Ero sdraiata sul letto a fissare il cielo plumbeo al di fuori della finestra quando sentii bussare alla mia porta.
Non risposi subito ma poi senza staccare lo sguardo dal paesaggio chiesi acida << chi sei e cosa vuoi? >>.
Non volevo parlare con nessuno in quel momento, mi sentivo veramente sola come se fossi stata abbandonata da chi pensavo non l'avrebbe mai fatto.<<Shiv... Posso entrare? >> disse debolmente quella voce.
Scattai a sedermi sul letto e rivolsi lo sguardo verso la porta chiusa a chiave.
<< Mattheo sei una delle persone che proprio non voglio vedere in questo momento. >>sentenziai.
Non lo sentii rispondermi così pensai se ne fosse andato.
Cinque minuti dopo però lo sentii appoggiare le spalle alla porta per poi scivolare e sedersi ai piedi di essa.<< guarda che puoi anche non dire niente ma comunque rimarrò qui fuori... Mi basta sapere che sei la dentro e che respiri>> disse.
Una leggero sorriso solcò il mio volto e risposi << se sei venuto a controllare se mi suicido puoi stare tranquillo, non posso perdermi il gusto di veder morire tuo padre>>.
Non parlava.Mi venne d'istinto alzarmi dal letto e andarmi a sedere a terra con le spalle rivolte alla porta proprio come Mattheo dall'altra parte.
<<perché sei arrabbiata col mondo Shivani? >> sussurrò.
<<il mondo non è gentile con tutti caro mio, e questo tu lo sai bene...
Mi ha portato via la mia famiglia, mi ha portato via Draco e ha trovato il modo di allontanarmi più volte da te>> dissi tranquillamente.Mi alzai e feci scattare la serratura della porta, dopodiché aprii.
Lo trovai in piedi difronte a me, entrò e si sedette sul bordo del mio letto.
Io mi misi accanto a lui e iniziai a cercare dettagli inesistenti nel parquet così da non dover incrociare il suo sguardo.<< io ti amo>> mi disse.
<<se mi ami come dici non avresti permesso a tuo padre di rinchiudermi tre giorni in una cella>> sussurrai con la voce flebile, le lacrime minacciavano di uscire.
Era troppo tempo che tenevo tutto quanto dentro così non ce la feci.
Sentivo le lacrime accarezzarmi le guance.<< io pensavo fossi morta, credevo ti avesse ucciso o almeno è quello che mi ha detto, ha passato ore a torturarmi raccontandomi ogni singolo dettaglio del modo in cui ti aveva fatta fuori>> disse scuotendo debolmente la testa.
Alzai lo sguardo verso di lui che fece lo stesso.
Mi passò i polpastrelli sul volto cancellando ogni singolo segno del mio crollo, poi passò il pollice sulla cicatrice che avevo sulla guancia e che scendeva fino a metà del labbro superiore, così feci lo stesso con quella che gli attraversava l'occhio e il sopracciglio.<< mi dispiace... Io sarei dovuto essere lì per evitare tutto questo, ti avevo giurato di proteggerti da ogni cosa ma alla fine sono sempre io che ti ho buttato nei casini...>> Esclamò fissandomi negli occhi.
<< Theo tu mi hai salvato le vita semplicemente entrando nella mia vita senza dire niente, hai incastrato i tuoi occhi nei miei e hai lasciato che facessero tutto loro >> gli sorrisi.Poggiò la sua fronte contro la mia è poi mi baciò.
Questo mi era mancato come l'aria...
Lui, I suoi baci, le sue labbra, le sue braccia, il suo sorriso, i suoi occhi...<< ti amo infinito >>disse.
<< Io ti amo universo >> risposi.

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"Come neve d'inverno" -Mattheo Riddle-
Fanfic>chiesi. >disse mettendo due dita sotto il mio mento, sollevandomi il volto. >risposi. ⚠️La storia non segue la linea temporale dei film/libri⚠️ ( tutti i diritti riservati al personaggio di Mattheo Riddle vanno alla sua creatrice @yasmineamaro)