Mentre camminavo le lacrime scendevano. Mi sentivo presa in giro, mi sentivo inutile e umiliata. Mi chiedo solo e soltanto "perché?". Perché a me? Non avevo sofferto abbastanza?.
Tornai a casa, senza salutare mio padre sbattei la porta e corsi in camera.
<<Ellen?! Che succede?>> Chiese bussando alla porta <<Entra>> Singhiozzai.
Si sedette accanto a me e mi asciugò le lacrime.
<<Credo di provare qualcosa per Ethan, ma lui prende tutto come un gioco. Si scopa altre ragazze nel mentre, credo di essere solo una delle tante per lui>> Non riuscivo a parlare, vedere la persona che ti piace prenderti in giro è una sensazione orribile. Mi sentivo il cuore in gola, non riuscivo a respirare. Solo piangevo.
Mio padre cercò di consolarmi per quello che riusciva...-Qualche giorno dopo-
Tra qualche giorno dovrebbe cominciare la scuola. Ethan non si è fatto sentire, ma quando pensavo a quanto mi mancava sentii battere alla porta.Andai ad aprire, trovai Ethan. Si fiondò tra le mie braccia, non ricambiai subito ma esitai per qualche istante per poi lasciarmi andare tra le sue braccia. <<Io- Seriamente scusami Ellen>> Lo vidi confuso, non sapeva come farsi perdonare, balbettava. Io sorrisi <<Tranquillo Cut, ti va di entrare?>> Lui annuii.
Ci sedemmo sul divano a guardare un po' di tv. Qualche minuto dopo mise il suo braccio attorno al mio collo, avvicinandomi a lui.
Si fece sera, passammo il pomeriggio tra risate e qualche chiacchierata accompagnata dai film.
<<Cosa mangiamo per cena?>> Chiesi mettendomi una mano tra i capelli <<Pizza?>> Alzai gli occhi al cielo e presi il cellulare. Digitai il numero della pizzeria e ordinai una pizza.Eravamo sul divano, ma suonarono alla porta <<Pizza!>> Esclamò Ethan alzandosi <<Vado io>> Mi diressi verso la porta mentre Ethan si fermò in cucina a prendere da bere.
Aprii la porta ridendo ancora per le battute di Ethan, ma ritornai seria quando... Alla porta trovai... <<Benjamin...>> <<Ellen...>> Lo abbracciai, era pieno di lividi e tagli.Per chi non lo sapesse, Benjamin era il mio migliore amico quando stavo a NY. Sua madre veniva pestata da suo padre alcolizzato, ora a quanto pare, pestava anche lui.
<<Tu chi sei?>> Chiese Ethan infastidito <<Benjamin Hiller, ero il migliore amico di Ellen>> <<Vi lascio soli>> Sorrise andando al piano di sopra.
Lo feci accomodare e gli medicai le ferite <<Chi ti ha fatto questo?>> I suoi occhi si riempirono di lacrime e io cercai di calmarlo in qualsiasi modo <<Io e mia madre siamo riusciti a scappare da mio padre, sono venuto qui perché avevo bisogno di te>> Sorrisi con gli occhi lucidi. Era l'unico che mi aveva aiutato quando avevo bisogno. <<Dove abitate?>> Chiesi <<A qualche isolato da qui>> <<Ecco, finito>> Appoggiai il disinfettante sul tavolo e lo abbracciai <<Grazie Ellen>> Non risposi ma sorrisi e lo strinsi forte.Restammo a parlare per una mezz'ora, gli feci conoscere Ethan e devo dire che sembravano amici da una vita. Benjamin ci salutò promettendo che ci saremmo rivisti presto.
<<Era buona>> Dissi appoggiando il piatto vuoto <<Gia>> Rise Carl bevendo un sorso della sua birra <<Prossima volta ordiniamo quella al formaggio>> Scoppiammo a ridere e poi rimanemmo li a vedere un po' di tv.
{ Ethan's pov }
Stavamo guardando la tv e Ellen si addormentata tra le mie braccia. Vorrei tanto rimanere qui con lei, ma non voglio lasciarla a dormire sul divano. Provai a scuoterla ma era fin troppo nel mondo dei sogni quindi la presi in braccio.La portai in camera sua, appoggiandola sul letto. Restai a guardarla per qualche istante, faceva visi strani, chissà cosa sognava. Era così buffa ma così carina quando arricciava il suo naso. Sussurrai una buonanotte e le baciai la fronte.
Scendendo le scale incontrai Boris che era appena rientrato da lavoro <<Ciao Ethan>> Sorrise <<Ciao Will>> Presi il mio cappotto che stava sul tavolo della cucina <<Ho portato Ellen a letto, non volevo lasciarla sul divano>> Aprii la porta ma quando stavo per uscire <<Ethan aspetta>> <<Dimmi>> <<Ci tieni a Ellen?>> Sospirai e chiusi la porta <<Perchè questa domanda?>> Chiesi <<Perchè ha sofferto abbastanza e se ci tieni, dimostralo. Se non te ne importa nulla sparisci>> Il suo sguardo diventò triste <<Promesso>> Dissi uscendo di casa con un sorriso rassicurante.
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Like a drug || Ethan Cutkosky♡︎
Romance"In pochi secondi mi ritrovai di nuovo tra le sue braccia, che fino pochi anni fa, mi facevano sentire viva" - Ellen è una ragazza di 17 anni, molto timida che non ama il romanticismo. Si è appena trasferita nel South Side di Chicago. Un giorno scop...