undici

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T/n's pov

<<Sì t/n.Hai mentito sul fatto che ti alleni con la tua squadra. Perché l'hai fatto?>> Kuroo era arrabbiato ma non urlava, il suo tono di voce era basso, rude ed era serio più che mai.

E lì non seppi più cosa fare.

Cercavo di dire qualcosa ma le parole morivano nella mia gola. Non riuscivo ad ammettere alcun suono e mi toccavo i capelli freneticamente dalla frustrazione. Continuo a guardare ognuno di loro e i loro sguardi completamente diversi da quelli di sempre: Kuroo, Akaashi e Kenma mi guardano con indifferenza e rabbia, non più come prima, Oikawa, Bokuto e Atsumu erano affranti e questa cosa mi uccideva, ma Osamu era tranquillo e serio, era come se lo aspettasse già. Decisi di confessare solo una parte della verità. Non potevo dire la verità, sennò mi avrebbero guardata con occhi diversi e odiavo quando lo facevano. "È vero ho mentito sul fatto di fare allenamenti, però lasciatemi che vi spiega" <<Siamo tutto orecchi>> rispose Kuroo sempre con il tono duro "In realtà ho giocato alle medie a pallavolo" ammisi lasciandomi una parte del peso, quella più leggera <<E sentiamo, perché c'è l'avresti tenuto nascosto?>> mi chiese Osamu avvicinandosi sempre un po' indifferente "Non ve l'ho detto perché non è un argomento di cui mi va di parlare.Vedete, non avevo un bel rapporto con le mie compagne e nemmeno con la pallavolo, alla fine decisi di non giocare più." <<In che senso non avevi un bel rapporto con la pallavolo? E perché avresti dovuto mollare?>> mi fermò Oikawa con le lacrime agli occhi e la voce che gli tremava. "Non ho mai amato la pallavolo come fate voi ragazzi e da quando il rapporto con le mie compagne è peggiorato ho iniziato ad odiarla. Per questo vi ho mentito, non volevo che si sapesse che io giocassi a pallavolo. Poi siete arrivati voi e mi avevate fatto riscoprire la pallavolo in un certo senso.
Mi dispiace se non vi ho detto niente, ma era più facile per me mentirvi" confessai abbassando lo sguardo. Pensavo che tutti non volessero più parlarmi e se ne andassero dalla palestra, invece mi ritrovai 7 ragazzi ad abbracciarmi. Sentivo i loro corpi caldi sulla mia pelle, le loro braccia pesanti sulle mie spalle e mi sentii protetta, al sicuro.

Continuavo a rigirarmi nel mio futon, ma non riuscivo a prendere sonno. Kaori e Yukie stavano dormendo beatamente così decisi di prendere una boccata d'aria. Percorsi tutti i corridoi e uscii. C'era un'aria più fresca in confronto al giorno, le stelle brillavano nel cielo e la luna le accompagnava. C'era un'insolita tranquillità, sono così abituata alla confusione dei ragazzi che ormai mi fa strano la calma. Vidii un'ombra lontana e vidi che era una persona o meglio, un ragazzo: era Suna. Era seduto per terra e stava fumando una sigaretta. Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui "Che ci fai fuori a quest'ora?" chiesi guardandolo negli occhi. Tuttavia lui aveva sempre lo sguardo rivolto verso avanti fino a quando non mi rispose <<Non riuscivo a dormire e suppongo che tu sia qui per lo stesso motivo>> rispose facendo un tiro di fumo. Aveva un pacchetto di sigarette di fianco ma invece di prendermi una sigaretta da lì, presi quella che aveva tra le mani e feci un tiro. Sentii il fumo trascorrere nei miei polmoni e lo lasciai uscire dalla mia bocca. Trovai Suna a fissarmi insistentemente "Perché mi guardi così?" chiesi lasciandomi scappare una risata <<Così come?>> mi rispose con una domanda "Non lo so, mi stai scrutando in modo diverso da come fai di solito" risposi per poi non riuscire a non ridere vedendo il suo viso completamente scioccato.
Restammo lì per un po' a fumare, a parlare di tutti gli episodi che succedevano nella squadra e a riderci su. Mi disse che solo una volta Atsumu e Osamu si picchiarono a sangue; era successo perché Osamu non aveva giocato bene e ovviamente Tsumu lo aveva preso in giro, ma il giorno dopo tornarono a scuola giocando ad un videogioco ed erano tornati alla normalità. I gemelli litigano spesso e si danno qualche cazzotto ma non me li immaginerei mai picchiarsi a sangue. Anche perché si vogliono molto bene, anche se non lo dimostrano.

Stavo tornando nella mia camera e ripensavo a tutte quelle volte che Atsumu e Osamu litigavano per piccolezze. Fanno molto ridere quando litigano, ma se iniziarono a picchiarsi a sangue resterei spaventata a vita. Mi stiracchiai l'occhio a causa del sonno ma trovai qualcuno fuori dalla porta della mia stanza "Oikawa che ci fai qui? È notte fonda." sussurrai ma lui mi sentii bene lo stesso. Il mio rapporto con lui era cambiato. Avevo capito che lui meritava solo il meglio e che il grande egocentrico Oikawa era soltanto una farsa. Si avvicinò a me, mi prese le mani e al solo contatto le mie guance diventarono più rosee <<Continuavo a rigirarmi nel letto e pensavo che se lo avessi fatto domani, non avrei avuto la possibilità e poi mi sarei pentito per sempre>> non capivo il punto della situazione. Continuava a guardare le nostre mani a contatto e non aveva neanche un sorriso in volto "Oikawa di cosa stai parlando?" gli richiesi nuovamente ma stavolta più preoccupata. Lo vidii prendere un profondo respiro per poi guardarmi negli occhi <<Ti prego t/n esci con me>> la mia mente si offuscò in meno di due secondi. Non sapevo cosa rispondere, cosa dire. Cercai di trovare una risposta guardando verso il basso, ma quando lo feci vidi le nostre mani intrecciate e mi vennero le farfalle nello stomaco solo a guardarle. "Aspetta qui un secondo" gli dissi lasciando le sue mani ed entrando un attimo nella mia stanza. Frugai dentro la mia borsa cercando l'oggetto di cui avevo bisogno, quando lo trovai uscii dalla stanza e chiusi la porta per non svegliare le due manager all'interno. Oikawa era ancora fuori ad aspettarmi con un'aria confusa. Aveva la maglia a maniche lunghe e gliene alzai appena una per scrivere dei numeri col pennarello nero "Questo è il mio numero, richiedimelo quando saremo a casa e io accetterò" dissi finendo di comporre il numero. Lui mi abbracciò e io lo ricambiai "mi raccomando però, il mio numero è molto importante, quindi se lo darai a qualcun altro l'uscita salterà" dissi scherzando. Lui mi sorrise e baciò le mie mani <<Non mi permetterei mai>> risentii quella sensazione nel mio stomaco, le farfalle. <<Adesso ti lascio dormire t/n-chan. Buonanotte>> disse lasciandomi un bacio sulla guancia e andandosene prima che io potessi dire qualcosa. Entrai in camera col sorriso sulla bocca e la mano sulla guancia accarezzando il punto in cui lui mi ha baciata.

Please don't let me go [haikyuu x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora