capitolo 38

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Mi svegliai in piena notte.
Vidi Mattheo accanto a me dormire con un espressione serena in volto come un bambino che sapeva ci sarebbe sempre stato un adulto a proteggerlo.
Gli spostai un ricciolo dalla fronte e scoprii la cicatrice che aveva sull'occhio.
Ricordo bene il giorno in cui lui mi raccontò come se l'era procurata.

                     Flashback

Eravamo al Lago Nero e stavamo studiando i tipi di cicatrici che possono lasciare gli incantesimi quando lo vidi indugiare con lo sguardo sul libro.
<< tutto bene amore? >> gli chiesi.
<< sisi>> mi rispose velocemente ridestandosi dai suoi pensieri.
<< a cosa stai pensando? >> dissi afferandogli la mano preoccupata.
<< pensavo a come mi sono fatto la cicatrice sull'occhio... >> disse lentamente.
<< e ti andrebbe di dirmelo? Magari se ne parli sarà più facile scacciare il dolore, no? >> Sorrisi per incoraggiarlo.

Fece un respiro profondo, lo vidi dubitare sui suoi stessi pensieri e infine disse << niente di che piccola, solo un litigio con mio padre>>.
Rimasi senza parole... Ero convinta se la fosse fatta cadendo o comunque accidentalmente ma non avrei mai pensato che gliel'avessero fatta di proposito.
Continuò a fissare il libro degli incantesimi fino a quando disse
<<avevo 14 anni... Eravamo nel suo ufficio credo, quando per lui la conquista del mondo era solo un'idea.
Mi ricordo che era molto arrabbiato con me e che stavamo litigando pesantemente perché lui voleva trasormarmi in una piccola versione di se stesso.
Solo che io persi le staffe e gli urlai che mi faceva schifo e che non sarei mai diventato come lui...
Così prese la prima cosa che gli capitò a tiro, un tagliacarte penso e me lo scagliò sul volto>>.

Restammo in silenzio.
<<tu sai che sei migliore di lui vero?>>
Gli dissi e lui annuì debolmente.

                    Fine flashback

Non riuscivo a riprendere sonno così mi misi a osservare fuori dalla finestrale stelle.
<<Shiv perché sei sveglia? È l'una di notte>> sentii borbottare Theo con voce rauca.
Mi voltai verso di lui che mi aveva cinto un braccio intorno alla vita e dissi <<incubo. Ma non preoccuparti>>
<<me lo vuoi raccontare?>> Mi chiese.
<<Draco che mi chiedeva di mettere in guardia il padre>> dissi perplessa.
<< hai intenzione di farlo? >>
<< si... Mi sembrava abbastanza agitato e poi voglio mettergli paura solo per il modo in cui l'ha trattato in diciannove anni>> esclamai alla fine.
<< allora domani lo andiamo a trovare però ora dormi dai>> detto questo mi lasciò un bacio sulla fronte e mi accarezzò il fianco finché non mi addormentai di nuovo.

&quot;Come neve d'inverno&quot;  -Mattheo Riddle-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora