☾︎𝐎𝐮𝐫 𝐓𝐰𝐢𝐬𝐭𝐞𝐝 𝐓𝐚𝐥𝐞☽︎ (Itachi X Reader) *TRADOTTA* [ITALIANO]

~Capitolo 12~

La rara seconda possibilità

Presente:

Non sapevo quanti giorni fossero passati, avrebbero potuto essere mesi per quanto ne so. Ero annoiata, quindi ho sospirato, desiderando per la centesima-no, millesima volta di non essere catturata.

Ogni giorno, ero stata portato sotto stretta supervisione nel luogo in cui avrebbero cercato di entrare nella mia mente e vedere i miei ricordi. Non avevano avuto fortuna con quello, come ho detto a Tsunade, ma hanno continuato a provare lo stesso.

La mia vita era come un ciclo adesso e faceva schifo. Non vedevo la luce del giorno da chissà quanto tempo. Tutto quello che volevo era scappare o vederlo per l'ultima volta. Questo era ciò che mi teneva sano di mente, vederlo di nuovo.

Per dirgli che lo amo, che mi manca, e baciarlo su tutta la faccia dicendogli quanto sia bello e incredibile. Questo mi fece stringere ancora di più la mia collana, desiderando il suo conforto e il suono della sua voce.

Questo mi ha fatto pensare agli altri, come stavano? Si erano dimenticati di me? E Kakashi? Mi odiava? Avevo così tante domande che sentivo non avrebbero mai avuto risposta.

Ho sentito la porta sbattere di nuovo e una squadra di Anbu Black Ops è entrata nella stanza. "Non mi hanno già messo alla prova prima? Cavolo, saranno due volte al giorno adesso?" chiesi stancamente mentre mi alzavo.

Molti di loro si sono avvicinati e mi hanno circondato, sapevo cosa stavano insinuando così li ho seguiti. Sono stato negli Anbu anni fa, dopotutto.

Mi hanno portato rapidamente nell'ufficio dell'Hokage e ho guardato Tsunade con curiosità. Si è alzata in piedi quando siamo entrati nella stanza e mi hanno spinto in ginocchio, tanto per un trattamento equo, giusto?

"T/N T/C, ho deciso di darti una rara seconda possibilità. Sasuke Uchiha è diventato un ladro sotto l'influenza del marchio maledetto di Orochimaru. Confido che tu sappia chi è?"

Annuii e sospirai. "Certo che so chi è, dopotutto si è unito all'Akatsuki Se n'è andato ma non ho mai più ricevuto sue notizie, presumo comunque fino alla caccia proibita di jutsu." Tsunade annuì e continuò a parlare.

"Sarai messa sotto sorveglianza dalla tua squadra, che sarà composta da coloro che consideravi amici molto tempo fa. Sono passati tre mesi da quando sei stato catturato, usa questa opportunità con saggezza o rimarrai in cattività per il resto della tua vita!" Ha gridato mentre gli Anbu Black Ops scomparivano.

Mi sono alzata e ho iniziato ad andarmene, mi sono girata verso di lei e le ho sorriso. "Grazie, Tsunade." Sono partita e ho ricevuto la mia roba, dovrei vivere sugli alberi o qualcosa del genere. Immagino di essermelo meritato, vero?

Ho camminato verso i campi di allenamento e mi sono bloccata sul posto, tutti erano lì, ad allenarsi. Ho cercato Sasuke, ma poi mi sono tristemente ricordato che se n'è andato. Sussultai leggermente quando qualcuno mi notò. "T/N?!" esclamò Naruto, inorridito. Tutti si voltarono a guardarmi, e io mi voltai di fretta e cominciai ad allontanarmi.

"Non così in fretta." Neji si avvicinò a me con uno sguardo severo. "Hai molto da spiegare." Mi sono guardata intorno e tutti mi avevano circondato, mi hanno guardato con sospetto e ha cominciato a divorarmi.

Ho posato le mie cose e mi sono inginocchiata, sedendomi sui talloni mentre appoggiavo la fronte a terra. "Mi dispiace. Sono così, così...mi dispiace." Ho pregato mentre mi inchinavo a loro, questo non esprimeva nemmeno leggermente quanto mi sentivo.

Neji mi afferrò le mani e mi tirò su, facendomi un piccolo sorriso. "Non hai niente per cui inchinarti, T/N." Disse mentre mi abbassava e asciugava le mie lacrime.

"Sei ancora così carino." Tirai su col naso mentre guardavo tutti gli altri, Kakashi sembrava un po' irrequieto e potevo capire. Probabilmente non avevo un bell'aspetto.

"T-T/N... è-è vero? Sei... davvero una parte... dell'Akatsuki?" chiese piano Hinata mentre si avvicinava. Le ho fatto un cenno.

"Sì, ma non vi farò mai del male ragazzi. Specialmente a voi, Naruto, non me lo sognerei mai." Si fece avanti e io alzai due dita, puntandolo sulla fronte con un piccolo sorriso. Non avrei mai pensato di tirare un Itachi.

Ha toccato il punto in cui l'ho colpito con la mano e mi ha fatto il sorriso più luminoso che avessi mai visto.

"T/N? Sembri più magra, ti hanno nutrito bene? So quanto possono essere difficili gli Anbu Black Ops. Vieni da me, ti farò qualcosa. Sarà come ai vecchi tempi." Kakashi mi ha sorriso e, onestamente, è stato rinfrescante.

"Sono contento che tu stia bene, T/N." Tenten mi sorrise e io le sorrisi, dandole una pacca sulla spalla per aver gestito da sola la sua squadra.

"T/N-sensei! Ho sempre saputo che la tua giovinezza ti avrebbe aiutata!" Lee mi ha dato un pollice in su con un sorriso e gli ho accarezzato la testa felice, amico, mi mancava questo ragazzo.

"Che seccatura, in realtà mi hai fatto preoccupare." "Shikamaru! Non fare così!" Ino lo schiaffeggiò leggermente e lui sospirò, voltandosi e borbottando qualcosa su 'le donne sono così fastidiose'. Choji annuì e continuò a mangiare le sue patatine preferite.

"T-T/N, sono contenta... stai bene." Hinata mi sorrise e io l'abbracciai.

"Gli hai già chiesto?" le ho chiesto con calma e lei ha scosso la testa vigorosamente, le sue guance si sono scaldate velocemente mentre guardava la sua pallina di sole.

"T/N, immagino di essere contento che tu stia bene." Kiba ha scherzato mentre gli sbuffavo, arruffandogli i capelli sotto il suo soffice cappuccio. Akamaru mi saltò addosso e mi leccò la faccia, io continuai ad accarezzarlo con un piccolo sorriso.

"T/N, sono sorpreso che tu ne sia uscito vivo." Shino mi ha detto mentre si tirava su gli occhiali.

"Accidenti, Shino, che caloroso benvenuto!" Ho osservato sarcasticamente mentre gli ho dato una pacca sulla spalla con un sorriso. "Prego." Ha risposto seriamente, io non poteva fare a meno di ridacchiare.

Avevamo programmato di mangiare all'Ichiraku Ramen mentre Guy, Kurenai e Asuma stavano già aspettando lì per le loro squadre. Abbiamo iniziato a camminare e io li ho guardati, e ho alzato lo sguardo verso il cielo.

"Amico, è bello essere tornati!" gridai mentre lanciavo un pugno in aria con un enorme sorriso.