«Non vi posso lasciare da soli neanche per qualche giorno!» esclamò, chiunque li avesse appena salvati.
Nel riconoscere quella voce, Jungkook e Jimin la osservarono con occhi sgranati.
«Non ci posso credere!» esclamò Jimin, con un piccolo sorriso sulle labbra mentre Jungkook cominciava a perdere il colorito dal viso.
A quel punto, la figura si tolse il cappuccio dal viso, rivelando il proprio volto.
Lo shock e l'emozione travolsero Jungkook come un treno in piena corsa. Il piccolo sorriso che gli rivolse fu una doccia di acqua fredda e, al tempo stesso, rincuorante.
«Alex...» sussurrò incredulo, mentre lei si sedeva di fianco a loro.
«Sono qui.» rispose lei, in un sussurro e senza allontanare gli occhi da quelli di Jungkook.
Era lì. Davanti ai suoi occhi, dopo così tanto tempo. Sembrava surreale.
«E adesso, forza!» esclamò lei, dando un colpetto al braccio di Jimin. «Abbiamo altri 13 uomini da stendere.»
Tirò nuovamente su il cappuccio per nasconderle il viso e, senza attenderli, si lanciò allo scoperto.
Con Alex al loro fianco, Jungkook e Jimin si sentirono rinvigoriti e, in poco tempo, riuscirono a sconfiggere i nemici rimanenti. Ogni colpo di Alex era preciso e letale, e la sua presenza sollevò il morale dei due uomini.
In pochi minuti, i nemici furono sconfitti o in fuga, lasciando solo i tre giovani nel silenzio improvviso del campo di battaglia.
Alex, finalmente, tolse tutto ciò che le ostruiva il viso, lanciando lontano da se quegli indumenti bagnati di sudore e sangue.
Jungkook, da qualche metro di distanza, la osservò liberare quei capelli color miele che per mesi aveva adorato.
Era bellissima, anche con i vestiti e il viso sporchi di polvere e sangue.
Era così bella che non riuscì a reprimere l'istinto.
In poche falcate, si ritrovò davanti a lei e, con un movimento fluido, la prese tra le braccia con una forza disperata. Lui non disse nulla e lei non provò a respingerlo. Anzi, le sue piccole mani si aggrapparono alla maglietta di Jungkook, tenendolo vicino a sé.
La rabbia provata dal momento del suo risveglio dal coma ad oggi parve dissolversi nel calore di quell'abbraccio.
«Sei davvero qui.» sussurrò Jungkook, allontanandosi appena per poter prendere il viso della ragazza tra le proprie mani. Gli occhi lucidi di emozione, il cuore batteva all'impazzata.
«Sono davvero qui.» rispose lei e lui, tornò a stringerla più forte di prima.
**
Il sole era ormai tramontato quando Jungkook, Jimin e Alex raggiunsero finalmente il rifugio temporaneo dove Dahlia era stata nascosta. Il monaco, che aveva accettato di proteggere la bambina, li accolse con un'espressione di sollievo e preoccupazione.
Alex, con il cuore che le batteva forte nel petto, si precipitò verso il piccolo angolo in cui Dahlia stava giocando. La bimba, che aveva ormai cominciato a prendere confidenza con il luogo, alzò lo sguardo al rumore dei passi. Quando i suoi occhi incontrarono quelli di Alex, il volto della bambina si illuminò con un sorriso radioso.
«Mamma!» esclamò Dahlia, allungando le braccine verso di lei.
Alex, con le lacrime che le bagnavano gli occhi, si inginocchiò e aprì le braccia.
«Piccola mia!» La abbracciò con tutta la forza che aveva, accarezzandole i capelli con delicatezza. Il calore del piccolo corpo contro il suo fu un balsamo per tutte le sue ferite e paure. «Mi sei mancata così tanto.» sussurrò, mentre la bimba si aggrappava a lei.
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Paradise Gone Wrong [Rosekook Italian FanFic] j.jk • p.cy
Fanfictiontrailer: https://m.youtube.com/watch?v=O1vS6oRcMb8 Quasi un anno dopo l'esplosione, Alex si sveglia dal coma. Non sa cosa sia accaduto negli ultimi mesi e non sa che cosa le riservi il futuro. Ha solo 5 consapevolezze al suo risveglio: 1. suo frate...