sette

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T/n's pov
Mi svegliai col mal di testa, segno che anche ieri sera mi ero data da fare con l'alcol. Toccai la mia testa come se al solo tocco il mal di testa passasse, ma non fu così. Poco dopo la sveglia iniziò a suonare e con nessuna voglia, allungai il mio braccio per spegnerla. Mi alzai dal letto e andando in bagno mi vidi nel riflesso dello specchio del corridoio. I miei capelli erano arruffati, il trucco era sbavato e le occhiaie erano più marcate rispetto al solito. Avevo un aspetto orribile. Decisi di farmi una doccia saltando la colazione visto il disastro che ero. Prima di entrare in doccia cercai di togliere con lo struccante, i resti di trucco che c'erano sul mio viso.
Alla fine della doccia avevo un'aspetto più presentabile, ma le mie occhiaie erano sempre molto profonde. Presi il correttore e dopo un po' riuscii a nasconderle abbastanza. Presi il mio bento, il mio zaino e uscii da casa. Presi il telefono e le cuffiette per farmi il tratto di strada fino alla scuola senza pensieri.
Senza pensarci due volte non mi fermai nel cortile della scuola, ma andai direttamente in classe. Mi sedei sulla sedia del mio banco e appoggiai la testa aspettando che la lezione iniziasse. <<Qualcuno ieri sera ha bevuto un po' troppo>> riconoscetti subito la voce di Osamu "Perché tu no?" dissi con la testa ancora appoggiata sul banco. <<Tieni, ti ho portato una pasticca per il mal di testa. Immaginavo che non saresti stata bene oggi>> mi lanciò la medicina sul banco. La presi al volo e la guardai come un bambino vede per la prima volta un giocattolo "Oh mio dio grazie mille. Ne avevo proprio bisogno" gli saltai addosso dalla gioia e velocemente misi la medicina in bocca. In pochi minuti il mal di testa passò e la lezione iniziò.

Le lezioni passarono velocemente e arrivò la pausa pranzo. "Finalmente, non vedevo l'ora di mangiare" dissi a voce alta prendendo il mio bento. Io ed Osamu uscimmo insieme fuori dalla classe e trovammo Atsumu fuori ad aspettarci, o meglio, uno zombie ci stava aspettando. "Allora non sono l'unica a non stare bene stamattina" dissi rivolgendomi ad Atsumu, tuttavia lui non volle proferire parola. Feci la strada per arrivare dagli altri parlando solo con Osamu, visto che Atsumu non era dell'umore di parlare. Al contrario di Tsumu, Samu è molto allegro oggi e non ha intenzione di smettere di parlarmi. Arriviamo alla solita panchina dove mangiamo tutti insieme e poco dopo arrivano quelli del terzo anno e Suna. <<Allora t/n, oggi andrai a vedere l'allenamento della Nekoma giusto?>> mi chiese Aran <<Sai già che strada devi fare?>> continuò Kita. Notai che Osamu e Atsumu  cambiarono espressione con una più irritata. Mi ricordai che Samu fece la stessa cosa ieri sera, ma decisi di ignorare il pensiero. "Sì sì, ieri l'allenatore mi ha dato tutte le indicazioni" dissi con un sorriso sincero. In realtà non avevo capito nulla dalle informazioni, ma in qualche modo penso avrei trovato la palestra.



Sciesi dal treno e mi ritrovai nella stazione di Tokyo. Chiesi informazioni a 7,8 persone e finalmente mi trovai davanti la palestra della Nekoma. Entrai e mi sedei sugli spalti. Trovai ad allenarsi una squadra molto forte, soprattutto in difesa. La loro arma vincente è sicuramente la difesa, ma c'è qualcos'altro che loro hanno, o meglio, qualcuno. Il loro alzatore non eccelle nell'atleticità, ma sembra che sia il cervello della squadra. Oltre a lui, c'era un viso familiare che però non riuscivo a collocare nei miei ricordi. Un ragazzo molto alto, con i capelli neri sparati in aria, ma alcuni ciuffi gli ricadevano sulla fronte. Da come parla mi sembra che sia il capitano; dalla sua altezza e dal modo in cui mura non può che essere un centrale. Sono sicura che questo ragazzo lo avevo già visto da qualche parte, ma non mi ricordo dove.
Apportai tutte le informazioni in un quaderno, lo presi ed uscii dalla palestra. L'allenamento della Nekoma era finito e guardando l'orario pensai che forse riuscivo ad arrivare in tempo per l'allenamento della mia squadra. Uscii dal cancello della scuola e venni fermata dalla voce di qualcuno <<Eii tu! Non ci siamo già visti?>> mi girai e mi trovai a qualche metro di distanza lo stesso ragazzo che pensavo di aver già visto. Aveva un sorrisetto sulla faccia , e anche se lui sapeva già la risposta, feci finta di non averlo mai visto. "Ehm, io non penso. La prossima volta non usare questa scusa per provarci con una ragazza". Mi girai continuando a camminare ma la sua voce mi fermò ancora una volta <<T/n t/c, vivi a Kyoto e sei la manager dell'Inaziraki>> restai immobile per qualche secondo. Come fa a conoscermi? Ero scioccata ma non volevo dargliela vinta. Mi girai <<Sai voglio ancora capire come hai fatto ad entrare in quella festa>>. Ora ricordo, era alla festa dove mi sono imbucata con i gemelli. Aveva il sorrisetto di prima e non potevo fare a meno di sorridere anche io "Ognuno ha i suoi metodi" dissi alzando le spalle con non curanza. <<Allora, sei venuta qui per osservarci prima del ritiro?>> disse il moro. "Forse" risposi alzando un sopracciglio e incrociando le braccia. L'aria intorno a noi stava diventando più intensa ma stranamente lui decise di interromperla. <<Allora ci vediamo al ritiro micetta>> disse e se ne andò senza darmi la possibilità di dirgli qualcosa. Pensavo che lui fosse un ragazzo che non ti lasciava in pace tanto facilmente, per questo rimasi un po' sorpresa quando se ne andò. Mi diressi verso la stazione e presi il primo treno diretto per Kyoto. Mi sedei su un posto del treno e tirai fuori le cuffiette per ascoltare un po' di musica. Guardai l'ora e pensai che sarei riuscita ad arrivare in tempo per l'allenamento. Cercai di staccare un attimo la mente da tutti i pensieri, ma non ci riuscii. Continuavo a chiedermi come sarebbe andato il ritiro, e se le mie informazioni funzioneranno a qualcosa.

Please don't let me go [haikyuu x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora