tredici

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La mattina dopo partii da casa un po' prima rispetto al solito e invece di dirigermi verso la scuola mi diressi alla casa di Osamu e Atsumu. Ero stata sveglia la maggior parte della notte pensando a quello che mi disse Atsumu e a riflettere su come risolvere la questione. Volevo che sapessero e fossero sicuri che io ci sarei stata se loro ne avessero bisogno.
In una quindicina di minuti arrivai davanti alla loro casa e suonai il campanello. Venne ad aprire la porta Osamu a petto nudo e con i pantaloni del pigiama ancora assonnato per capire chi avesse davanti. Stropicciò gli occhi un paio di volte prima di vedermi <<T/n? Che ci fai qui?>> mi chiese quando realizzò che fossi io. Mi fece entrare e chiuse la porta "Avevo pensato che oggi potessimo andare a scuola insieme, ma come mai siete ancora in pigiama? Dobbiamo essere a scuola fra quindici minuti" chiesi, lui si mise la mano dietro la testa grattandosi la nuca <<Di solito andiamo in moto, quindi ci mettiamo 5 minuti per alzarci e tutto>> rispose. "Va beh, facciamo che voi mentre vi preparate io faccio la colazione. Cosa mangiate di solito?" lui mi guardò confuso e un po' sorpreso per poi dirmi <<Noi non facciamo mai colazione>> sbuffai e risposi " Va beh ho capito faccio io, il caffè va bene?" lui annuì "Dai preparo io, tu sveglia Atsumu e preparati" mi direzionai verso la cucina. Feci due caffè e poi controllai cosa avessero nelle ante. Non avevano niente per fare merenda o colazione ma comunque qualcosa mi inventai. In pochi minuti preparai due ottimi piatti di crêpes con la cioccolata che avevano in frigo. Sentii le scale scricchiolare più volte ed ecco i due ragazzi che stavo aspettando <<Che buon profumo>> disse Atsumu catapultandosi davanti ad un piatto di crêpes. <<Mhm come mai sei qui t/n?>> mi chiese sempre Tsumu con la bocca piena "Ho deciso che oggi potevamo andare insieme a scuola" risposi lavando gli strumenti con cui avevo cucinato. <<Sono buonissime, come hai fatto a farle così?>> mi chiese Osamu stupito continuando a straffogarsi. "È un segreto" appena finirono di mangiare gli dissi che era ora di andare e iniziarono a litigare per chi mi dovesse portare a scuola dietro in moto. Alla fine se la giocarono a carta, forbici e sasso e vinse Atsumu. Mi aiutò a mettere il casco e dopo essere salita, salì pure lui per partire con dietro di noi Samu.
Arrivammo giusti per un pelo, visto che la campanella era suonata appena noi avevamo messo piede in classe.

Durante la ricreazione mi stavo confrontando con Osamu per il girone del campionato che sarebbe uscito il pomeriggio stesso. Ad un certo punto un uomo bussò alla porta e chiamò il mio nome <<T/n t/c?>> mi alzai all'istante e andai in contro al docente. L'uomo mi vide e fece intravedere un mazzo di rosse rosse <<Per lei signorina>> disse porgendomi i fiori per poi andarsene. Rimasi stupita guardando il mazzo di fiori che avevo tra le mani e sentii all'istante bisbigli e tutti gli occhi puntati su di me.
Le rose avevano questo colore rosso vino stupendo, quasi surreale, e i gambi erano ricoperti da una carta velina del medesimo colore. Notai che nascosto tra le rose c'era una bustina bianca chiusa da un sigillo rosso. La aprii e all'interno c'era un bigliettino con su scritto
Queste rose non saranno mai così belle come la ragazza che le ha ricevute

e infine al biglietto c'erano due iniziali

O. T.

sorrisi involontariamente al pensiero che me le avesse regalate Toruu. Uscii fuori dall'aula iniziando a cercare il suo contatto nel mio cellulare, e quando lo trovai, non esitai a chiamarlo <<Pronto?>> sentii la sua voce dall'altro capo del telefono "Oikawa Toruu cosa ti passa per la testa?" il mio tono di voce era allegro e stupito allo stesso tempo <<Ti piacciono?>> mi chiese, intuendo, con un sorriso "Le amo da impazzire" ammisi non riuscendo a togliere il sorriso dalla faccia "Ma non c'era bisogno" aggiunsi <<Eccome se dovevo! Hai fatto miracoli ieri e grazie al tuo massaggio riesco a camminare tranquillamente. Non ho avuto neanche il bisogno di chiamare Iwa-chan>> rimasi un po' stupita ma mi allarmai immediatamente pensando che avesse intenzione di far allenamento. Dato il mio silenzio, Oikawa mi lesse nella mente <<Tranquilla, ho già avvisato che oggi non faccio allenamento, e poi te lo avevo promesso>> "Mi fa felice che hai dato retta al mio consiglio" <<Oh ma io ascolterò sempre i tuoi consigli t/n, mi fido di te>> e terminò così la chiamata lasciandomi un grande sorriso sul volto.

Arrivai in ritardo nello spogliatoio per togliermi la divisa della scuola e mettermi la tuta. Anche se il mio ritardo era giustificato, non mi piaceva arrivare in ritardo agli allenamenti perché avrei perso tutti i risultati che i ragazzi avrebbero avuto nel momento in cui mancavo e non sarei riuscita a prendere nota. Per fortuna quando entrai in palestra i ragazzi stavano correndo ed avevano iniziato da poco l'allenamento. <<Ciao t/n, sono arrivati i gironi del campionato?>> mi chiese l'allenatore guardando i fogli che avevo tra le mani oltre il mio quaderno. "Sì e in più ho fatto qualche ricerca" risposi avvicinandomi a lui e sedendomi sulla panchina. Il coach richiamò i ragazzi che si sedettero per terra davanti a me. Iniziai ad elencare tutte le squadre con cui andremo contro se proseguissimo. I ragazzi non erano affatto preoccupati; gli elencai ogni singolo elemento di ogni squadra e li informai dei loro punti di forza e soprattutto dei loro punti deboli. Gli consigliai anche degli schemi che secondo il mio parere avrebbero ottenuto molti punti. Avevo molti progetti nella mia mente e uno di questi era fare il possibile per far arrivare la squadra sul podio delle nazionali. Mi impegnai al massimo per trovare delle informazioni sulle altre squadre. Guardai video su video di partite che avevano fatte e mi appuntai tutto sul mio quaderno. Infine fare gli schemi non fu così difficile visto che conoscevo molto bene i miei compagni, le loro abilità e cosa potevano fare. La squadra dopo aver finito di parlare, finirono di scaldarsi e provammo alcuni schemi e funzionarono perfettamente. I miei compagni finirono l'allenamento sfiniti ma veramente entusiasti di avere nuovi schemi e di essere riusciti a farli. Stavano chiacchierando tranquillamente mentre eseguivano lo stretching e rimanevo lì a fissarli continuamente pensando a nuove idee, nuovi schemi, nuovi modi per guadagnare punti. <<T/n>> mi richiamò dai miei pensieri l'allenatore accanto a me. Lo guardai interrogativa <<Hai mai pensato di fare l'allenatrice?>> mi stupii di quella domanda improvvisa. Non ci avevo mai pensato e non penso mi sarebbe mai passato per la testa "In realtà no" ammisi <<Dovresti pensarci, hai stoffa per queste cose>> disse per poi allontanarsi lasciandomi rimurginare.


Continuavo a guardare il telefono mentre aspettavo i ragazzi ma ad un certo punto mi sentii sollevare da terra e non sentire più i miei piedi appoggiati al suolo. I ragazzi mi avevano letteralmente presa e mi portavano in spalla, con le mie gambe sulle spalle di due ragazzi. <<Questa sera, la ragazza che ci farà vincere le nazionali, avrà una cena gratis offerta da tutti i suoi compagni>> quasi urlò Atsumu sotto di me che mi teneva per una gamba, mentre l'altra la teneva Suna. Iniziai a ridere per lo spavento che presi "Beh se tanto insistete allora va bene" <<Dove preferisci andare?>> mi chiese Suna mentre mi fece ritoccare terra "Mhh non so. Dove mi consigliate voi"
Andammo in un ristorante specializzato in ramen vicino scuola e passai del tempo speciale con i miei compagni di squadra e per tutta la cena risi fino ad avere le lacrime negli occhi. Parlammo di come Kita fosse sempre scrupoloso ma che aiutò Atsumu quando si prese il raffreddore, o di come Ginjima stesse diventando una testa calda.
Samu restò per tutto il tempo accanto a me e Atsumu, geloso, sempre affianco a me ma dall'altra parte tenendo un braccio sulla mia sedia.
Alla fine della serata uscimmo dal locale e i gemelli si offrirono di riaccompagnarmi a casa "Allora, siete nervosi per l'inizio del campionato?" chiesi ad entrambi incamminandoci verso le strade illuminate <<Oh t/n, non potrei mai, e sono sorpreso, insomma sai quanto sono forte!>> mi rispose Atsumu emozionato più che mai facendo uscire un piccolo sbuffo di condensa dalla sua bocca. <<Sì insomma al momento non sarà un grosso problema, forse inizierò ad innervosirmi quando ci saranno le nazionali>> continuò Osamu stringendosi nel suo capotto. Infine ci fu un lungo silenzio, non imbarazzante, ma uno di quelli che si fanno trasportare dall'atmosfera dei vicoli illuminati di Kyoto. Le regionali sarebbero iniziate il giorno successivo ma non per l'Inaziraki visto che era arrivata alle nazionali l'anno prima.  Arrivammo davanti a casa mia ma appena aprii bocca per salutare i ragazzi, squillò il telefono lasciando uscire solo l'aria fredda d'inverno dalla mia bocca "Pronto?" risposi <<Sì, t/n sono io, il coach, scusami per l'orario>> "Ah non si preoccupi, mi dica pure" i gemelli capirono che dall'altra parte del telefono ci fosse il loro allenatore <<Ti ho chiamata per avvisarti di una cosa importante. Visto che la squadra inizierà il campionato fra tre giorni stavo cercando una squadra per organizzare un'amichevole>> rimasi stupita e i gemelli guardandomi sembravano perplessi "E ha trovato una squadra?" chiesi non sentendo più parlare <<Sì, domani giochiamo contro la Shiratorizawa>>

SONO TORNATA! mi dispiace moltissimo di non avere più pubblicato in questi mesi, ma ecco a voi questo capitolo, spero vi sia piaciuto.
-Gi

Please don't let me go [haikyuu x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora