vi prego di leggere lo spazio autrice oggi, ne ho bisogno per spiegarvi delle cose. Buona lettura <3
Quella giornata fu stancante per entrambi, forse per le troppe emozioni provate. Entrambi dovevamo raccontarci ancora molto sulle nostre vite. Ordinammo del cibo da Nando's per pranzo che ci ritrovammo a mangiare sul divano di casa mia davanti a Grease e passammo il pomeriggio fra coccole e giochi da tavolo.
Fu quello il momento in cui gli chiesi di stare insieme, fu tutto perfetto: dalle sue lacrime di commozione ai nostri baci fin troppo romantici anche per me. Rimase a dormire da me, quella sera. Fu fantastico sentirlo così rilassato fra le mia braccia, non volevo che finisse mai quella sensazione. Il giorno dopo, era arrivata domenica. Mi svegliai presto quella mattina, verso le nove e trenta.
Fu un po' strano per me che non appena ne avevo l'occasione mi svegliavo a mezzogiorno. Louis non era più nel letto, il suo posto ancora caldo, il pigiama a terra e l'odore di caffè bruciato nell'aria. Era incredibile quel ragazzo, neanche un caffè riusciva a fare! Scesi a passa lento le scale e non appena entrai in cucina lo trovai a pulire il caffè che aveva versato. Mi avvicinai a lui e gli cinsi i fianchi con le mani e gli lasciai un bacio un collo. Dopo un piccolo spavento iniziale si girò e mi baciò come si deve. "Ew, vatti a lavare i denti che ti puzza l'alito" rise sulle mie labbra ancora socchiuse. Dopo un ultimo bacio a stampo salii al piano di sopra mentre Louis con Uber ordinava la colazione. Ah, come lo amo.
Ci ritrovammo più o meno una mezz'ora dopo a mangiare le nostre brioche sbriciolando per tutto il tavolo. Ancora avevo molti dubbi riguardo noi due, non sapevo molto su di lui ma ero intenzionato a scoprirlo, volevo conoscerlo e capirlo sempre di più per avere una buona relazione. "Sei tutto sporco di cioçcolato" risi guardandolo, sembrava proprio un bambino. Dopo aver finito la colazione ci sdraiammo sul divano e accendemmo la televisione. Iniziai ad accarezzargli i capelli, lui era sdraiato in mezzo alle mie cosce mentre in tv c'era friends, una delle mie serie preferite. Stranamente non ero concentrato per niente sulla televisione, ero curioso di sapere più cose su di Louis e quello mi sembrava il momento migliore.
Stoppai il programma provocando uno sbuffo a Lou, lo feci girare verso di me e ci ritrovammo faccia a faccia con i petti a toccarsi e i respiri a mischiarsi. "Ti va di parlare un po' amore?" Continuai ad accarezzargli il ciuffo ribelle mentre lui appoggiava il mento al mio petto e annuiva. "Raccontiamo qualcosa su di noi, ci conosciamo da quasi tre mesi ma ci sono alcune cose che su di te ancora non so." Con quegli occhi così azzurri quasi mi ipnotizzava, era bellissimo.
"Ti andrebbe di spiegarmi perchè ieri continuavi a dire di essere sbagliato? Tu sei perfetto in tutti i tuoi particolari, perfino i tuoi sbagli lo sono." Appoggiò l'orecchio al mio petto con la testa girata da un lato e poi iniziò a parlare.
"Quando ero piccolino mio padre se ne andò, ho solo qualche sua foto prima che nascessi ma non l'ho mai conosciuto realmente. Mamma qualche anno dopo ha incontrato Mark che per me è come un padre, da lui ho ripreso il mio cognome ma ho sempre pensato che fosse stata colpa mia. Dopo la mia nascita lui se ne andò, è sicuramente a causa mia!" Tirò su con il naso, odiavo vederlo così. "Ehi Lou, guardami negli occhi, non è colpa tua ok? Tu sei un bellissimo ragazzo che in questo è stato sfortunato ma sei perfetto così, lui non sa cosa si perde. Il mio piccolo bellissimo ballerino." Lo baciai con trasporto, qualche sua lacrima era ancora fresca sulle guance ma non me ne curai. "Ti va se ti racconto qualcosa anch'io, mh?" Annuì tirando su con il naso.
"Da piccolo mi bullizzavano per qualsiasi cosa: per i capelli troppo ricci, per gli occhi troppo grandi, per le labbra troppo grandi e perchè pensavo che lo smalto sulle unghie mi rendesse carino e quindi lo mettevo. Ci stavo molto male, quindi dopo tanti anni di ammirazione verso i ballerini e di prove nella mia cameretta andai a fare la mia prova di latino americano. La danza mi ha cambiato, mi ha reso più audace e riuscivo a sfogarmi nei momenti in cui ero a pezzi. È la mia salvezza."
Louis mi abbracciò senza pronunciare parola, in quel momento eravamo nudi, svestiti dei nostri più grandi momenti bui. Ci baciammo e continuammo a chiaccherare un po' prima di ricominciare a vedere friends. Pranzammo con della pasta al ragù riscaldata e poi passammo il pomeriggio a casa, senza fare niente di preciso.
"Louis vieni in salotto" gli urlai dalla cucina. "Cosa vuoi Haz" mi strillò di rimando. Scese velocemente le scale arrivando da me. "Devi ripassare la coreografia nuova che non ti ricordi niente." Risi avvicinandomi a lui, mi abbassai per lasciargli un bacio sul naso e poi uno sulle labbra. "Sei tu che mi metti passi super complicati in coreografia!" Sbuffò. "Non manca molto alle gare, amore, le hanno anticipate ricordi?" Dopo un'ora passata fra baci e risate cucinammo la cena. Louis rimase da me anche quella sera rendendomi felicissimo. Andammo a letto per le dieci quella sera, Louis fra le mie braccia e tutto perfetto ormai.*spazio autrice*
mi sento super in colpa per avervi fatto aspettare ben due settimane, giuro che non succederà più. Con la scuola e l'inizio di tutte le mie attività extrascolastiche non ho un briciolo di tempo per me a questo non dovrebbe far si che la storia sia rallentata. Mi scuso tantissimo non accadrà più. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e se è così lasciate una stellina, alla prossima! <3
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Can't stop dancing ❁ Larry Stylinson
FanfictionQuando Harry aveva cinque anni, era già amante della danza, ammirava quei ballerini con la bocca aperta sperando un giorno di arrivare ai loro livelli. Quando Harry aveva dieci anni, fu portato da sua nonna in un prestigiosa scuola di danza latino a...