Paradise Gone Wrong [Rosekook Italian FanFic] j.jk • p.cy

0. life after death

C'é chi crede che dopo la morte ci sia un'altra vita e, a seconda del tuo comportamento terreno, potrai condurre in una pace eterna nel paradiso, o bruciare all'infinito nell'inferno.

Si dice anche che il paradiso sia fatto per i cuori teneri, mentre l'inferno per i cuori privi d'amore.

Per questo motivo, lei aveva sempre creduto che, una volta morta, sarebbe sicuramente finita all'inferno.

Poi, però, negli ultimi mesi di vita, si era trovata più volte a chiedersi cosa accadesse a coloro che avessero già vissuto l'inferno sulla terra ferma.

Perché lei era sicura di essere già passata attraverso le fiamme dell'inferno.

Davvero, dopo tutto quel dolore, non avrebbe potuto trovare pace nemmeno dopo la morte?

**

Il rumore è regolare, si ripete ad ogni secondo. È quasi fastidioso, ma dopo ore passate in quella stanza diventa praticamente inesistente.

Bip. Bip. Bip.

È l'unico suono udibile. Nient'altro.

La stanza è inondata di luci al neon. C'è una giovane dai lunghi capelli biondi sdraiata sul letto. Il suo corpo è nascosto al disotto del copriletto color panna, mentre i suoi avambracci bianchi il latte sono stesi al di sopra, rendendo visibile il piccolo ago infilato nella pelle, all'altezza della parte interna del gomito.

Bip. Bip. Bip.

È il suono della vita; o, meglio, della lotta per la vita.

Le palpebre della giovane sono abbassate e coprono le iridi scure. Pare stia dormendo.

Il suo è un sonno profondo, tant'è che non sembra stare nemmeno respirando. Solo ogni tanto si nota il petto alzarsi leggermente, quasi impercettibilmente, per poi tornare alla sua posizione originale.

È viva.

Ma nulla di lei pare dare segni di vita.

Bip. Bip. Bip.

C'è solo quell'incessante rumore.

Bip. Bip. Bip.

Yoongi ha gli occhi fissi sul pavimento.

Da quando è arrivato, quasi tre ore fa, non si è mosso di un millimetro. È seduto sulla sedia, in un angolo della stanza. Sulle ginocchia ha posato un libro, ma la pagina aperta è sempre la stessa di tre ore fa. È come se lo avesse portato con sé solo per dare una parvenza di normalità alla situazione.

Il suo sguardo non si allontana dal pavimento, come se non trovasse il coraggio di spostarlo sull'unica altra persona presente in quella stanza. Quasi come se, attendandosi anche solo a fissarla, potesse in un qualche modo disturbare il suo sonno.

Un sonno calmo, in apparenza senza sogni e che, ormai, perdura da mesi.

Anche la giovane sdraiata, dal primo giorno in cui si è addormentata, pare non essersi mossa di una virgola. I capelli sono sempre gli stessi, lunghi e setosi. Forse, l'unica differenza sono i pochi centimetri di ricrescita che cominciano a farsi notare nell'attaccatura dei capelli alla cute. Per il resto, la sua posizione resta sempre invariata. Supina, con gli occhi chiusi e gli avambracci al di sopra delle coperte.

Forse, però, una differenza importante comincia a farsi notare e, magari, è proprio per questo motivo che Yoongi non ha il coraggio di alzare lo sguardo su di lei.