Era tardissimo, Sebastian stava per passare, e Katherine non aveva ancora iniziato a prepararsi. Aveva discusso con suo padre quando era tornata a casa e non aveva proprio voglia di uscire. Katherine aveva trovato Meredith e suo padre in un momento d'intimità per cosí dire, e aveva iniziato a urlare che la mamma era morta da poco e che lui invece di piangerla se la faceva con Meredith che aveva chiamato "sgualdrina". Il padre si era arrabbiato molto per quella definizione ed era iniziata una discussione che aveva fatto passare a Katherine la voglia di fare ogni cosa. Mike aveva detto esplicitamente che la madre di Katherine per lui non aveva piú importanza. Ovviamente Katherine già lo sospettava, ma sentirlo dire da suo padre fu come ricevere un schiaffo.
Quando si rese conto che se non si fosse sistemata probabilmente Sebastian l'avrebbe trovata in quello stato con i vestiti stroppicciati, i capelli arruffati, il trucco colato, le guancie arrossate e gli occhi gonfi. Andó in bagno si fece una doccia veloce senza lavarsi i capelli. Indossó un jeans una maglia presa a casaccio nell'armadio e degli stivali. Si truccó cercando di eliminare ogni traccia di pianto e si legó i capelli. Poi si sedette sul letto.
Dopo cinque minuti sentí bussare alla porta chiusa a chiave.
-Chi è?- chiese.
-Signorina è arrivato un signorino che vuole vederla, ho provato a mandarlo via dicendo che siete indisposta, ma insiste.- l'aggiornó la voce di Margaret.
-Fatelo entrare- disse Katherine.
Dopo qualche minuto ribussarono e Katherine andó ad aprire la porta. Ed eccolo Sebastian vestito con una semplice maglietta blu, dei jeans neri strappati e un cappello grigio. Katherine lo fece entrare e notó che aveva con se una chitarra.(nella foto è elettrica ma nella storia è acustica)
Sorrise.
-Sai, non ho molta voglia di uscire.- disse.
-Rimaniamo qui allora.-rispose lui sedendosi. -Che è successo? Sei triste.
-Mh...ho litigato con mio padre.
-Penso di poter farti tornare allegra.
-Come?
Sebastian prese la sua chitarra e inizió a suonare una melodia dolce e piacevole da ascoltare. Katherine non l'aveva mai sentita. Suppose che l'avesse scritta lui. Rimase a guardarlo, seduta sul suo letto, ascoltando quella musica cosí bella e rilassante e capí che si poteva fidare di lui. Che doveva raccontargli di ció che le era successo. Capí che ne aveva bisogno. E che lui avrebbe capito.
Quando Sebastian finí di suonare, la guardó e Katherine fece un gran sospiró e inizió.
-Devo dirti una cosa.
-Dimmi.
-Ricordi, quando siamo usciti insieme e siamo andati in quel locale con quelle persone...che...
-Si.- Sebastian era diventato serio e si era messo composto posando la chitarra.
-Non ti ho detto la verità su chi sono.- deglutí -La verità è che...una sera sono uscita con Alex e mio fratello. Ho incontrato una ragazza,Allyson, e poi è successa una cosa che non ho ben capito, ma siamo dovute scappare. Mi ha portata in un posto. Era pieno di spacciatori. E poi ho scoperto che lo era anche lei. Il suo ragazzo, Koll, disse che sapevo troppo che o morivo o mi univo al gruppo e cosí mi sono unita. Io non volevo che venissi con noi l'altro giorno, ma Ally...ti ha incontrato, ha pensato che fosse una buona idea e io non sapevo come fare ad avvertirti. Fortunatamente Koll non ti ha fatto fare niente. E mi dispiace se ti ho mentito ma avevo paura.- Katherine era consapevole che stava tremando,che aveva le lacrime agli occhi e che quel discorso fu il peggiore della sua vita ma non poteva fare niente. Non capiva la reazione di Sebastian era immobile che la guardava pensieroso.
Alla fine parló -Sono felice che tu ti sia fidata di me.- disse. -La situazione è grave lo sai?
-Si.
-Devi trovare il modo di uscirne.
-E come!
-Non lo so ma lo scopriremo promesso.
Lei annuí. Si era tolta un peso dalle spalle. Finalmente pensava che forse poteva farcela. Ma era molto difficile soprattutto perchè erano due ragazzini. Ma almeno ora aveva un po' di speranza.
Si abbracciarono. La testa di Kat sulla spalla di Seb che la stringeva forte a se e quando si guardarono si persero gliuni negli occhi dell'altro e si amarono. E si baciarono. Ma fu piú di un bacio tra ragazzini. Fu un bacio pieno di speranza...e di amore. Peccato che quell'amore venisse soltanto da uno dei due.
Non è molto corto ma ne ho fatti di piú lunghi. Allora che ne dite? Lei gli ha detto la verità si sono baciati...
Questo capitolo è importante. È un passo avanti. Ma già vi dico che non penso la storia si basi su loro due,sulla loro relazione, ma piú sulla situazione difficile di lei. Su come farà ad uscirne. Ho già qualche idea. Che vi sorprenderà.
-A
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Love me please
Roman d'amourKatherine ha 17 anni,é una ragazza solare e dolce ma anche molto furba,forse anche troppo.Vive a New York.Quando la madre muore per un incidente é costretta a trasferirsi col fratello a casa del padre (che vive sempre nella Grande Mela).La sua vita...