma quello poco importava. Ordinammo del cinese da asporto mentre la nostra tv riproduceva qualche film che girava sui canali più popolari. Non mancava molto all'inizio dell'Università, Louis aveva deciso di intraprendere giurisprudenza anche se mi aveva rivelato che lo faceva solo per sua mamma e per quanto lei ci tenesse alla scuola, lui, in realtà, nel suo futuro si vedeva ad insegnare ballo ai bambini di nove o dieci anni.Sarebbe stato un insegnante perfetto, effettivamente, con quel suo fare solare e gioioso avrebbe convinto chiunque a ballare. Si vedeva la passione che ci metteva in quello che faceva. Forse in lui rivedevo un po' me agli inizi, i caratteri erano totalmente diversi ma la passione era la stessa.
Arrivarono in fretta le quattro e così una nuova lezione di ballo. Ci concentrammo soprattutto sulle coreografie della gara, il momento era vicino. "Ok ragazzi, benissimo. Siete stati molto bravi, è questo lo spirito per poter affrontare le gare. Adesso ognuno di voi tranne le coppie, ovvero solo Noah e Ryan, farete uno dei vostri balli davanti a tutti, i ragazzi saranno sparsi intorno alla sala per simulare una vera e propria gara. Avete cinque minuti di tempo per pensare al ballo che deciderete di ballare ragazzi. Nel frattempo, potete bere."
Louis
"Come va con Harry?" mi domandò Lexi, ci eravamo tenuti in contatto e fra noi si era formato un bel rapporto, sapeva tutto quello che era successo. "Bene bene, ho passato il fine settimana da lui, è stato fantastico." Un urletto poco virile uscì dalle mie labbra come per confermare ancora di più quanto avevo amato quei due giorni insieme a lui. "Ecco perchè cammini un po' storto" rise Jeremy ascoltando la conversazione con Lexi. "Hey! Non è vero!" Risero alla mia affermazione e poi si avvicinarono insieme a me ad Harry quando ci chiamò.Chris non era più venuto dopo quello che era successo e aveva decisamente preso la scelta giusta. Harry lo aveva avvertito che se lo avesse visto di sicuro non si sarebbe limitato a qualche livido. A risvegliarmi dai miei pensieri fu la musica del samba che rimbombò nella sala. Jeremy con passi svelti e precisi aveva iniziato a ballare la sua splendida coreografia. Non per vantarmi ma la mia era migliore. Dopo Hope c'ero io e subito dopo me ballava Kimberly.
Avevo scelto la rumba, ovviamente. Il mio ballo per eccellenza, era perfetto per le mie forme e sapevo muovermi bene. Forse lo avevo scelto anche perchè mi piaceva provocare Harry e non gli avrei mai levato la possibilità di uno spettacolino. Quando arrivò il mio turno entrai in pista, schiena dritta e pancia piatta, pronto per ballare. Sorrisi ed iniziai con le mie mosse, mi avvicinai ad Harry continuando a ballare, d'altra parte era la coreografia a farmi spostare così. Mossi i fianchi ancora un po' iniziando una cucaracha, lo sguardo di Harry era fisso sul mio culo, lo potevo sentire nonostante le spalle che gli davo, la tensione era nell'aria, sapevo che tutti se ne erano resi conto ma non me ne vergognavo.
La musica finì dopo qualche manciata di secondi e poi parti Kimberly con il suo cha cha cha sotto le note di zayn e taylor swift con 'i don't wanna live forever'. Per altro la lezione fu monotona, arrivarono presto le sette e ognuno tornò a casa propria. Io rimasi ad aspettare Harry, invece. Non appena rimanemmo soli si avvicinò a me con passo svelto e deciso. "Stronzo che non sei altro" affermò prima di baciarmi, amavo quei momenti, sapevo che per una volta avevo fatto la scelta giusta. "Ti diverti a farmi venire erezioni nel bel mezzo delle lezioni mh?" chiese sorridendo sulle mie labbra. "forse." ridacchiai prima di baciarlo ancora. Ero finalmente felice.
"Ti amo Harry, davvero tanto." Mi abbracciò tenendomi stretto contro il suo petto. "Ti amo anch'io Lou, un sacco." Tra baci e abbracci continuammo a pulire la sala. Subito dopo aver finito passammo a casa mia per prendere qualche vestito per i giorni successivi. Arrivammo a casa sua non prima di aver comprato qualcosa per la cena. Cucinammo delle bistecche con patatine e verso le undici crollammo entrambi sul divano troppo stanchi dalla giornata passata.
*spazio autrice*
eccoci qui. Capitolo lungo con un po' di smut e non troppi colpi di scena. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e senza rompervi troppo le scatole vi chiedo di mettere una stellina se è così. A domenica prossima amici!💙
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Can't stop dancing ❁ Larry Stylinson
FanficQuando Harry aveva cinque anni, era già amante della danza, ammirava quei ballerini con la bocca aperta sperando un giorno di arrivare ai loro livelli. Quando Harry aveva dieci anni, fu portato da sua nonna in un prestigiosa scuola di danza latino a...