[4]

939 47 7
                                    

La settimana era stata lunga, forse anche troppo. Dall'arrivo di Louis erano passati ormai quattordici giorni. Dicembre era arrivato portandosi dietro l'atmosfera natalizia che già girava nell'aria, avevo sempre amato tutto quello. In quei giorni era stato piuttosto noioso stare a casa, non avevo molti hobby e non c'erano lezioni di ballo nel weekend così ero mi ero avvolto in una coperta e avevo visto qualche film strappalacrime  mentre fuori la pioggia si schintava contro la finestra provocando un ticchettio troppo fastidioso per uno abituato alla quiete come me.

Pompai più veloce la mia erezione, sentivo il piacere arrivare, respiravo a stento e il solito calore invase la mia pancia. "Ah-ah cazzo" passai un dito sulla punta mentre l'altra mano stringeva i miei testicoli pieni. "Porca puttana-a Lou sei così bravo-o." Il mio liquido sporco le lenzuola per la terza volta in quei giorni.

Quel pomeriggio avrei avuto la mia settima lezione con Louis e non sapevo come avrei fatto a guardarlo in faccia dopo essermi masturbato più volte pensando a lui. Aspettai di riprendere fiato prima di alzarmi con le gambe ancora un po' tremanti e andare in bagno.

Entrai velocemente in doccia per poi buttarmi sotto l'acqua gelida. Feci una doccia di quasi mezz'ora, successivamente cambiai le lenzuola sporche del mio seme e attivau la lavatrice dopo aver messo la giusta quantità di detersivo. Era l'una ormai, era un mio vizio alzarmi tardi e poi rimanere come minimo un'altra ora a girarmi e rigirarmi in mezzo alle coperte. Iniziai a far cuocere l'acqua per la pasta e mangiai in fretta.

Alle tre iniziò la mia prima lezione, ballavano bambini dai sei ai nove anni. Per quanto potessero essere piccoli non erano male nel ballo. Quella era la mia classe più numerosa, i bambini erano tutti dolcissimi e i genitori erano gentili ed educati. Credevo che principalmente erano lì a causa dei genitori che volevano conoscermi, potevo vantarmi di essere abbastanza famoso nel mondo della danza. Dopo un'ora precisa quasi tutti i bambini se n'erano andati ed iniziavano ad arrivare i ragazzi.

"Ciao Jeremy" "Ciao Harry" "Ehi Lexi" le sorrisi, e lei mi salutò con un gesto della mano, era al telefono con qualcuno. Avevo un rapporto amichevole praticamente con tutti, la differenza di età era poca fra noi e non mi piaceva essere il solito maestro cattivo quando potevo essere un buon insegnante anche ridendo e scherzando con loro. Louis arrivò in ritardo di quasi mezz'ora e mi fece preoccupare a morte, tenevo un sacco a tutti i miei alunni e se non mi avvertivano di assenze o altro rischiavo sempre di fare tutta la lezione ansioso. Lasciai la musica accesa con un samba e mentre gli altri ballavano andai in privato a parlare con lui. "Ciao Louis" "Ciao Harry" mi salutò.

"Volevo solo informarti che qui siamo molto precisi con l'orario. Tengo ad ognuno di voi e mi hai fatto quasi morire di infarto" lui fece un mezzo sorriso nell'udire le mie parole. " Va bene Harry, non tarderò più" mi rispose "ho avuto problemi in famiglia recentemente ed è un periodo un po' complicato per me, scusami davvero" lo vidi abbassare lo sguardo ed non aspettai a pronunciare un "tutto apposto?" "sono cose troppo personali, scusami ma non mi sento a mio agio a parlarne" lo abbracciai sinceramente e sentirlo così piccolo nelle mie braccia mi fece sorridere. Ci staccammo dall'abbraccio e per un po' ci fermammo a guardarci.

La musica era cambiata, i ragazzi distrutti ma lì c'eravamo solo noi due in quel momento. Mi baciò. Inaspettato, passionale, magnifico. Troppe emozioni insieme che il mio corpo quasi non riusciva a reggere. Durò poco, forse anche troppo poco ma l'unica cosa che sapevo in quel momento è che volevo farlo ancora ancora e ancora. Finchè le mie labbra non sarebbero state sanguinanti magari o finchè non avrei avuto più aria in corpo forse. In quel momento avevo capito che volevo lui, solo lui e sempre lui. Come ipnotizzato tornai in sala seguito da Louis, avremmo parlato dopo di quello.

La lezione fu straziante, volevo solo tornare a casa, la testa faceva male e Louis non faceva altro che guardarmi con quello sguardo di ghiaccio che avrebbe fatto innamorare chiunque.

Parlammo poche ore dopo la fine della lezione, lui mi scrisse. Aveva il mio numero grazie al gruppo di ballo dove tutti eravamo presenti.

"Senti Harry, mi dispiace per oggi, non avrei dovuto"

"Tranquillo Lou, mi è piaciuto e non posso non ammettere di aver sognato più volte quel momento"

Non mi rispose più dopo il mio messaggio e sorrisi compiaciuto dal fargli quell'effetto.
Alla fine mi addormentai con la nostra chat aperta e con un sorriso stupido sulla faccia. Quel ragazzino mi rendeva felice e tutto quello che aspettavo in quel momento era mercoledì per poterlo rivedere.

Non sapevo però che qualcosa di brutto avrebbe bussato alla mia porta rovinando tutto quello che si era creato fra me e Louis.

*spazio autrice*
ecco il capitolo e scusatemi per tutto, l'ho dovuto scrivere in fretta e magari stasera lo revisionerò ma ora non ho proprio tempo e anche il telefono mezzo rotto. Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina, a domenica prossima!♡

Can't stop dancing ❁ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora