Capitolo 9

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Dimora Featherington, Londra, 1824

Penelope era ancora sotto shock. Non si aspettava di certo una proposta di matrimonio da Colin Bridgerton. Aveva smesso di sperarci da anni ormai. Aveva imparato a convivere con l'idea che quell'uomo non sarebbe mai stato suo. E seppure ogni volta che lo vedeva il suo povero cuore saltava un battito prima di mettersi a battere all'impazzata, aveva imparato a ignorarlo.

Poi era arrivato Andrew e dal suo arrivo tutto era cambiato. Finalmente c'era qualcuno interessato a lei, genuinamente. Qualcuno che la invitava a ballare perché voleva e non per pietà, qualcuno con cui era facile conversare, una persona divertente, spigliata, bella e non solo esteticamente, bella dentro. Eppure non ci avrebbe pensato nemmeno un secondo prima di spezzargli il cuore se la proposta di Colin si fosse rivelata sincera.

Perciò raccolse tutto il coraggio che aveva e cercò di ritrovare un minimo di lucidità per potergli porre la domanda, ma le parole facevano fatica a formarsi.

"C-Colin" disse solo e lo guardò con quei suoi occhioni castani.

"Penelope" le sorrise lui sfoggiando quell'espressione carismatica e irresistibile che le faceva cedere le ginocchia.

"Colin" ripetè più convinta aggrappandosi alla gonna del suo vestito. "Colin"

"Lo avete già detto" la prese in giro lui.

"Vi prego, sto cercando di formulare una frase"

Colin smise di sorridere e cominciò a muovere nervosamente il piede. La verità era che Colin Bridgerton - forse per la prima volta nella sua vita - temeva la risposta che Penelope avrebbe potuto dargli. L'amava, ormai era chiaro, ma non era certo che lei provasse le stesse cose e questo lo distruggeva.

"Penelope, capisco il vostro sforzo, ma vi prego, dite qualcosa perché..." e non terminò la frase. La guardò negli occhi e piegò la testa di lato. Si morse l'interno della guancia e Penelope capì, capì che era nervoso, esattamente come lei. Provò ad allungare una mano verso di lui e quando gli sfiorò il braccio, lui le sorrise.

"Colin, siete sicuro di quello che state facendo? Mi state chiedendo di sposarvi e sono già promessa a un altro uomo. Sabato devo sposarmi"

"Non se posso impedirlo"

"Ma perché volete impedirlo?"

"Voglio che sposiate me"

"Colin" disse Penelope e sta volta intrecciò le dita con le sue, nascosti all'ombra della carrozza che gli stava davanti. "Non dovete farlo perché vi sentite in colpa di avermi baciato"

"Perché non capite, Penelope?" Domandò lui frustrato mutando completamente la sua espressione. Era preoccupato, ma allo stesso tempo sembrava... ferito.

"Non capisco cosa?" Domandò lei cominciando a credere di aver detto qualcosa che l'aveva ferito.

"Non capisci che mi sento in colpa sì, non per avervi baciato, ma per non averlo fatto prima e senza che foste voi a chiedermelo"

Penelope allora rimase senza parole. Non riusciva davvero a credere a quello che le sue orecchie avevano sentito. Aveva sognato questo momento per anni interi, aveva sognato di avere le attenzioni di Colin Bridgerton e soprattutto aveva sognato il momento in cui le avrebbe dichiarato il suo amore. Ma mai una volta, neppure una, nelle sue fantasie aveva pensato che potessero diventare realtà. E adesso Colin era lì e le stava dicendo di desiderare i suoi baci a prescindere dalla sua stupida richiesta, li desiderava già da prima. La terrà le franò sotto i piedi e dovette stringere la sua presa sul braccio di lui per non cadere. Ecco l'effetto che dopo più di dieci anni le faceva quell'uomo.

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