Katherine era ancora a scuola quando successe.Il preside che entrava nella sua classe,la chiamava e la portava nel suo ufficio.All'inizio pensava:"Che cosa ho fatto adesso?",non avrebbe mai immaginato che fosse successa una simile tragedia.Quando il preside aprì la porta del suo ufficio,per poco non le venne un colpo:seduti in quell'ufficio c'erano suo fratello e suo padre!! Suo padre,l'uomo che se n'era andato di casa quando aveva solo 3 anni e suo fratello 5,l'uomo che non vedeva da quando suo fratello si era diplomato (cioé due anni prima).L'uomo che non sapeva niente di lei,l'uomo che aveva lasciato sua madre da sola a crescere due figli mentre lui si divertiva chissà con quante puttane. Insomma,l'uomo che detestava di più al mondo.
-Si sieda pure,signorina Smith-iniziò il preside.
-In realtà,signore,da quando avevo 3 anni uso il cognome di mia madre:Brown dovrebbe saperlo...
-Non più da oggi.
E il tempo inizió a scorrere a rallentatore.
-Che intende dire con "non più da oggi"?.
-Intende che da oggi tu e tuo fratello siete sotto la mia tutela,Katherine-disse suo padre.
-Sai che mi faccio chiamare Kat,o te lo sei dimenticato?-disse arrabbiata.
Normalmente a questo punto avrebbe capito qualcosa,ma quello non era un giorno qualunque.
-Kat,sicuramente ti starai chiedendo perché siamo qui...-disse suo fratello.
-Infatti-rispose brusca "Forse troppo" pensó,ma non importava,non in quel momento.
-Beh,nostra m-madre...-la voce gli si spezzó in gola.
E Kat capì che era successo qualcosa di molto,molto serio,anche più di quanto pensasse.
-Che cosa é successo a nostra madre Luke?-chiese.
-Marie é morta-le rispose suo padre freddo.
Ed ecco lo aveva sentito,la cosa che temeva di più da quando aveva visto suo padre nell'ufficio,disolito c'era sua madre quando veniva convocata in quello studio.
Piano piano,il mondo inizió a precipitare.Il preside guardava la scena con fare dispiaciuto,anche se Katherine sapeva bene che era tutta una falsa.Quell'uomo era un grande attore.
-Come é successo?-chiesi
-Un incidente-disse suo padre.
-Mi dispiace...-era il preside.
In quel momento tutto inizió a girare finché Katherine non cadde a terra.L'ultima cosa che sentì prima di perdere i sensi,fu suo fratello che si precipitava su di lei per aiutarla.Katherine si risveglió in un ospedale,l'infermiera la stava osservando preoccupata.
-Che é successo?-chiese
-Sei svenuta,niente di grave fortunatamente uscirai a momenti-rispose la donna gentilmente.
Kat avrebbe voluto rilassarsi,ma proprio non ci riusciva:nonostante volesse dimenticarsi della discussione nell'ufficio del preside,proprio non ci riusciva.Odiava non riuscire mai a dimenticare le cose brutte tanto quanto detestava capire le cose serie con facilità. "A volte vorrei essere ignorante" pensó.
-Come ti senti?-solo allora si rese conto che era in compagnia.Vicino alla porta un ragazzo la osservava.Inizialmente non capiva chi era.Poi,sforzandosi,riconobbe quella faccia conosciuta.
-Alex!! :))-disse con euforia (per un attimo si dimenticó di suo madre).
Alex era il suo migliore amico da...da quando il suo dannato padre era andato via.
-Dindindin-imitó il suono di un campanellino.-Si esce!!-gridó.
Dopo essere scesa da quel letto orrendo e uscita da quell'ospedale orrendo,lei e Alex si fecero un giro.
-Allora...
-Dimmi,Alex
-Mi dispiace
-Già,anche a me
-Sai che ti aiuteró sempre vero?
-Certo,grazie.
Prima che Alex potesse rispondere arrivò Luke che la abbracció.-Dobbiamo andare a fare le valigie-disse-Lo so.-rispose seria e dopo aver salutato Alex,presero un taxi per andare a casa(quella vecchia) e fare le valigie.Non sapeva se era pronta ad affrontare tutto questo,ma doveva almeno provarci.Doveva,non aveva scelta.
Hey!:).Allora,non siate troppo crudeli,questa é la mia prima storia.Pubblicheró capitoli il più possibbile penso uno a settimana forse due...peró voglio vedere prima se lo leggerà qualcuno.
-A
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Love me please
RomanceKatherine ha 17 anni,é una ragazza solare e dolce ma anche molto furba,forse anche troppo.Vive a New York.Quando la madre muore per un incidente é costretta a trasferirsi col fratello a casa del padre (che vive sempre nella Grande Mela).La sua vita...